La precedente 5D Mark III è stata (non solo da noi) considerata una delle migliori reflex Canon in virtù delle buone prestazioni a tutto tondo, che ne facevano una reflex molto versatile e adatta pressoché per ogni contesto – nel corso degli anni, l'abbiamo vista in studio, impegnata nella fotografia di cerimonia, nel reportage, e persino come secondo corpo nella fotografia sportiva professionale.
La nuova 5D Mark IV ne ricalca fedelmente lo spirito, spostando l'asticella un poco oltre: è molto reattiva, un poco più veloce del precedente modello, e offre una migliorata qualità in basse luci nonostante l'incremento di risoluzione del 30% circa. In sintesi è, ancora di più, la fotocamera a tutto tondo con cui il professionista o l'appassionato esigente può affrontare qualunque situazione.
In questo quadro, le novità - pur importanti - rischiano quasi di passare in secondo piano. Il sensore Dual Pixel CMOS porta con sé prestazioni Live View inavvicinabili per la generazione precedente, e nuove possibilità di post-produzione che, però, devono ancora mostrare il loro vero valore. Lo schermo touch è qualcosa che alcuni attendevano con ansia, così come il Wi-Fi integrato e il GPS. Da non dimenticare, poi, l'aggiornamento del reparto video alla risoluzione 4K.
L'unica pecca attribuibile alla EOS 5D Mark IV è, in definitiva, l'elvato prezzo di listino. Vale però la pena ricordare che la Mark IV ha affiancato, e non sostituito la Mark III. Quanti adottano un metodo di lavoro "classico", in cui video, Live View e funzioni touch non sono essenziali, farebbe dunque bene a valutare anche la più datata (ma ancora più che valida), 5D Mark III.