Grazie al nuovo sensore di maggior risoluzione e privo del filtro ottico passa-basso, in termini di dettaglio la GH5 rappresenta un notevole balzo in avanti rispetto alla generazione precedente. Con l'ottica in kit, abbiamo registrato al centro dell'immagine circa 3000 LW/PH, da confrontare con le circa 2600 LW/PH della GH4 – grossomodo, la GH5 si pone allo stesso livello di APS-C da 24 Mpixel come EOS M3 e Sony A6300.
Il JPEG, a parità di condizioni, viene ottimamente sviluppato in camera (si notino, nella pagina successiva, i valori ai bordi molto simili a quelli da noi ottenuti ottimizzando il RAW) ma "perde" inevitabilmente qualche punto – circa 2700 LW/PH.
Il punto debole di questo sensore è, com'è facile immaginare, il rapporto segnale/rumore. Misurato a 6400ISO, che è il valore di riferimento da noi sempre usato per i confronti, la GH5 fa registrare 24,8 dB, contro i circa 27 dB di una moderna APS-C. Interessante notare, a questo proposito, come una la Full Frame A7R II faccia registrare un punteggio migliore (26 dB) nonostante il sensore conti il doppio dei pixel.
200 ISO
400 ISO
800 ISO
1600 ISO
3200 ISO
6400 ISO
12800 ISO
25600 ISO
Panasonic ha però ragione nell'affermare che l'incidenza del rumore per la GH5 è inferiore a quella della GH4. Per il precedente modello, infatti, avevamo notato una perdita di dettaglio (alto contrasto) già a 1600 ISO, mentre la GH5 mostra un grave degrado solo a partire da 6400 ISO. I 12.800 e 25.600 ISO sono ancora da considerarsi off-limits, ma considerando anche la tenuta di saturazione fino a 6400 ISO inclusi, siamo propensi a considerare i 6400 ISO perfettamente sfruttabili, il che è piuttosto clamoroso considerato l'aumento di risoluzione e il singolo step generazionale. Complimenti dunque ai tecnici Panasonic.
200 ISO
1600 ISO
3200 ISO
6400 ISO
Leggera tendenza alla sottoesposizione, ma di entità trascurabile: da -0,15 a -0,20 EV da noi rilevati in condizioni standard.