La Fujifilm X-T3 porta al debutto una nuova pipeline grafica che, alla prova dei fatti, si è dimostrata sensibilmente migliore della precedente, sotto diversi aspetti. A livello di dettaglio e incisività delle immagini, i già ottimi livelli raggiunti dal sensore precedente sono stati ulteriormente migliorati, e la differenza è chiaramente percepibile. Ma soprattutto, è il nuovo sistema AF a fare la differenza, ovviamente soprattutto in contesti dinamici.
Già la X-T2, infatti, era dotata di un sistema AF preciso e reattivo che, di fronte a soggetti statici o lenti, era più che soddisfacente. La X-T3, però, riesce a essere più efficace e affidabile anche di fronte a soggetti in movimento, laddove il precedente modello mostrava alcuni limiti.
Aggiungendo a questo i nuovi livelli di performance, soprattutto con otturatore elettronico, il verdetto è chiaro: la X-T3 migliora i precedenti modelli sotto vari aspetti ma, se per gli appassionati di ritratto o paesaggio le differenze risulteranno meno evidenti, è per gli appassionati di fotografia sportiva che l'upgrade porta i vantaggi più tangibili. Rispetto alla X-T1, in particolare, il divario è ormai davvero enorme…
A livello ergonomico, al pari dei modelli precedenti, la fotocamera è estremamente piacevole da utilizzare e risulta anche molto efficace nella maggioranza dei contesti, ma non dà il meglio di sé nello sport, laddove l'approccio vintage e alcune scelte di layout risultano penalizzanti. Anche per questo motivo, riteniamo quella tra X-T3 e X-H1 una scelta difficile – ciascuna delle due è, probabilmente, la più pericolosa "rivale" dell'altra. La X-H1 è sicuramente più efficace in contesti sportivi, ma al momento costa di più pur essendo complessivamente meno performante. Lecito attendersi un'evoluzione della gamma X-H, anche se la capostipite ha meno di un anno di vita.