I test di Fotografi Digitali vengono effettuati con tutte le ottiche messe a disposizione dal produttore, a tutte le focali principali e a tutte le aperture di diaframma. Vengono pubblicati i risultati a 50mm f/8 (Full Frame) o f/5.6 (APS-C o inferiore) per la migliore combinazione ottica/fotocamera a nostra disposizione.
La EOS M6 è stata testata con obiettivo EF-M 18-150mm f/3.5-6.3 IS STM.
Rispetto alle reflex con cui condivide buona parte del corredo genetico, la M6 è un poco più lenta ad accendersi, ma per il resto le prestazioni sono molto buone per sua categoria. Anche considerando che, senza blocco AF, gli scatti al secondo scendono da 9 a 7 (gli stessi della 80D).
Il livello di dettaglio è quello che ci si attende da un sensore da 24 Mpixel, ma la nitidezza complessiva è inferiore alla media. Questo vale soprattutto per il JPEG, penalizzato da un invasivo intervento dei filtri antirumore anche a bassa sensibilità.
L'adozione di un processore d'immagine di nuova generazione non ha migliorato il rapporto segnale/rumore, che rimane la fotocopia di quello della 80D, vale a dire sotto la media.
Ingiustificata, di conseguenza, la scelta di considerare 25.600 ISO una sensibilità nativa per questo modello.
Il notevole divario tra il rapporto S/N per i RAW e il JPEG indica la pesante elaborazione subita da quest'ultimo, che va a scapito della nitidezza.
Molto elevata l'aberrazione cromatica del 18-150mm, fortunatamente ben corretta dal corpo macchina.
Il comportamento cromatico è il punto di forza della EOS M6. Perfetta saturazione ed esposizione, errori cromatici contenuti e un bilanciamento automatico del bianco che svolge bene il suo compito nelle più diverse situazioni di illuminazione.