Inutile comunque dire che il meglio arriva dopo lo scatto, quando si osservano le immagini. Ne diamo qualche esempio di seguito, condividendo le nostre riflessioni.
Questo primo scatto mostra un JPEG ottenuto in camera con il 90mm a 3200 ISO, f/3.5, 1/125s. L'immagine appare nitida nonostante il tempo di scatto a rischio micromosso, caratterizzata da un'eccellente separazione dei piani e da un rumore che, anche nelle zone sfocate, si fatica a percepire. Importante sottolineare lo spirito con cui è stato realizzato questo che è stato il primissimo scatto: in condizioni di luce precaria, senza aver mai usato la X1D in precedenza, ci siamo limitati ad alzare gli ISO. La X1D è dunque una fotocamera piuttosto amichevole e semplice da utilizzare - forse più delle prime reflex "big megapixel" come la D800.
Il secondo scatto, ritagliato una prima volta solo in altezza e quindi di nuovo per ingrandire l'area dell'obiettivo, da un'idea del potenziale di questa macchina a livello di dettaglio estraibile. L'immagine originale, scattata anch'essa a 3200 ISO, era da 6200 pixel di larghezza.
Altre due immagini per esplorare la gamma dinamica e la "malleabilità" del RAW: in sequenza, immagine originale e stessa immagine sovraesposta di 6 EV.
Immagine originale.
Dettaglio 100 ISO.
Dettaglio 800 ISO.
Dettaglio 6400 ISO.
Dettaglio 12800 ISO.
Infine, la nostra consueta serie ISO, fino a 12.800. La nostra prima impressione, passibile di miglioramento una volta ottenuto il firmware definitivo, è di assoluta coerenza qualitativa e cromatica tra 100 e 1600 ISO compresi, con un primo degrado qualitativo visibile a partire da 6400 ISO.