La YI-M1 fa minimo utilizzo di ghiere e pulsanti fisici, affidandosi prevalentemente al display touch. Anche grazie a questo, il corpo macchina risulta particolarmente snello e compatto. Il dorso è quasi interamente occupato dal display, ricordando in questo aspetto la Leica TL, a cui la YI-M1 si è indubbiamente ispirata.
1 – Il ridotto spessore non ha impedito di adottare un'impugnatura antiscivolo sufficientemente pronunciata.
2 – Il sensore Sony MQT da 20,1 Mpixel effettivi è l'indiscusso protagonista di questa fotocamera.
1 – La leva di accensione che segue il profilo dell'impugnatura denota una certa attenzione anche allo stile.
2 – Due sole le ghiere: la prima seleziona il programma di scatto, la seconda il parametro libero (la compensazione esposimetrica in P). Quando si lavora in Manuale, è necessario toccare il display per passare dai tempi ai diaframmi.
3 – Disponibili i classici programmi PASM, una modalità Scene, una Panorama, un programma Full-Auto e una peculiare modalità chiamata Master Guide, che sovrappone all'inquadratura la sagoma di una figura umana (a scelta tra 9) a suggerire la posa del soggetto.
1 – Il display LCD, fisso con funzioni touch, misura 3". Fungendo anche da strumento di controllo, mostra normalmente in sovrimpressione alcune icone indispensabili (tempi, diaframmi, EV, accesso al quick menu) che coprono parzialmente la scena inquadrata.
2 – Due soli i pulsanti fisici: play e un pulsante multifunzione sensibile al contesto che, in fase di scatto, commuta la selezione punto AF da punto singolo ad automatica (81 zone).
3 – Come molte fotocamere economiche (e non solo), la M1 non offre un caricabatteria separato, ma si ricarica con cavo USB (adattatore di rete incluso).