Nei primi anni 2000 le fotocamere compatte hanno visto un boom di vendite che ha portato i numeri del mercato a superare le centinaia di milioni di pezzi. Poi, per diversi motivi, la bolla delle compatte è esplosa, con vendite colate a picco e con un ridimensionamento importante del mercato. Da un lato gli smartphone hanno eroso sempre più quote di mercato nella fascia dei fotografi occasionali, quelli per cui la fotocamera dell'iPhone, di un Samsung Galaxy o di un Huawei P20 o Mate è più che sufficiente a coprire la quasi totalità delle esigenze. Dall'altro i produttori stessi hanno le loro colpe: una rincorsa ai prezzi più bassi e stracciati ha tolto forza a un mercato che avrebbe invece dovuto investire per riuscire a evolvere e contrastare il troppo sottovalutato avvento dei cameraphone. Prezzi bassi, pochi margini, pochi investimenti in tecnologia: ecco i colpi sotto cui il mercato delle compatte è caduto.
Ci sono però alcune nicchie che sono riuscite a galleggiare in questa caduta libera delle vendite. Ne possiamo individuare tre nelle fotocamere superzoom, nelle compatte premium e nelle rugged. Questi tre segmenti hanno giocato la carta della forte differenziazione rispetto agli smartphone, riuscendo a contenere i danni. Da un lato le superzoom permettono di avvicinare i soggetti sfruttando l'ottica in maniera impossibile agli smartphone; dall'altro le compatte premium, con sensori generalmente in formato 'grande' da 1 pollice e con ottiche luminose e di qualità, permettono in un formato comunque tascabile di ottenere risultati qualitativi molto superiori ai telefonini, soprattutto quando la luce comincia a scarseggiare.
Da ultimo c'è il segmento delle fotocamere 'carrozzate', le rugged. Sebbene si siano evolute poco negli ultimi anni in termini di sensori e ottiche, il fatto di avere dei corpi rinforzate, resistenti alle cadute, ma soprattutto a sabbia e acqua, le rende insostituibili in alcune situazioni: gli sport estremi, la montagna, ma anche le semplici vacanze di famiglia al mare. Situazioni in cui la possibilità di danneggiare il proprio smartphone top di gamma da mille euro è sempre dietro l'angolo, ma in cui spesso si concentrano ricordi interessanti da fissare in un file prima e magari in una stampa o un fotolibro poi.
Esistono diverse soluzioni per portare a casa scatti fotografici anche in questi scenari. È possibile proteggere il proprio smartphone con custodie protettive: questo approccio funziona bene e permette di avere subito a disposizione anche tutti gli strumenti di condivisione sui nostri account, ma le custodie caratterizzate dal maggior grado di protezione sono ingombranti e non sempre semplici da installare e togliere, alcune addirittura, per garantire una protezione totale, sono quasi 'definitive'. Inoltre spesso risulta difficile utilizzare le interfacce delle app fotografiche con guanti o - peggio - a mani umide e bagnate: portare a casa buoni scatti può rivelarsi più difficile del previsto. Esistono poi gli smartphone rugged, nativamente costruiti per accompagnare gli sportivi e gli appassionati nelle imprese più ardite. Come ho scritto nella comparativa sui migliori smartphone rugged del 2018, il comparto fotocamera di questi apparecchi non è però all'altezza di quello dei cellulari top di gamma di Apple, Samsung e Huawei: non temono nativamente acqua e sabbia, ma la qualità della foto non è tale da riuscire a cristallizzare al meglio i nostri ricordi.
