Molti strumenti di Lightroom sono sostanzialmente indipendenti tra loro, e possono dunque essere utilizzati in qualsiasi ordine. Altri strumenti, però, si influenzano vicendevolmente.
Ad esempio, la correzione della vignettatura, che ha come effetto quello di aumentare la luminosità negli angoli dell’immagine, influisce sull’esposizione complessiva della foto, quindi non ha molto senso regolare con estrema cura i livelli tonali prima attivare la correzione vignettatura.
Figura 1. Gli effetti della correzione vignettatura.
In generale, bisogna sempre pensare allo sviluppo dell'immagine come a un processo iterativo: si parte da una regolazione primaria (ad esempio Esposizione), effettuando per questa un set-up di massima, quindi si procede con altre regolazioni, il cui effetto può essere quello di richiedere una regolazione leggermente diversa del parametro primario; si torna quindi sui propri passi per ritoccare la posizione di alcuni cursori già utilizzati. Esiste comunque un ordine ottimale che minimizza questo seccante lavoro ricorsivo.
1) Correzione obiettivo
Non sempre è indispensabile, né desiderabile, procedere con la correzione obiettivo. Perlomeno, non in tutti i suoi aspetti (vedi pagina seguente). Se si desidera farlo, però, questa è senza dubbio una delle prime due operazioni da fare, dato che la correzione della vignettatura impatta sull'esposizione della scena e che la correzione delle distorsioni può obbligare a un diverso ritaglio rispetto all'immagine originale.
Figura 2.
2) Calibrazione fotocamera
Altrettanto importante, la definizione preliminare di un eventuale profilo della fotocamera, che impatta notevolmente sulla resa cromatica.
All'importazione di ogni nuova immagine, Lightroom applica sempre il profilo predefinito Adobe Standard (2012) ma, cliccando sul nome del profilo applicato, si apre una finestra con diversi altri profili, che ricalcano quelli disponibili in-camera (Ritratto, Paesaggio, Neutro e così via).
Di nuovo: non è indispensabile scegliere un profilo diverso da Adobe Standard ma, se si desidera farlo, è bene farlo prima di regolare tinta e saturazione.
Figura 3.
Effettuate queste due scelte preliminari, è possibile passare al vero e proprio lavoro di sviluppo, che pone meno vincoli. Il nostro consiglio è comunque quello di effettuare, nell'ordine:
3) Bilanciamento del bianco (pannello Base).
4) Regolazione esposizione e valori tonali (pannello Base), eventualmente con l'aiuto del pannello Curve.
5) Saturazione (pannello Base).
6) Nitidezza e rumore (pannello Dettagli).
7) Eventuali elaborazioni creative: pannelli Effetti, Divisione toni, HSL.
8) Ritocchi (rimozione macchie, correzione occhi rossi…).