La Leica TL2, ma questo vale per l'intera famiglia, è una fotocamera originale e, almeno inizialmente, destabilizzante. Nasce per catturare l'interesse soprattutto di chi proviene dal mondo smartphone, e adotta per questo un'interfaccia "radicale", fatta di tocchi e gesti anziché di pulsanti fisici e lunghi elenchi di voci di menu. Per questo, chi si aspetta un'operatività tradizionale rimarrà spiazzato. Per quanto ci riguarda, ad esempio, alla prima esperienza con la T abbiamo cercato a lungo un'icona "play" prima di capire che la riproduzione veniva avviata semplicemente da uno swipe verso il basso.
Fuori dagli schemi non è sinonimo di inefficace. Tutt'altro: usando la TL2 si arriva presto ad apprezzare la tradizionale razionalità Leica che, pur se in forma diversa, traspare anche da questo modello.
Sul lato destro dello schermo sono sempre visibili le icone per la scelta del programma di scatto (PASM + Scene), l'accesso al menu e la scelta della modalità display (solo immagine, con informazioni di scatto, con informazioni e griglia di riferimento, con informazioni e istogramma). Se lo si desidera, queste tre icone possono essere velocemente attivate/disattivate con uno swipe verso l'alto o il basso, onde evitare pressioni accidentali.
Premendo l'icona Menu si accede al menu rapido, che consiste in una griglia da 3x3 icone per pagina, facilmente personalizzabile con logica "tenere premuto per modificare". La grande maggioranza dei parametri, offrendo poche scelte (si pensi ad esempio alla lettura esposimetrica, per la quale le scelte sono: ponderata, media pesata e spot), si imposta direttamente dall'icona, con pressioni ripetute per scorrere ciclicamente le opzioni. Solo in presenza di molte opzioni (ad esempio, sensibilità ISO) o di funzioni critiche (formattazione) di passa a un sotto menu – in ogni caso, ogni impostazione dista al massimo due tocchi dal menu iniziale.
Dal menu rapido si accede a quello completo, in cui altre 9 icone raggruppano le impostazioni per: Foto, Esposizione, Messa a fuoco, Video, Connettività, Monitor/EVF, Riproduzione, Generale e Flash. Anche in questo caso, tutto viene gestito tramite icone analoghe a quelle del menu rapido.
Si tratta, in definitiva, di un'interfaccia nata per il touch e per questo estremamente pratica ed efficace – a distanza di tre anni dal debutto, rimane a nostro avviso la migliore interfaccia touchscreen oggi disponibile su una fotocamera.
Le quattro viste disponibili. Purtroppo, e inspiegabilmente, nelle tre viste che le contemplano, le informazioni di scatto coprono parzialmente il campo inquadrato.
La stessa logica governa l'uso delle ghiere. Quella di destra controlla il parametro libero, oppure il tempo di scatto quando si lavora in Manuale. La seconda ghiera può essere assegnata a: ISO, compensazione esposimetrica, bilanciamento del bianco, modalità AF, autoscatto o modalità flash; Per scegliere la funzione da assegnare basta toccare l'icona che compare al suo utilizzo. In modalità manuale, la seconda ghiera controlla i diaframmi.
Complice anche la maggior reattività del display (probabilmente ha beneficiato anch'esso della maggior potenza di calcolo disponibile), ci sentiamo di muovere solo due critiche all'operatività della TL, complessivamente ottima. La prima riguarda il punto di aggancio della tracolla che, a prescindere dall'orientamento, interferisce con l'impugnatura, di per sé non impeccabile a causa del ridotto grip. Leica dovrebbe fare qualcosa a riguardo.
La seconda è una certa carenza di controllo per quanto riguarda raffica e tempo di scatto. In sintesi, la velocità della raffica è fissa, impostata automaticamente dalla fotocamera a 7 oppure 20 fps, a seconda che si utilizzi l'otturatore meccanico o elettronico. Ma anche questa scelta è automatica, in funzione del tempo di posa (scegliendo un tempo inferiore a 1/4000s, si attiva automaticamente l'otturatore elettronico). Così, volendo uno scatto continuo con 1/8000s, ci si trova inspiegabilmente vincolati a una raffica da 20 fps, superflua nella maggior parte dei casi.
Migliorato sensibilmente l'autofocus, non tanto in termini di prestazioni (che rimangono sotto la media e, a causa dell'ineliminabile focus-hunting iniziale, fortemente dipendente dall'ottica in uso) quanto in termini di funzionalità. Oltre al maggior numero di zone disponibili, Leica ha infatti corretto alcune criticità, introducendo la selezione rapida al tocco per il punto singolo (rimane comunque possibile effettuare una selezione più precisa con le ghiere), mantenendo attiva l'area selezionata in modalità touch anche alla pressione del pulsante di scatto e introducendo la funzione focus peaking (in aggiunta all'ingrandimento 3x / 6x sempre disponibile); quest'ultima risulterà particolarmente gradita a quanti vorranno utilizzare sulla TL un'ottica M. Il risultato è un sistema AF che rimane poco adatto allo sport ma che, in altri ambiti, si rivela funzionale e piacevole da utilizzare.
Per chiudere il capitolo ergonomia, segnaliamo la piccola pecca ancora non corretta riguardo la composizione tramite schermo posteriore, che solo nella vista solo nella vista senza informazioni di scatto mostra il 100% del campo inquadrato (in caso contrario, due barre orizzontali ai margini superiore e inferiore del display nascondono parte della scena).
CONTROLLO REMOTO
La TL2 supporta il controllo remoto tramite Wi-Fi e App specifica per il sistema TL, disponibile per iOS e Android. Possibile la connessione diretta (ad-hoc) o tramite router, con il tradizionale metodo dell'acknowledge tramite inserimento pin. In caso di connessione tramite router, è anche possibile creare un indirizzo di rete interna per visualizzare il contenuto della TL2 tramite browser.
Il menu di controllo remoto è essenziale ed efficace. Troppo spesso, però, quello che si vede a schermo è la schermta di destra - tentativo di connessione in corso.
Effettuata la connessione, ci si trova di fronte un'interfaccia ben realizzata e di immediato utilizzo: uno swipe a destra per scegliere il programma di scatto (Scene comprese), un tocco all'interno dell'area live view per la messa a fuoco, click. L'esperienza d'uso non è però lineare come ci si attenderebbe, perché la TL2, di tanto in tanto e in modo pressoché inspiegabile, fallisce la connessione alla rete anche in presenza di buon segnale, così come a volte fallisce nell'instaurare una rete ad-hoc con il dispositivo.
La reattività del controllo remoto non si può definire fulminea, ma è sufficiente per uno scatto "street-candid", che è senza dubbio l'uso più probabile che si possa fare del controllo remoto con questa fotocamera.