La terza via è quella di optare per una fotocamera compatta rugged, che nasce con un solo scopo in mente: fare foto in contesti difficili. Lo svantaggio è quello di avere in borsa un apparecchio in più rispetto al solo cellulare, ma i vantaggi sono diversi e importanti. Innanzitutto la resistenza di questo tipo di apparecchi fotografici è davvero elevata e non temono di scendere sott'acqua a diversi metri di profondità, possono cadere da altezze considerevoli senza danni e possono essere utilizzate in montagna anche a diversi gradi sotto lo zero. In secondo luogo offrono una delle cose che spesso ai telefonini manca: lo zoom ottico, con focali che vanno da grandangolare a tele, offrendo maggiori possibilità creative. Terzo punto: sono caratterizzate da un'ergonomia studiata per le situazioni estreme. Hanno tasti ben separati per l'utilizzo coi guanti, hanno flash più potenti dei LED dei telefonini e offrono, spesso, un mirino ottico o elettronico, per inquadrare anche in pieno sole sulla neve o al buio di una grotta.
Queste sono le caratteristiche anche della Panasonic Lumix FT7, che abbiamo provato per qualche tempo proprio con in mente l'idea di capire quanto una compatta rugged oggi abbia ancora senso e quali reali vantaggi abbia rispetto all'uso di uno smartphone.
Scheda tecnica
Panasonic LUMIX FT7 | |
Sensore | Sensore MOS ad alta sensibilità tipo 1/2,3" |
Pixel | 20,4 megapixel | Dimensioni (L x A x P) | 116,7 x 76,1 x 37,3 mm |
Peso | Circa 319 g con batteria e scheda di memoria | Ottica | f=4.9–22.8 mm (equivalente ad un 28-128 mm di una fotocamera a pellicola 35 mm ) LUMIX DC VARIO - 8 elementi in 10 gruppi - (5 lenti asferiche / 6 superfici asferiche) |
Zoom | 4,6x | Apertura | F3.3 - 5.9 |
Stabilizzatore ottico d'immagine | POWER O.I.S. | Messa a fuoco | Grandangolo 5 cm - infinito / Teleobiettivo 30 cm - infinito Post Focus Focus Stacking |
Mirino LVF (Live View Finder) | 0,2 pollici (equivalente a 1.170.000 pixel) | Monitor LCD | Display LCD TFT da 3,0" (1.040.000 punti) |
Video | 4K 30p |
Sensibilità | 100-3200 ISO (Modalità estesa 6400 ISO) |
Wi-FI | IEEE 802.11b/g/n | Scheda di memoria | SD, SDHC, SDXC Compatibile con schede di memoria SDHC/SDXC UHS-I e UHS standard classe di velocità 3 |
Connettori | Micro HDMI tipo D, USB 2.0 Micro-B |
Alimentazione | Li-ion Battery Pack (3.6V, 1250mAh, 4.5 Wh) Ricarica USB Durata della batteria: Circa 300 immagini |
Alcune delle caratteristiche tecniche della fotocamera ne sottolineano fin da subito la distanza rispetto a uno smartphone. Il sensore è più grande della maggioranza dei telefonini, l'ottica (non sporgente) offre zoom 4,6x (28-128mm equivalenti) e inoltre, senza custodie aggiuntive, è possibile scattare immagini fino a 31 metri di profondità. Nessun pericolo poi se ci si siede con la fotocamera nella tasca dei pantaloni: Lumix FT7 resiste allo schiacciamento di pesi fino a 100 kg. La fotocamera offre poi un mirino elettronico, per le situazioni di luce più difficili, quando vedere le immagini sul diplay diventa complicato, e un doppio flash: un lampeggiatore allo xeno e un LED per le riprese in luce continua.
La fotocamera permette di scattare raffiche a 10 fps alla massima risoluzione con un otturatore meccanico e 5 fps con l’autofocus AF continuo, ma offre anche uno dei marchi di fabbrica di Panasonic, la funzione 4K Photo. Con essa è possibile riprendere una raffica di fotogrammi in 4K, circa 8 megapixel, a 30 fps per circa 2 secondi. Oltre alla modalità standard è possibile utilizzare quella di pre-buffer, che tiene in memoria anche i fotogrammi ripresi prima della pressione del pulsante di scatto. La modalità 4K Photo viene utilizzata anche per le funzioni di Post Focus e Focus Stacking, riprendendo la raffica a diverse distanze di messa a fuoco, per comporre uno scatto finale in cui è possibile decidere dove posizionare a posteriori il punto di fuoco o di avere tutti i soggetti del fotogramma a fuoco. Non manca la possibilitàà di riprendere video 4K a 30 fotogrammi al secondo, con bit rate di 100Mbps.
