Il rumore elettronico è una presenza costante all'interno delle immagini digitali, e come noto è tanto più evidente quanto più è elevata è la sensibilità ISO e quanto più bassa è la luminosità ambientale.
È possibile paragonare gli ISO alla regolazione volume dell’impianto Hi-Fi: alzando il volume, il segnale desiderato (l’immagine) viene amplificato, ma con esso viene amplificato anche il rumore di fondo. Tutto dipende dunque dal rapporto segnale/rumore; se questo è elevato, cioè se (a parità di fotocamera) la luce sulla scena è intensa, il rumore sarà poco visibile, mentre scattando in penombra questo sarà evidente anche a sensibilità relativamente modeste.
Figura 27a. L'immagine qui sopra è stata scattata all'interno di un teatro, con sensibilità impostata a 12800 ISO. Naturale attendersi dunque elevato rumore. La scelta più ovvia sarebbe quella di mantenere Nitidezza su valori modesti, ma a scopo didattico è stata qui impostata Nitidezza = 50, con raggio = 1,5.
Figura 27b. Ancora nulla è stato fatto in termini dei controlli Riduzione disturbo, ma si noti come la riduzione del cursore Dettagli e l'innalzamento di Mascheratura abbiano contribuito molto a uniformare lo sfondo.
Nel caso fotografico, il rumore è duplice: c'è quello sul canale luminanza e quello cosiddetto "cromatico".
Il rumore sul canale luminanza è ciò che si percepisce come grana - un effetto simile a quello delle pellicole ad alta sensibilità. È questo il tipo di rumore legato a doppio filo alla nitidezza, come discusso nella pagina precedente.
Il rumore cromatico, invece, si manifesta sotto forma di falsi colori, cioè di pixel che assumono, senza ragione e in modo casuale, colori diversi da quelli del soggetto a cui si riferiscono. Questo è un tipo di rumore fastidioso ma che, per fortuna, compare solo a sensibilità molto elevate e/o in condizioni di luce sfavorevoli. C'è poi un'altra buona notizia legata al rumore cromatico: a differenza del cursore Riduzione disturbo – Luminanza, il cui incremento affligge visibilmente la nitidezza, il cursore Riduzione disturbo – Colori non ha grande impatto sulla qualità d'immagine.
Figura 27c. Ecco Riduzione disturbo – Luminanza in funzione, con un valore medio (50). I cursori Dettagli e Contrasto, in questo caso sono praticamente irrilevanti.
Sebbene le due terne di cursori siano molto simili, dunque, nella maggioranza dei casi si potrà regolare solo la componente relativa alla luminanza, lasciando gli ultimi tre cursori nella loro posizione predefinita.
Figura 27d. Un esempio con (a sinistra) e senza (a destra) riduzione rumore cromatico. In queste condizioni di scatto critiche per luce ambiente e sensibilità ISO, il divario è evidente, ma basta il valore di default (Riduzione disturbo – Colori = 25) per rimediare efficacemente, senza controindicazioni in termini di dettaglio; in questo caso, la penalizzazione sarebbe semmai una leggera de-saturazione dei colori. I due cursori sottostanti sono di fatto ininfluenti.
All'atto pratico, i Cursori principali sono ovviamente Luminanza e Colori, che determinano l'entità della correzione anti-rumore. I due cursori sottostanti, vale a dire, rispettivamente, Dettagli / Contrasto e Dettagli / Uniformità, possono essere visti come ulteriori affinamenti con una modalità di utilizzo analoga: spostando i cursori a sinistra si va in direzione dell’uniformità, spostandoli verso destra si va in direzione di maggiore dettaglio (e maggiori artefatti). Per i più interessati ai dettagli tecnici, i due cursori Dettagli agiscono regolando la soglia di intervento dei due filtri Luminanza/Colori a cui si riferiscono.