Inutile ostentare distacco, la Lumix GH5 ha conquistato il nostro apprezzamento le nostre simpatie, per varie ragioni. La principale è che ha migliorato in ogni reparto una fotocamera già molto valida, e lo ha fatto rendendo più sfruttabile la parte fotografica. Se infatti, la GH4 poteva essere considerata con buona approssimazione una videocamera 4K con ottime doti fotografiche, la GH5 è un prodotto più equilibrato, efficace sul campo e con ottime prestazioni in entrambi i reparti.
Considerate le sue doti (e ovviamente anche i suoi punti deboli), si possono individuare diversi scenari in cui la GH5 sarebbe un'ottima scelta. Il primo è quello della fotografia naturalistica amatoriale – laddove non fossero giustificati i costi e gli ingombri dei supertele 35mm, il sistema MQT offre una soluzione, e dal punto di vista pratico/operativo il corpo macchina GH5 è il più efficace. In questo ambito, per inciso, si apprezza la tropicalizzazione del corpo macchina e lo svantaggio ad alti ISO del formato MQT è meno evidente. Chi, viceversa, si trova a lavorare spesso indoor (teatri, palazzetti dello sport…) dovrebbe valutare seriamente un modello con sensore di maggiori dimensioni.
Quasi inutile sottolineare, come ambito di elezione, quello video, in cui già la GH4 ha dominato la scena. Ancora in mobilità (si pensi a eventi/matrimoni e reportage), ma in effetti anche per piccole produzioni indipendenti di qualsiasi natura, la GH5 offre tecnologie che fino a pochissimi anni fa erano prerogativa del mondo broadcast.
… e qualche fotografo di cerimonia potrebbe espandere i suoi servizi ed entrare nel mondo video proprio grazie alla GH5.
Il sistema di ottiche MQT è ormai maturo e completo, ma va sottolineato come importanti funzioni della GH5 (DFD e, recentemente, lo stabilizzatore Dual IS 2) richiedano ottiche Panasonic.