Per gli amanti della condivisione immediata di foto e video, l'app per smartphone iOS e Android e la connessione Wi-Fi permettono il collegamento senza fili alla fotocamera, utile anche per il controllo remoto. Tra le similarità con gli smartphone anche la possibilità di ricaricare la batteria tramite porta Micro-USB, senza la necessità di avere con sé il caricatore proprietario. Ben diversa invece l'ergonomia: oltre al già citato mirino elettronico, un'altra caratteristica viene in aiuto in contesti difficili. La presenza di un'impugnatura sagomata e gommata e di tasti ben distanziati e sporgenti aiuta nell'utilizzo della fotocamera sia d'estate quando essa è bagnata (situazione in cui i display degli smartphone rugged vanno in difficoltà), sia d'inverno coi guanti.
Naturalmente, ma questo vale anche per gli smartphone, per garantire la tenuta all'acqua è necessario che tutti gli sportelli siano ben chiusi, ma Lumix FT7 viene in aiuto in questo frangente in due modi: lo sportellino che dà accesso alla batteria e alla scheda di memoria è chiuso da un sistema di sicurezza contro le aperture accidentali e la fotocamera ad ogni accensione ricorda di controllare che esso sia ben sigillato e la sicura in posizione.
Qualità d'immagine
I sensori delle fotocamere compatte sono forse quelli che meno si sono evoluti negli ultimi anni. Anche il caso di Lumix FT7 conferma questo trend. Se su mirrorless e reflex vediamo la sensibilità andare facilmente oltre valori di centinaia di migliaia di ISO, la rugged di casa Panasonic si ferma a 6400 ISO di sensibilità massima, con il valore di 3200 ISO a rappresentare il limite massimo di quelli realmente utilizzabili per le foto comuni. La qualità d'immagine è buona fino a 400 ISO, mentre da 800 ISO in su comincia a farsi evidente non tanto il rumore in sé, quanto più l'applicazione di filtri e algoritmi per contenerlo, che hanno la conseguenza di 'spalmare' i dettagli.
Alcuni smartphone top di gamma hanno una qualità d'immagine superiore, ma il confronto va fatto con i telefonini rugged. Questi ultimi, come dicevo nella mia comparativa, si posizionano diversi gradini sotto gli smartphone di alta gamma in termini di qualità della fotocamera: nel confronto con essi Lumix FT7 ha diverse carte da giocare. Qui sotto un'immagine simile ripresa sott'acqua con uno smartphone CAT S41 e con Lumix FT 7. L'immagine della fotocamera ha più dettaglio ed è messa a fuoco meglio. Anche fuori dall'acqua il confronto si risolve decisamente a favore di Lumix FT7. Inoltre la funzione 4K Photo permette di catturare 'attimi' difficili da cristallizzare scattando con uno smartphone.
Sopra lo scatto di uno smartphone rugged e sotto quello di Lumix FT7
Uno dei vantaggi degli smartphone è il fatto di poter portare a bordo tutti gli strumenti per migliorare le immagini (come Snapseed) e compensare in parte la minore qualità. La presenza della connettività Wi-Fi mitiga quasi del tutto questa mancanza sulla fotocamera, permettendo di trasferire le immagini sul cellulare per la modifica e la condivisione in modo facile e senza fili.
La fotocamera, non solo condivide con gli smartphone rugged l'approccio 'pronto a tutto', ma si allinea a quel segmento di prodotti anche nel prezzo: il listino del sito Panasonic Italia è infatti di 429,00€. Amazon la propone a circa 20€ in meno. Il prezzo è in linea, se non inferiore, a quello delle principali concorrenti, anch'esse rugged. Tra esse figurano Olympus Tough TG5 e Nikon Coolpix W300. Si posizionano a prezzi più competitivi prodotti come Fujifilm XP130 e XP90, Canon D30 e Ricoh (Pentax) WG-50.