Il primo aspetto che si nota della X-T20 è la sua compattezza, notevole se si considera il livello di controllo offerto – in sintesi, si può dire che sia una delle mirrorless più compatte tra i modelli dedicati ai fotografi esperti.
La dotazione di comandi, seppur ridotta rispetto alla X-T2 per la già citata impostazione a "ghiera singola", è comunque sovrabbondante. Anche l'assenza di un controllo diretto per la sensibilità ISO, apparentemente grave, non impatta negativamente sull'operatività quotidiana grazie alla presenza della ghiera posteriore a cui si può demandare efficacemente questa funzione. Vale la pena ricordare che, qualora si desideri un'operatività più manuale, le ottiche "R", cioè dotate di ghiera dei diaframmi, rappresentano la soluzione ideale.
La compattezza del corpo macchina X-T20 è esaltato da obiettivi altrettanto compatti come il 35mm f/2.
Piuttosto buone anche le possibilità di personalizzazione, che sfruttano i 4 pulsanti direzionali del PAD per le classiche "scorciatoie" oltre a un singolo pulsante superiore. Manca qui qualche pulsante extra, come si trova ad esempio sulla parte anteriore della X-T2 ma, considerata l'operatività classica delle Fuji con ottiche R, la necessità di pulsanti è oggettivamente ridotta; peccato solo che l'unico pulsante superiore sia decisamente scomodo da azionare.
Abbiamo invece decisamente sentito la mancanza del joystick di selezione del punto AF - quando ci si trova a gestire un numero tanto elevato di zone autofocus, diventa quasi indispensabile. La selezione del punto AF tramite display touch, richiedendo ovviamente l'inquadratura dallo schermo posteriore, non è un valido sostituto.
Buon bilanciamento anche in presenza di tele compatti come l'XC 50-230mm o l'XF 55-200mm (foto in galleria).
Rimane buona la valutazione sul mirino EVF OLED, che pur essendo leggermente più angusto di quello presente sulla X-T2 per ingrandimento ed eye-point, può contare su un'elevata risoluzione (2.36 milioni di punti - 1024x768 pixel) e risulta in ogni caso almeno pari per dimensioni a quello ottico tipicamente presente sulle reflex APS-C di pari categoria.
La sua reattività è buona, ma in caso di scatto continuo il piccolo ritardo di aggiornamento (15-20ms) risulta avvertibile. Inoltre, Fujifilm dovrebbe migliorare un po' il tempo di commutazione quando si utilizza il sensore eye-dedect; certo, la soluzione ideale dal punto di vista fotografico è mantenere l'EVF sempre acceso, ma questo ridurrebbe drasticamente l'autonomia.
Disponibile, per chi lo desidera, un handgrip opzionale che migliora la presa - utile soprattutto con ottiche lunghe.
La risposta del sistema AF sostanzialmente eguaglia quella della X-T2 e rappresenta per questo un significativo upgrade rispetto alla precedente X-T10.
In modalità AF-S si ottiene regolarmente una messa a fuoco rapida e precisa, specialmente se si lavora con zona AF 3x3.
In modalità AF-C/inseguimento si apprezzano i buoni algoritmi di fondo (e i nuovi preset introdotti con la X-T2), ma rimangono margini di miglioramento.
Buoni risultati si ottengono quando il contrasto tra soggetto e sfondo è elevato, e il movimento del soggetto è relativamente lento (la stessa Fujifilm consiglia di utilizzare la modalità inseguimento per ricomporre l'inquadratura in caso di movimenti lenti, non per inseguire soggetti veloci).
In ogni caso, vale la pena sottolineare come nemmeno le reflex "pro" abbiano ancora raggiunto la perfezione in questo senso, pertanto avere questo tipo di risposta da una mirrorless da meno di 1000 Euro è qualcosa da giudicare in modo estremamente positivo.