Il corpo della Nikon D5 è, naturalmente, strettamente imparentato con quello delle precedenti ammiraglie - nessuno si aspetta, né desidera, stravolgimenti nel modo d'uso di questa categoria di prodotti. Un paio di millimetri in più in larghezza, uno e mezzo in più in spessore e 50g di peso in più rispetto alla D4s passano del tutto inosservati.
La novità più vistosa è data dal display, che ha mantenuto la diagonale di 3.2" ma è passato da 921.000 a 2.359.000 punti, ed è ora touch-screen. Il mirino è leggermente cresciuto: da 0,7x a 0,72x, e l'oculare è ora rimovibile; la visione risulta migliorata, durante la raffica, anche grazie al nuovo blocco specchio-otturatore, che di fatto elimina il già minimo blackout in scatto continuo e riduce le vibrazioni. Merita una citazione l'eccezionale durata della batteria EN-EL18a che, grazie al minor consumo del processore EXPEED 5, garantisce 3780 scatti (standard CIPA), contro i già notevoli 3020 scatti della D4s.
Il corpo è come sempre protetto contro l'ingresso di polvere e umidità, e l'otturatore è garantito per 400.000 cicli. Importante infine ricordare, per quanto riguarda il formato di memory card, che la D5 sarà disponibile in due versioni, con doppio slot CompactFlash o doppio slot XQD; queste ultime sono vivamente consigliate per beneficiare pienamente delle prestazioni della macchina.
(1) Due millimetri extra in larghezza e uno e mezzo in più in spessore rispetto alla D4s non fanno alcuna differenza pratica su un totale di 160x158,5x92mm, così come i circa 50g in più, che portano il peso a 1405g (batterie e memory card incluse).
(2) Il nuovo pulsante Fn2, che si aggiunge a Pv (anteprima profondità di campo) e Fn1, è difficile da raggiungere con la fotocamera in posizione orizzontale, soprattutto per chi ha mani piccole. Nikon lo ha pensato in effetti soprattutto per l'uso con la D5 in posizione verticale.
(3) L'impugnatura verticale, purtroppo, non duplica completamente i pulsanti disponibili nella parte superiore del corpo macchina - disponibile un solo pulsante programmabile generico, contro i due (ISO e compensazione esposimetrica) disponibili superiormente.
(4) Disponibili a sinistra i terminali PC Sync e comando remoto (frontali), un connettore USB, un HDMI tipo C, due jack per cuffie e microfono, un connettore di rete RJ-45 e un connettore di espansione per periferiche aggiuntive (quali ad esempio un modulo wireless).
(5) La batteria EN-EL18a è la stessa della D4s, a tutto vantaggio di chi aggiorna, ma grazie al minor consumo del processore EXPEED 5, garantisce sulla D5 una stratosferica autonomia di 3780 scatti (standard CIPA).
(1) La D5 porta il pulsante ISO in prossimità del pulsante di scatto ...
(2) ... e sposta il pulsante Mode (scelta del programma di scatto) nel gruppo di sinistra. La ghiera di avanzamento sottostante include una nuova posizione "scelta rapida" che permette di scegliere qualsiasi modalità di scatto disponibile (scatto Singolo, Continuo a bassa o alta velocità ecc) premendo un apposito pulsante posteriore e ruotando la ghiera.
(1) Il mirino, ulteriormente migliorato rispetto alla D4s, offre ora un ingrandimento 0,72x, e copre naturalmente il 100% del campo inquadrato (97% nel caso di crop DX). Una gioia per gli occhi. L'eye-point, o distanza di accomodamento dell'occhio, potrebbe però essere superiore: solo 17mm.
(2) Il nuovo display, oltre che di risoluzione XGA (2.359.000 punti), ètouch-screen. Supporta i classici "gesti" a cui ci hanno abituato gli smartphone, risultando prezioso in fase di revisione. Può essere utilizzato in LiveView per la scelta del punto di messa a fuoco, mentre non gioca (giustamente, a nostro avviso) alcun ruolo in fase di scatto tramite mirino.
(3) La riorganizzazione dei pulsanti superiori ha portato, "a cascata", alcune novità anche nella colonna di sinistra. Il pulsante di compensazione flash è il più sminuito, dalla precedente posizione superiore a una più anonima posizione a sinistra del display.
(4) Debutta, a destra, il nuovo (per le ammiraglie) pulsante i.
(5) Doppio slot di memoria, CompactFlash o XQD. Vivamente consigliato il formato XQD, date le notevoli differenze in termini di performance.