La già ottima ergonomia della X-T1 è stata solo leggermente affinata: ghiere leggermente più grandi, quindi più facilmente utilizzabili, impugnatura più profonda di un paio di millimetri, blocco di sicurezza delle ghiere "a pulsante"...
La novità più importante e, per quanto ci riguarda, più apprezzata, è la comparsa del joystick sul dorso per la selezione veloce del punto AF, come recentemente visto sulla X-Pro2. Altra novità tangibile è data dal display posteriore, che è ora inclinabile non solo verticalmente ma anche lateralmente; a prima vista, sembra una funzione di scarsa utilità, ma acquista senso se si utilizza l'impugnatura verticale.
Non tutto è perfetto (vedi ghiere inferiori per lettura esposimetrica e avanzamento) ma, nel complesso, la X-T2 riesce nel difficile compito di migliorare un corpo macchina già molto efficace.
1 - Il sensore X-Trans CMOS III porta il sistema Fuji X a quota 24 Mpixel.
2 - Il selettore anteriore della modalità di messa a fuoco (singola, continua o manuale) non è cambiato, ma il sistema AF è stato profondamente rinnovato.
3 - L'impugnatura simil-reflex è stata una delle ragioni del successo della X-T1, e la X-T2 ne riprende le forme incrementando leggermente profondità di corpo macchina (2,5mm) e impugnatura. La presa non è salda come nel caso della tipica reflex 35mm "pro", ma certo non servono guancette aggiuntive per lavorare comodamente.
4 - Non manca la ghiera di comando anteriore, utilizzabile per selezionare la coppia tempo/diaframma quando si lavora in P, i tempi di posa intermedi (stop intermedi) tra quelli selezionabili con la ghiera, e regolare la compensazione esposimetrica personalizzata quando la ghiera di compensazione superiore si trova sulla posizione Custom.
5 - Queste piccole leve muovono le due ghiere che regolano modalità di lettura esposimetrica (alla base della ghiera dei tempi) e l'avanzamento (alla base della ghiera di sensibilità). Un ottimo modo per sfruttare al meglio lo spazio disponibile, offrendo due ulteriori controlli diretti, ma quando le leve sono orientate verso il centro, l'ingombro del mirino le rende molto difficili da raggiungere.
1 - Tutte le ghiere superiori sono leggermente più grandi. Quella di sensibilità offre una nuova posizione "standard", pari a 12.800 ISO. Riguardo alla posizione H, bisogna scegliere da menu se questa deve corrispondere a 25.600 oppure a 51.200 ISO.
2 - La ghiera dei tempi ora arriva a 1/8000s, e il tempo syncro flash è passato da 1/180s a 1/250s. Il blocco ghiera è "a pulsante", a doppia posizione; non serve quindi tenere premuto per ruotare.
3 - La ghiera di compensazione, anch'essa leggermente cresciuta, include una posizione Custom per la scelta rapida di un valore personalizzato fino a +/-5 EV, selezionabile premendo e ruotando la ghiera di comando anteriore.
1 - Il display rimasto invariato per dimensione (3 pollici) e risoluzione (1.040.000 punti), ma è ora orientabile sia orizzontalmente sia verticalmente.
2 - Sostanzialmente invariato anche il mirino EVF, che utilizza ancora uno schermo OLED da mezzo pollice e 2,36 milioni di punti con generoso ingrandimento 0,77x. In modalità "live", però, la frequenza di aggiornamento è passata da 3 a 5 fps, il che ha ridotto il black-out rendendo più fruttabile il mirino durante lo scatto continuo a bassa velocità. Inoltre, in modalità "boost" (non è necessario, per questo specifico aspetto, avere installato il Grip opzionale), il refresh-rate passa da 60 a 100 fps.
3 - L'abbondanza di ghiere e pulsanti mette a disposizione ogni possibile parametro prettamente fotografico. Sparito dalla parte superiore, invece, il pulsante dedicato alla ripresa video (che ora si attiva premendo il pulsante di scatto con la fotocamera in modalità video).
4 - Il joystick posteriore per la scelta rapida del punto AF è il miglioramento ergonomicamente più significativo di questo modello. La sua presenza è benvenuta, ma le dimensioni sono, a nostro avviso, troppo ridotte.
5 - Come per la X-Pro2, il vano SD è ora doppio.