Appena impugnata, abbiamo provato una piacevole sensazione di familiarità dovuta al precedente utilizzo di A9 e A7R III, con cui la A7 III condivide davvero molto a livello di corpo macchina – a prima vista, le due risultano in effetti indistinguibili. Disposizione dei comandi, presenza del joystick per la selezione dei punti di messa a fuoco (finalmente una costante nella gamma Sony!), struttura dei menu… Ora, per la prima volta, i professionisti hanno a disposizione 3 modelli intercambiabili, dei quali la A7 III rappresenta la versione "base" e può costituire un ottimo secondo corpo.
Sony A7 III - f/5.6, 1/15s, 100 ISO.
Bene la presenza del secondo slot SD, funzionalmente identico a quello della A7R III (uno dei due supporta lo standard UHS-II), e il display inclinabile e touch certo non guasta. Per contenere il prezzo di listino, però, Sony ha dovuto inevitabilmente rinunciare a qualcosa, e il taglio più importante da noi rilevato durante la breve prova riguarda il mirino. Si tratta del buon OLED da 2,36M di punti (1024x768) che già equipaggiava la A7 II; offre tutt'oggi prestazioni di tutto rispetto (ingrandimento 0,78x, distanza di accomodamento 23mm), ma non è ovviamente pari al più recente OLED da 3,68M di punti che equipaggia le sorelle maggiori.
Sony A7 III - f/2.8, 1/200s, 8000 ISO.
I primi scatti ci hanno restituito subito un'impressione di elevata nitidezza a sensibilità medio-basse. Immagini ricche di dettaglio e molto incise, ottenute grazie anche al performante e flessibile sistema AF, ovviamente indispensabile per ottenere la massima nitidezza. Non possiamo naturalmente giudicare la gamma dinamica a occhio nudo, ma l'impressione è che a bassi ISO sia effettivamente molto ampia.
Sony A7 III - f/2.8, 1/200s, 200 ISO.
Siamo poi passati a valutare il comportamento ad alti ISO, scattando in interni con luce naturale. Fatta la doverosa premessa che tutto ciò che si vede in queste pagine deriva da JPEG in-camera (la A7 III non è ancora supportata dai RAW converter), il che significa che ad ogni immagine è stato applicato un filtro de-noise da noi impostati su livello standard, la Sony A7 III ha perfettamente confermato le nostre (elevate) aspettative.
Immagini scattate oltre i 6400 ISO appaiono ancora ricche di dettaglio e caratterizzata da una "texture" piuttosto ben definita. Per confronto, in queste pagine pubblichiamo anche alcune immagini dello stesso soggetto illuminato con luce dura e laterale di un flash, che per sua natura mostra ogni dettaglio in modo spietato. Considerata la genesi, dobbiamo dire che le foto prodotte ad alti ISO non sfigurano affatto…
Sony A7 III - f/2.8, 1/400s, 2000 ISO.
In questo set abbiamo sperimentato qualche leggera difficoltà dell'AF nell'agganciare i soggetti. Forse i -3EV minimi dichiarati da Sony sono un po' ottimistici, ma nel complesso nulla di grave, considerato che in assenza di flash la luce presente era pari a circa 4V (es: 1/2s, f/2.8 @ 100 ISO).
In condizioni di luce appena migliori, il sistema AF è sicuro e impeccabile, anche nelle sua funzioni più automatiche come rilevazioni occhi / viso, che abbiamo utilizzato estensivamente per tutta la giornata ricavandone un'ottima impressione di affidabilità.
10 FPS rappresentano una cadenza di scatto di tutto rispetto, specie condiderando che tale cadenza può essere mantenuta per una quarantina di scatti in formato RAW.
In particolare, abbiamo utilizzato, come già ci era capitato di fare con la A9, la rilevazione visi in contesti dinamici (in questo caso, ballo da sala), abbinata ovviamente ad AF-C, e di nuovo siamo rimasti piacevolmente sorpresi da quanto questo metodo di lavoro consenta di ottenere, con estrema facilità, risultati costantemente validi. La percentuale di insuccessi (focus miss) da noi rilevata è stata davvero minima, nonostante l'esteso utilizzo di una macchina della nebbia che, riducendo il contrasto sulla scena, avrebbe potuto costituire un importante elemento di disturbo.
Ottime doti di inseguimento del volto (in questo caso, della donna), anche in situazioni difficili come durante le rotazioni.
In questo contesto, abbiamo ovviamente sperimentato anche lo scatto continuo e, con esso, la durata della batteria. Per quanto riguarda la prima, basti dire che non abbiamo mai percepito la profondità della raffica come un limite, nonostante lavorassimo per ovvie ragioni con doppio formato RAW+JPEG.
Sony A7 III - f/1.4, 1/250s, 100 ISO.
Anche per questo, abbiamo riempito la prima memory card piuttosto in fretta con oltre un migliaio di scatti (1037, per la precisione), notando a quel punto con piacere come la batteria fosse ancora al 60% di carica. Ovviamente lo scatto continuo favorisce l'ottenimento di un maggior numero di pose (proporzionalmente, minor utilizzo di mirino/EVF), ma i 610 scatti (con EVF) o 710 (con display) dichiarati da Sony appaiono realistici, se non persino leggermente pessimistici. Questo, inutile dirlo, fa della A7 III la fotocamera Sony dalla maggiore autonomia, e non di poco: la A9 arriva a 480 scatti, la A7 II a soli 350.
Tutto ciò considerato, troviamo il prezzo al pubblico, pari a 2300 Euro per il solo corpo, più che ragionevole. Tale prezzo può essere confrontato, all'interno della gamma Sony, con i 3500 Euro richiesti dalla A7R III e i 4800 richiesti dalla A9. Chiudiamo con una nota interessante per quanti fossero intenzionati all'acquisto immediato: la A7 III sarà disponibile da Aprile, ma sarà presto ordinabile con incentivo al pre-ordine costituito da un'estensione di garanzia gratuito a 5 anni.