La X-E3 ripropone lo stile "rangefinder" che ha sempre caratterizzato la Serie X. Il corpo macchina è stato però ampiamente rivisitato, tanto da cambiare in modo significativo l'operatività del modello precedente. Tutto è nato probabilmente con l'introduzione del joystick, ormai punto fermo dei modelli Fujifilm con sensore di terza generazione. La sua presenza ha reso superfluo il PAD direzionale, la cui dipartita è stata sicuramente un fattore-chiave per ridurre la larghezza della fotocamera di circa 8 mm.
Le scorciatoie associate ai tasti direzionali non sono scomparse, ma sono ora "virtuali" grazie al touch screen. Scomparsa invece la colonna di pulsanti a sinistra del display (Play, Drive, AE e Fn2); al suo posto, una colonna a destra del display, con diverse funzioni (Menu, Disp/Back, Play). Il pulsante Drive è stato aggiunto nella fila orizzontale accanto al mirino, AE e Fn2 sono stati sacrificati, le posizioni di AE-L e Q (Quick menu) sono state invertite. A conti fatti, è stato eliminato qualche pulsante, ma l'aggiunta della ghiera di comando frontale, del joystick e le nuove funzioni touch compensano ampiamente. Infine, la X-E3 rinuncia al flash integrato ma include nella dotazione il piccolo flash esterno EF-X8, di prestazioni leggermente superiori.
1 – La maggiore novità della parte anteriore è la nuova ghiera di comando frontale.
2 – Nonostante la generale riduzione degli ingombri, Fujifilm ha scelto di incrementare leggermente lo spessore per creare un'impugnatura più sagomata e confortevole.
1 – Nella X-E3 è stato eliminato il piccolo flash integrato (NG7) in favore di un modello esterno leggermente più potente (NG8), comunque incluso nella dotazione della fotocamera.
2 – Anche la X-E3 è ora dotata della leva Auto, che dà accesso diretto alle Scene e alla modalità Full Auto con riconoscimento automatico della scena.
1 – Lo schermo del mirino EVF è stato ridotto di diagonale (da mezzo pollice a 0,39"). La risoluzione è rimasta invariata, così come l'ingrandimento (0,62x), equivalente a quello di una tipica reflex APS-C consumer. A meno di non avvicinarsi davvero molto, nel campo visivo compare però la cornice esterna, dando una sgradevole sensazione di spazio ristretto.
2 – I pulsanti orizzontali sono passati a 2 a 3, per compensare la scomparsa della colonna a sinistra del display. Ora l'importante funzione Drive (che nelle Fuji dà accesso anche bracketing, panorama, scatto multiplo e filtri creativi) si trova qui.
3 – Il joystick posteriore per la scelta rapida del punto AF è come sempre benvenuto, ma vale la valutazione fatta per altri modelli Serie X: le dimensioni sono molto (troppo, a nostro avviso) ridotte.
4 – Non abbiamo capito la ragione per separare le funzioni AE-L e AF-L, invertendo le posizioni dei pulsanti AE-L e Q (Quick menu).
5 – Il PAD direzionale, ormai superfluo, è stato eliminato. Chi era solito utilizzare i tasti direzionali come scorciatoia per alcune funzioni, può ora utilizzare i gesti sul touchscreen. Per impostazione predefinita, swipe verso l'alto per zona AF, a destra per WB, verso il basso per ISO e a sinistra per simulazione film, ma ciascuna di queste posizioni può essere personalizzata esattamente come accadeva con i pulsanti fisici dei precedenti modelli.