SCHERMO | A6500 |
A6300 |
Sensore | CMOS Exmor APS-C (23,5x15,6mm) | |
Risoluzione | 24,2 Mpixel - 6000x4000 | |
Formato file | ARW (RAW) 14 bit, JPEG | |
Sensibilità (estensione) | 100-25.600 ISO (51.200 ISO) | |
Mirino | Elettronico, OLED 0,39" XGA 2.359.000 punti / 1024x768 Ingrandimento 0,70x, eye-point 21,4mm. |
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Display | TFT 3" (7,5 cm) 921.000 punti / 640x480 - TouchPAD | TFT 3" (7,5 cm) 921.000 punti / 640x480 |
Tempi di posa | Da 30s a 1/4000 | |
Syncro flash | 1/160s | |
Scatto continuo | 11fps max. (107 RAW, 233 JPEG ExtraFine) | 11fps max. (21 RAW, 44 JPEG ExtraFine) |
Esposimetro | Valutativo, 1200 zone | |
Compensazione | -5 / +5 EV in passi da 1/3 o 1/2 EV | |
Bracketing | AE: 3-5 fotogrammi in passi da 1/3, 1/2, 2/3, 1, 2, 3 EV |
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Autofocus | AF ibrido | |
N° punti AF | 425 a rilevazione di fase 169 a rilevazione di contrasto |
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Sensibilità AF | Da -1 a +20 EV (100 ISO) | |
Video | XAVC S 4K 3840x2160 - 30p, 25p, 24p |
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Obiettivi compatibili | Sony E-Mount | |
I/O | ||
Memory card | Singolo slot multiformato - Memory Stick Duo / SD | |
Interfacce | Multi (USB), HDMI Type D, Mic-in, Wi-Fi con NFC, Bluetooth |
Multi (USB), HDMI Type D, Mic-in, Wi-Fi con NFC |
CORPO MACCHINA | ||
Flash | Pop-up, NG 6 | |
Batteria | NP-FW50 / 310-350 scatti | NP-FW50 / 350-400 scatti |
Dimensioni (LxAxP) | 120x66,9x53,3 mm |
120x66,9x48,8 mm |
Peso | 453g con batteria e MS Duo | 404g con batteria e MS Duo |
Come si può notare dalla tabella, gran parte delle specifiche sono comuni tra la A6500 e la precedente A6300, del resto anch'essa recentissima. Merita di essere ricordato il fatto che il sensore è cablato in rame, cosa che lascia maggiore spazio ai fotodiodi, migliorando di conseguenza il rapporto segnale/rumore.
Si tratta di un sensore ibrido, con la bellezza di 425 punti AF a rilevazione di fase che si affiancano alle 169 zone a rilevazione di contrasto.
Buone le prestazioni del sistema AF, che non raggiungono le vette fatte registrare dai migliori concorrenti (vedi GH5) ma che, con un'attesa inferiore ai 2 decimi di secondo, consentono alla A6500 di competere ad armi pari con concorrenti blasonati come la Leica SL. In questo comparto, le prestazioni sono del tutto allineate a quelle della A6300. Da segnalare comunque un puro shutter lag davvero molto ridotto.
Continuando a parlare di prestazioni, gli 11 fps massimi, pienamente confermati, possono ora essere mantenuti per oltre un centinaio di scatti RAW (115 nel caso del solo RAW, 105 nel caso di RAW+JPEG) – un divario enorme rispetto alla pur buona A6300, che si era fermata a parità di condizioni a 20-21 scatti.
Foto di famiglia: la A6500 (al centro) tra la A6000 (a sinistra) e la A6300 (a destra)
Va precisato che la maggior durata della raffica, che beneficerà certo in qualche misura anche del nuovo chip, è dovuta in gran parte all'aumento di dimensioni del buffer, che infatti (a parità di memory card) impiega un tempo molto più elevato per svuotarsi: 100 secondi netti nel caso del RAW+JPEG, da confrontare con i 20 secondi della A6300 – la proporzione è chiara: buffer cinque volte maggiore, durata della raffica quintuplicata. Lo scatto non può dunque protrarsi all'infinito ma, considerato che la A6500 può riprendere a scattare anche prima del termine della scrittura, un buffer da 100 scatti è davvero molto generoso.
Migliorata la durata dell'otturatore, che passa da 150.000 a 200.000 cicli. Purtroppo, il tempo minimo di scatto è rimasto ancorato al quattromillesimo di secondo. Anche il tempo syncro flash appare migliorabile.
L'altro grande miglioramento della A6500 rispetto alla A6300 – lo stabilizzatore – non è rilevabile dalla tabella. A questo aspetto dedicheremo un approfondimento successivo.
La A6500 guadagna una più completa connettività, che include ora anche il Bluetooth, propone identiche dimensioni (il maggior spessore è attribuibile unicamente alla nuova impugnatura più sagomata) e un peso del tutto analogo (solo circa 50g. in più). A parità di batteria, però, l'autonomia è diminuita: 310 scatti utilizzando il mirino, 350 utilizzando LCD posteriore. Inutile sottolineare quanto questo sia negativo per una categoria di prodotti che aveva già nell'autonomia uno dei più evidenti punti deboli.