Lo avevamo evinto già a partire dai dati tecnici, ma lo possiamo confermare anche dopo il primo contatto dal vivo, nell'evento organizzato da DJI a Montecarlo per la stampa europea, il nuovo DJI Mavic Air è l'ennesimo prodotto ben riuscito del produttore cinese. La sensazione è addirittura quella che il nuovo drone possa cannibalizzare le vendite del fratello maggiore Mavic Pro. Le ragioni sono molte e alcune risiedono nelle nuove funzionalità che DJI ha integrato nel nuovo quadricottero, grazie alla maggiorata capacità di calcolo a bordo e alla presenza di ben 6 fotocamere di guida (oltre a quella deputata alla ripresa di foto e filmati).
Due fotocamere sono puntate in avanti, due all'indietro, due verso il basso e analizzano il mondo intorno al drone per evitare le collisioni con gli ostacoli: mancano solo quello verso l'alto, ma generalmente sono pochi gli ostacoli al di sopra di un drone (tranne nel mio caso quando l'ho fatto passare in modo un po' ardito sotto una tettoia). Il sistema permette di attivare la modalità di volo assistito APAS, che evita che il drone impatti contro gli ostacoli durante il volo e lo fa viaggiare nella direzione scelta dall'utente, ma evitando gli eventuali pali, alberi, colonne che gli si parino davanti.
Passare sotto un arco ora è un'operazione alla portata anche di piloti alle prime armi, visto che il sistema è davvero a prova di errore e non permette di finire (nemmeno intenzionalmente) contro ostacoli. Questa nuova funzione di sicurezza, che rientra sotto il cappello delle funzioni di Flight Autonomy 2.0, è certamente una di quelle che maggiormente stacca Mavic Air dal resto della concorrenza, fratelli maggiori e minori compresi.
Sul nuovo Mavic Air troviamo le modalità di ripresa con manovre automatiche QuickShot già viste in precedenza (tra cui il circolo attorno al soggetto e l'elica), ma se ne sono aggiunte alla lista due: Asteroid e Boomerang. La prima porta il drone ad elevata altitudine, dove riprende un panorama sferico: a partire da questo punto di vista poi il drone scende verso il soggetto, creando un video in cui il piccolo mondo sferico si apre man mano fino ad arrivare a riprendere da vicino il soggetto. Boomerang parte invece da di fronte al soggetto e opera poi un'orbita ellittica attorno a lui, con esso nel più vicino dei due fuochi. Il risultato è un video in cui l'inquadratura parte dal soggetto e gli gira intorno, arrivando a riprenderlo da lontano e inserito completamente nel paesaggio intorno a lui quando si trova nel punto più lontano dell'ellisse: nei fatti si tratta di un filmato molto scenico, che richiederebbe grande esperienza per essere ottenuto con la guida manuale. Inoltre, essendo la manovra automatizzata, durante il suo svolgimento il pilota (se è esso stesso il soggetto) può distogliere gli occhi dal controller. Potete vedere un esempio di queste manovre e del passaggio sotto la tettoia nel video che ho registrato durante l'evento.
Altra funzione molto interessante è l'aggiunta di alcune modalità panoramiche multiscatto, come quella sferica che combina (automaticamente) 25 scatti per creare un'unica immagine da ben 32 megapixel. è possibile comunque salvare tutte le immagini, anche in RAW, per eventuali photostitching a posteriori. Vedere sul display dello smartphone inserito nel controller tutta la procedura di scatto è decisamente affascinante e i risultati interessanti.
Vengono ereditate da Spark le Smart Gesture, che permettono di far effettuare al drone manovre base guidandolo con il palmo della mano: secondo quando comunicato dal produttore cinese, dovrebbero essere stati migliorati il riconoscimento e il controllo. Nei fatti, nonostante sul campo un miglioramento pare esserci stato, a mio parere resta ancora più una funzione curiosa che qualcosa di realmente utilizzabile, ma sarà oggetto anch'essa della recensione (che speriamo possa essere molto vicina).
Il lavoro ingegneristico dei tecnici DJI è pregevole: grazie al design ripiegabile il nuovo Mavic Air da chiuso è il 21% più piccolo di Spark e grosso la metà di Mavic Pro, con un peso inferiore a esso del 41% (430 grammi). Particolare il meccanismo a rotazione che ripiega i rotori posteriori sotto quelli anteriori. In pratica da chiuso Mavic Air è grosso come due phablet sovrapposti. Particolare anche la soluzione che integra le antenne omnidirezionali nel carrello ripiegabile anteriore: con esse il raggio di azione del drone con il controller arriva a 4km con streaming video full HD. La fotocamera (12 megapixel, 24mm, f/2.8, sensore in formato 1/2,3") rimane più incassata nel corpo e quindi da esso protetta. Per il trasporto è disponibile un coperchio che assicura in posizione fissa la testa cardanica motorizzata. Quest'ultima si muove su tre assi ed è montata su supporti ammortizzati per minimizzare le vibrazione. Dalle prime immagini che abbiamo visto (e ripreso dal vivo) sembra che anche il lavoro in questo senso sia stato veramente di qualità.
Le condizioni della costa monegasca durante la giornata hanno visto salire il vento e il comportamento di Mavic Air è parso molto buono anche in presenza di folate sostenute. Il peso più contenuto, unito a una potenza maggiorata rispetto a Mavic Pro (può arrivare a 68 km/h di velocità massima) sembrano aver giovato al piccolo Air, che è dichiarato capace di volare con venti fino a 36 km/h. L'autonomia dichiarata è di 21 minuti di volo e a giudicare dalle sessioni demo, più prolungate di quelle viste con Spark, il dato sembrerebbe affidabile.
DJI Mavic Air è già in preordine e le spedizioni cominceranno a partire dal 28 gennaio: il kit base che comprende il drone, la batteria, il dispositivo di controllo remoto, la custodia per il trasporto, due paia di protezioni per le eliche e quattro paia di eliche costa 849 euro, mentre il kit Fly More Combo con il drone, tre batterie, un dispositivo di controllo remoto, una borsa da viaggio, due paia di protezioni per le eliche, sei paia di eliche, un adattatore batteria/power bank e un hub di ricarica della batteria 1049 euro. In Italia la distribuzione è curata da Fowa. Qui sotto il video che ho registrato durante l'evento che include le nostre mie impressioni e alcuni dei filmati e foto riprese dal drone a mia disposizione durante l'esperienza di volo.
In attesa di poter passare più tempo con il neonato piccolo drone di DJI, possiamo dire che Mavic Air ha lasciato una buona impressione in tutta la stampa presente e scava un ulteriore solco a separare DJI dalla concorrenza.