Occorre una premessa importante, prima di scrivere anche una sola riga sull'argomento: i dati che riporteremo sono a titolo di curiosità, tenendo presente che una buona foto parte da un fotografo, ben prima che dal suo equipaggiamento. Detto questo, e lo ripeteremo, è sicuramente interessante l'articolo pubblicato da Photolari, che prende in esame molte delle foto premiate nel corso del World Press Photo 2018, con lo scopo di capire con quali fotocamere sono state scattate. Una curiosità, appunto, dalla quale sarebbe eccessivo trarre certezze universali.
Le fotografie premiate, nelle varie categorie, sono state 129, molte delle quali con metadati in chiaro. Qualcuno armato di pazienza, insomma, ha raccolto questi dati per farne un report, una consuetudine che è ormai quasi un appuntamento fisso dopo la pubblicazione degli scatti premiati del prestigioso contest di fotogiornalismo. La fonte indica in 97 gli scatti dotati di metadati leggibili, anche se approfondendo abbiamo notato che sono invece 96. Abbiamo rielaborato quindi percentuali, modelli e altro ancora per stilare una lista sulla base del campione indicato. Non ci dilungheremo molto, lasciando parlare i grafici che poi argomenteremo.
Scatti per marchio
Fra le foto premiate e di cui si dispone di metadati spicca su tutti il marchio Nikon con 50 scatti su 96. A seguire troviamo Canon con 29 scatti. Da Notare come Nikon (52,8%) e Canon (30,21%) siano i brand che messi assieme costituiscono l'82,9% del totale. A seguire troviamo Sony e Fujifilm, ognuno con il 5,21%, poi Leica (3,13%), DJI e Pentax (2,08% per entrambe). La prima sorpresa è vedere DJI fra i colossi della fotografia, ma è indubbio che i droni siano ormai entrati a far parte del settore in maniera del tutto fissa. Vedremo più avanti di che modello si tratta.
Fotocamere utilizzate
Marchio |
Modelli |
Nikon | D5 (11) - D810 (11) - D800E (7) -
D4s (6) - D4 (4) D700 (6) - D4 (4) - D500 (1) - D800 (1) - D850 (1) - Df (2) |
Canon | 5D Mk III (11) - 5D Mk IV (7) - 5D
Mk II (5) - EOS 6D (4) EOS 1DX Mk II (2) |
Sony | A7R II (4) - Sony A6000 (1) |
Fujifilm | X100S (3) - X-T1 (2) |
Leica | M10 (2) - SL (1) |
DJI | Zenmuse X5 (2) |
Pentax | 645Z (2) |
Per certi versi questa è una delle curiosità più intriganti, che ci permette di capire con quali apparecchi i professionisti siano soliti lavorare nell'ambito di un mestiere come il fotogiornalismo, sempre in riferimento al piccolo campione costituito dai premiati del World Press Photo 2018. Molto interessante notare come vi sia una gamma di apparecchi molto eterogenea, a riprova di come la fotografia non sia una scienza esatta basata sulla tecnica ma molto più sulla sensibilità del fotografo, che di volta in volta può trovarsi a suo agio più con uno strumento che con l'altro, con il quale invece un professionista altrettanto bravo si cimenta.
Un filone conduttore ovviamente c'è, perché come si nota nella maggior parte dei casi si tratta di reflex full frame, alcune delle quali top di gamma e dall'elevata cadenza di scatto. E' il caso delle Nikon D5/D4/D4s, che da sole hanno fornito 21 degli scatti premiati (la foto che ha vinto, di Ronaldo Schemidt, è stata fatta con la Nikon D4s) . Ma anche in casa Canon si viaggia sulle full frame di rango, come testimoniano gli 11 scatti effettuati con la EOS 5D Mk III.
Ecco però apparire qualcosa che agli occhi di molti appassionati può sembrare strano: fotocamere come la Nikon D700 o la EOS 5D Mk.II sono state prodotte dal 2008 al 2012, e da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Tendiamo spesso a considerare alcuni modelli sicuramente gloriosi, ma superati dalle odierne tecnologie. Cosa che sulla carta è vera, ma la tabella dimostra come a molti professionisti la cosa non interessi affatto. Erano e rimangono fotocamere ottime, a prescindere dalla bassa cadenza o dal basso numero di Mpixel.
Si noti poi come appaia fra i modelli Nikon anche la poco diffusa Df, la full frame in stile retrò che nemmeno fa i video, caratteristica per la quale venne letteralmente massacrata di critiche. Ma sicuramente da citare è la presenza sia di una compatta, per quanto di rango (Fujifilm X100s), sia del gimbal/corpo macchina micro Quattro Terzi DJI Zenmuse X5. Ci si trova anche la medio formato reflex Pentax 645Z, forse quella del lotto con la più bassa cadenza di scatto (3 fps). Ben rappresentata è anche Sony con le proprie mirrorless full frame di rango A7R, ma anche dalla APS-C A6000. Insomma, c'è un po' di tutto al collo o sopra le teste dei fotografi premiati.
Per tipologia
Apriamo una parentesi anche sulla tipologia di macchine, pur avendone fatto accenno brevemente in precedenza. Si può notare come una percentuale veramente elevata sia costituita da apparecchi reflex, ovvero l'84,3%. Seguono gli apparecchi mirrorless al 12,6%, concludendo con un 5,2% in mano alle compatte ma si tratta dei 2 scatti su 96 premiati ed eseguiti con la Fujifilm X100s. Insomma, sempre in base a questo piccolo campione il settore mirrrorless sembra tutto sommato ancora poco utilizzato dai professionisti che hanno partecipato al contest. In quel 12,6%, inoltre, ricadono anche i 3 scatti fatti con DJI Zenmuse X5, quindi non una fotocamera tradizionale, facendo scendere ulteriormente la percentuale al 9,4% se si decide di escluderle dal computo.
Nessun dubbio però che le mirrorless classiche (e non volanti...) utilizzate sono di elevato rango: fatta eccezione per la pur ottima Sony A6000, ricadono nella categoria le Sony A7R II, Fujifilm XT-1, nonché Leica M10 e SL. Insomma, una percentuale di penetrazione bassa in generale, ma con modelli universalmente ritenuti eccellenti.
* * *
Molti degli scatti premiati sono eccezionali. Riproponiamo la galleria fotografica ripensando anche a quanto letto in questo articolo, con la consapevolezza che l'equipaggiamento può essere importante, a volte fondamentale, ma su tutto vince la professionalità del fotografo. Se è fuor di dubbio che un martin pescatore in picchiata a 50 metri di distanza non lo si può fotografare col telefono (equipaggiamento fondamentale), nella maggior parte dei casi sono ben altri i parametri a rendere uno scatto unico e memorabile. Essere al posto giusto al momento giusto, scegliere l'inquadratura, avere sensibilità fotografica sono tutte competenze che richiedono anni per essere affinate e il click non è che l'ultimo passo di un percorso molto articolato e personale.