DJI è una della aziende del panorama tecnologico internazionale che più sta crescendo sia dal punto di vista della struttura e dei dipendenti sia per quanto riguarda il fatturato e l'utile realizzato anno su anno. Il business principale dell'azienda è quello legato alla produzione di droni di diverso genere e tipo, dai più economici velivoli dedicati ad una utenza consumer ai modelli professionali della linea Insipre. Prodotti caratterizzati in generale da un rapporto qualità prezzo molto elevato, dove per qualità non intendiamo solo la bontà dei materiali e della costruzione ma anche la completezza del software a corredo, l'affidabilità e la facilità di utilizzo.
E se vogliamo il nuovo Mavic Pro di cui vi parliamo in questa anteprima è un pò la sintesi perfetta di tutte queste caratteristiche. Siamo infatti di fronte ad un drone dotato di una struttura solida, realizzato con un occhio di riguardo nei confronti della trasportabilità. Si tratta a tutti gli effetti del primo apparecchio della compagine cinese che permette all'utente di ripiegare le braccia che ospitano le eliche in modo da limitare l'ingombro a quello di una bottiglia d'acqua. Anche il peso, pari a solo 800 grammi permette un trasporto agevole e l'utilizzo senza obbligo di patentino (la legge ne impone la necessità per soluzioni sopra i 2 Kg di peso).
Nonostante dimensioni e peso contenuti, il Mavic Pro non rinuncia ad una dotazione tecnica che gli permette di ottenere prestazioni di una categoria superiore. Parliamo di circa 65 Km/h di velocità massima raggiungibili in modalità Sport e di un set di eliche con una portata tale da garantire la stabilità del drone nelle operazioni di volo anche a fronte di condizioni di vento fino a quasi 40 Km/h.
Il pomeriggio di prova in quel di Lisbona ci ha permesso di tirare le prime conclusioni riguardo a questo piccolo concentrato di tecnologia e divertimento. Anzitutto dobbiamo premettere che, nonostante possa sembrare il contrario a chi non si è mai avvicinato al mondo dei droni, questo Mavic Pro è davvero semplice da pilotare. Vuoi per l'estrema stabilità anche in condizioni sfavorevoli di cui sopra, vuoi per la precisione dei controlli o per l'assenza di lag nella trasmissione del segnale video che ci permette di immedesimerci nel drone stesso in maniera efficace, sin dal primo istante siamo riusciti a familiarizzare con il drone e i suoi comandi senza farci venire il mal di testa e senza rischiare di farlo diventare un addobbo per abeti e pini marittimi in largo anticipo sul Natale. Rischio ridotto ai minimi termini anche grazie al sistema anti-collisione che riconosce gli ostacoli e frena il Mavic Pro impedendoci di proseguire la corsa e quindi di schiantare malamente il drone.
Appurato come il nuovo Mavic Pro possa essere semplice e quindi estremamente divertente da pilotare possiamo passare a dare un giudizio per quanto limitato a qualche ora di utilizzo, a proposito del comparto video, nota piacevole almeno quanto la maneggevolezza.
Il nuovo Mavic Pro offre una videocamera con sensore da 12 megapixel e lente f/2.0 in grado di di registrare video fino a una risoluzione di 4K a 30 fps e in FullHD con un framerate di 120 fps, particolare che permette la creazione di filmati in slow-motion ad altissima risoluzione. E non mancano anche le funzionalità di streaming video a 1080p che permetteranno di effetture riprese Live su tutti i principali social network.
La qualità video è generalmente molto elevata: il sensore permette di gestire al meglio le situazioni di controluce, così come di non soffrire esageratamente della mancanza di luce in ambienti poco illuminati. Certo una giornata soleggiata è consigliabile anche per poter godere al meglio della bellezza del paesaggio ma grazie all'ottica sufficientemente luminosa e alla buona gestione degli ISO possiamo permetterci anche delle riprese al tramonto più che discrete.
Sorprendente è poi il giusto aggettivo per descrivere la stabilizzazione. Basti pensare che, riguardando le riprese effettuate dal drone fermo e fluttuante in aria spesso si può credere di essere di fronte ad una fotografia tanto l'immagine risulta ferma. Una caratteristica, quella della stabilizzazione, in grado di non far rimpiangere i 60 fps alla massima risoluzione di 4K.
Diverse sono le funzioni che fanno di questo Mavic Pro un vero e proprio must have per videoamatori e appassionati del settore. Tra queste le più importanti sono indubbiamente quelle legate alle modalità di ripresa. Una su tutti l’Active Tracking che permette di selezionare un soggetto all’interno di una inquadratura e fare in modo che il drone lo segua autmaticamente mantenendolo sempre al centro della scena.
Abbiamo poi una modalità che permette di effettuare riprese panoramiche circolari intorno ad un particolare soggetto. Dopo aver impostato alcuni parametri come l’altezza e il raggio della circonferenza potremo dimenticarci del controller e goderci le riprese effettuate in automatico dal nostro drone. L'effetto che ne deriva ha un aspetto altamente professionale, particolare interessante specie se consideriamo che è il drone a fare in autonomia il cosidetto "lavoro sporco".
Parte della semplicità di controllo deriva anche dall'essenzialità del controller, compatto almeno tanto quanto il drone stesso, si ripiega completamente su se stesso fino a raggiungere le dimesioni di un comune telecomando da televisione. I joystick removibili permettono inoltre di trasportarlo tranquillamente anche nella tasca dei nostri pantaloni. Il sistema di antenne, completamente rinnovato permette di pilotare il drone fino ad una distanza massima di 7 km; distanza che è tuttavia limitata per legge a 4 km in praticamente tutta Europa.
Per chi si fosse perso la nostra news di lancio, ricordiamo che il nuovo Mavic Pro è già disponibile per il preordine sul sito DJI ad un prezzo di 1199 euro per il pacchetto base che include il drone, una batteria e il controller. Si sale poi fino a 1499 euro per la versione con il bundle più esteso che offre in più una seconda batteria, il caricatore da auto un caricatore multiplo e la tracolla per il trasporto. Il nostro giudizio sul prezzo dopo il primo contatto avuto a Lisbona? Sicuramente più che adeguato.