Giudizio preliminare sulla nuova Nikon Z7? Lo dirò subito in modo chiaro: non condivido la pioggia di critiche che è piovuta addosso a Nikon nelle ore successive alla presentazione del nuovo sistema. Certo in molti si aspettavano di più, ma sono molte le riflessioni da fare in merito. Per Nikon al momento il cuore delle vendite è rappresentato dalle reflex e il colosso giapponese vuole (e deve) fare di tutto per far rendere questo segmento al massimo. La mirrorless top di gamma in stile 'D5 senza specchio' arriverà, ma non aveva senso metterla già sul piatto. Al momento, dal punto di vista del marketing, la priorità è fermare l'emorragia di utenti che migrano verso Sony attirati dalla compattezza delle mirrorless full frame A7 e dall'esperienza di scatto con mirino elettronico. Pochi sono quelli che per ora hanno avuto il coraggio di mollare la D5 o la Canon 1D-X per Sony Alpha A9 e il marketing di Nikon lo sa bene. È più in basso che serve puntare in questo momento e le due Z6 e Z7 rispondono a questa esigenza. NON si indirizzano al mondo cinematografico, dalle parole del responsabile del marketing Mr. Tsuchida, ma a chi vuole creare contenuti e utilizza sia foto sia video nel suo linguaggio. Per questa fascia di pubblico offrono tutto quello che serve, con il vantaggio che chi arriva da Nikon può utilizzare tutte le ottiche F-Mount con piena compatibilità: una bella tentazione per chi negli anni magari si è portato in casa più di un obiettivo con l'anello dorato.
Puntano fin da subito su un'autonomia soddisfacente e offrono un'ergonomia molto buona anche nell'utilizzo con grosse ottiche reflex. Sono più ingombrati di una Sony A7, ma comunque più compatte delle reflex full frame prosumer come D750 e D850. Nell'uso si fanno apprezzare per facilità d'uso e qualità del mirino.
La scelta del formato XQD è stata aspramente criticata: in questo mi associo alle critiche. Considerando soprattutto il target di pubblico può diventare un clamoroso autogol: in molti, che magari in questi anni hanno speso fior di quattrini per acquistare schede SD performanti e capienti, faranno più di una riflessione prima di buttare alle ortiche tali investimento.
C'è un'altra cosa che mi ha convinto poco: le ottiche. Non tanto per il dato di luminosità: il 35mm e 50mm F1.8 sono un classico di tutte le borse fotografico e il 24-70mm F4 è il tuttofare con cui molti sistemi si sono presentati, senza stimolare le ire di nessuno. Sono le dimensioni a lasciarmi perplesso. O meglio, le dimensioni in relazione all'apertura di diaframma. Il 35mm e il 50mm f/1.8 spesso sono le ottiche scelte dai fotografi per il budget, ma anche perché sono molto più leggere e compatte, due caratteristiche che i nuovi fissi Nikkor Z serie S non hanno. "Che ottiche ti piacerebbe vedere in futuro?" mi ha chiesto uno dei progettisti dei nuovi obiettivi mirrorless. "Un fisso pancake - o simile - e uno zoom ultra-grandangolare" è stata la mia risposta. Considerando che sulle ottiche più lunghe, come il grande classico 70-200mm la presenza dell'adattatore è meno invasiva che sugli obiettivi piccoli.
Per il resto sarà il mercato a dire quanto sia azzeccata o meno la mossa di Nikon. Intanto ne possiamo parlare nei commenti qui sotto, ricordando che stiamo parlando di macchine fotografiche e che non serve infervorarsi troppo. Sperando di avervi detto qualcosa di utile dalla mia esperienza sul campo: buona conversazione!