La Lumix G9 si distingue da molti altri prodotti Panasonic per le linee più spigolose e una disposizione di comandi "simil-reflex" in cui non passa inosservato il display superiore (assente sulla GH5). Il corpo macchina resiste a polvere, umidità e temperature fino a -10°C, il che caratterizza la G9 come macchina ideale per l'outdoor. Si notano immediatamente, inoltre, il mirino di generose dimensioni contornato da un altrettanto ampio oculare e la grande abbondanza di controlli fisici. Come per la GH5, è stato sacrificato il flash integrato, ma non mancano il joystick posteriore per la scelta rapida del punto AF (introdotto dall'attuale ammiraglia) e il doppio slot SD.
1 – L'impugnatura maggiorata, molto profonda, è una delle novità più importanti a livello ergonomico introdotte dalla G9.
2 – Due dei 5 pulsanti funzione fisici (Fn4 e Fn5), ovviamente personalizzabili, si trovano nella parte anteriore. A questi si aggiungono i pulsanti funzione virtuali, associati al PAD, al joystick o al display touch, per un totale di ben 19 funzioni programmabili.
3 – Fa piacere trovare la presa Syncro, spesso dimenticata dai prodotti non professionali. Il piccolo tappo a vite non è però praticissimo.
4 – Uno dei tanti controlli fisici della G9 è questa interessante "leva funzione" personalizzabile, a due posizioni. Per impostazione predefinita attiva lo scatto silenzioso, ma la sua funzione può essere scelta tra 17 opzioni, tra cui modalità AF, 6K Photo o gestione delle funzioni touch.
1 – Ghiera dei programmi e selettore di avanzamento (modalità Drive) sono in questo caso concentriche, nella parte sinistra, per lasciare spazio al …
2 – … Display LCD superiore, per quanto ci riguarda una della novità più apprezzate di questo corpo macchina.
3 – A ridosso del pulsante di scatto si trovano la prima ghiera di comando e tre pulsanti per accesso diretto a bilanciamento del bianco, ISO e compensazione esposimetrica. Tutto, purtroppo, leggermente troppo arretrato. Ben raggiungibile con il pollice, invece, la seconda ghiera di comando orizzontale.
1 – Il display touch (disattivabile), articolato, è in grado di soddisfare ogni esigenza. Quando è posto in posizione fissa, ben si integra al corpo macchina dando origine a un insieme apparentemente robusto.
2 – Protagonista del dorso è sicuramente il mirino, molto ampio. Apprezzabile anche la rapidità di commutazione, ma al rallentare della raffica (cioè al passaggio all'otturatore meccanico e alla messa a fuoco continua), la visione si fa meno fluida e compare il classico "oscuramento" tra fotogrammi successivi.
3 – Il joystick di selezione punti AF è il benvenuto, ma la sua posizione è, allo stesso tempo, troppo defilata e troppo vicina sia mirino sia al selettore modalità AF (con AF/AE lock), con cui può interferire. D'altra parte, con questo spazio a disposizione, non vediamo soluzioni più efficaci.
4 – Il doppio slot SD contribuisce al mood semi-professionale della fotocamera.