Un altro prodotto decisamente ben riuscito. Ha quasi dell'incredibile la continuità con cui la cinese DJI riesce a presentare prodotti in grado di strappare giudizi positivi. È accaduto praticamente con tutti gli ultimi droni presentati, come ad esempio Mavic 2 Zoom, di cui potete leggere la recensione, ma ora DJI ha decisamente centrato il colpo anche con la nuova Osmo Pocket. I precedenti prodotti della famiglia Osmo erano interessanti, ma non esenti da difetti: ora la piccola Osmo Pocket cambia decisamente passo. Difficile definirla: un'action camera montata su una piccola testa cardanica o una gimbal con videocamera integrata. Praticamente DJI ha preso la videocamera del Mavic 2 Zoom, ha tolto la focale variabile e l'ha montata su un'impugnatura con un piccolo display.
A colpire la prima volta che ce la si trova di fronte sono certamente le dimensioni. Anche con la custodia protettiva è davvero tascabile. Tanto che ai controlli di sicurezza del traghetto per Liberty Island la faccia dell'addetto al metal detector sarebbe stata veramente da filmare (ma per ovvie ragioni non si poteva) mentre con grande enfasi ripeteva "Is this a camera? A camera? 4K??"
Oltre che tascabile, Osmo Pocket è anche veramente maneggevole, molto facile da utilizzare e in grado di aprire il mondo delle riprese stabilizzate a un pubblico davvero ampio. Osmo Pocket può operare da sola o in accoppiata con uno smartphone. Nel primo caso le funzionalità sono leggeremente più limitate e le dimensioni ridotte del display rendono un po' difficile l'inquadratura. Nel secondo caso è possibile controllare il movimento con dei joystick virtuali sul display del telefonino e, per ora solo con iPhone, creare delle Storie pre-montate con effetti cinematografici.
Scheda tecnica
DJI Osmo Pocket | |
Sensore | Tipo 1/2,3" |
Pixel | 12 megapixel | Dimensioni (L x A x P) | 121.9×36.9×28.6 mm |
Peso | 116 grammi | Ottica | FOV: 80° F2.0 | Monitor LCD | Display LCD da 1" |
Video | 4K Ultra HD: 3840 x 2160 24/25/30/48/50/60p |
Sensibilità | 100-3200 ISO | Scheda di memoria | microSD (Max: 256 GB) |
Connettori | Apple Lightning, USB Type-C |
Batteria | 875 mAh |
Come va da sola
Quasi tutte le funzioni della fotocamera stabilizzata possono essere utilizzate in modalità stand-alone, senza la necessità di avere con sé anche il telefono. Si possono registrare video 4K 60p, scattare foto nei diversi formati (anche conc autoscatto), riprendere panoramiche a 180° o semisferiche con griglia 3x3, registrare timelapse e motionlapse. Nel caso delle registrazioni video è possibile utilizzare tre modalità Tilt Locked, Follow, e FPV. Scegliendo la prima la testa cardanica segue i movimenti di rotazione dell'operatore, ma mantiene sempre l'orizzonte in bolla e inquadratura frontale: è perfetta per fare le panoramiche. Nella seconda segue maggiormente i movimenti dell'operatore, permettendo anche di inclinare l'inquadratura verso l'alto e il basso, ma sempre con orizzonte in bolla. In modalità FPV segue tutti i movimenti, anche le inclinazioni dell'orizzonte.
Le modalità possono essere selezionate dal menu, a cui si accede con uno scorrimento del dito dal basso vero l'alto. La voce del menu a fianco permette di selezionare la velocità con cui la gimbal segue i movimenti: in modo veloce e immediato oppure più lento e morbido. Dalla schermata del menu è possibile anche effettuare le operazioni di ricentramento dell'inquadratura, che rimette in bolla, e di Flip, che entra istantaneamente in modalità selfie, con la videocamera orientata verso l'operatore. Queste operazioni possono essere portate a termine anche senza passare dal menu semplicemente con un doppio e un triplo click sul pulsante funzione sotto il display. La pressione singola invece commuta la modalità di registrazione video con quella dedicata alle fotografie. La pressione prolungata spegne e accende, invece, l'apparecchio. I video possono essere registrare in Full HD fino a 120 fps per gli slowmotion 4x. Durante la registrazione dei video con un tocco sul display è possibile scegliere il punto di messa a fuoco, con anche la possibilità di regolare la compensazione dell'esposizione. Un doppio tocco attiva invece la funzione Active Track, che segue con il fuoco e il movimento della testa il soggetto. Quando passa in modalità selfie la videocamera attiva automaticamente la funzione face tracking.
Anche in modalità solitaria Osmo Pocket può riprendere automaticamente panoramiche a 180° scattando 4 foto oppure semisferiche scattando 9 foto, senza però effettuare lo stitching. L'operazione viene fatta solo al momento della connessione con lo smartphone e la memorizzazione avviene solo sulla memoria del celluare. Lo stitching effettuato dall'app è molto efficace e non dà vita a errori come invece ci è spesso capitato sui droni. Anche senza passare dalla connessione al cellulare è possibile registrare timelapse in modo molto semplice, impostando semplicemente l'intervallo di scatto e la durata della sessione. Operazione simile per quanto riguarda i motionlapse: si impostano intervallo e durata e poi le posizioni di partenza e arrivo del movimento della testa. Semplicemente si posiziona la testa al punto di partenza muovendola con le dita e si conferma con un tocco sul display e poi si fa la stessa cosa per quella di arrivo. Premendo il pulsante di registrazione si avvia il motionlapse, che viene montato direttamente in camera e salvato sulla microSD. È possibile comunque salvare tutti gli scatti sulla scheda per effettuare montaggi in post produzione.
A livello di controllo della testa cardanica, tramite il display integrato, utilizzando un piccolo controllo sulla destra, è possibile muovere l'inquadratura verso l'alto e il basso, ma non effettuare la rotazione sull'asse Y. La videocamera può essere impugnata in modo tradizionale, in modalità 'Flashlight', ossia in orizzontale come una torcia, ma anche essere utilizzata a testa in giù per riprese radenti il suolo.
Come va con lo smartphone
Osmo Pocket può essere connessa allo smartphone tramite un connettore intercambiabile. Nella confezione si trovano il connettore Apple Lightning e USB Type-C: rimuovendo la copertura appena sopra i pulsanti funzione viene scoperta una slitta in cui inserire il connettore scelto. Il mio primo pensiero è stato: "Perderò sicuramente la copertura, come avviene sempre con quella della slitta flash della macchina fotografica, e mi ritroverò coi contatti scoperti quando non uso lo smartphone". Ebbene, DJI questa volta sembra aver pensato proprio a tutto: sia il connettore lightning, sia quello USB-C possono essere riposti anche al contrario, in modo che la slitta sia coperta, ma il connettore non sporgente. Non solo: la custodia per il trasporto è studiata con un apposito foro per permettere di inserire la videocamera in essa sia senza connettore, sia con esso montato in entrambe le modalità, anche sporgente.
Rispettto all'uso stand-alone, quello in accoppiata allo smartphone e l'app DJI Mimo amplia le potenzialità di Osmo Pocket. Innanzitutto l'interfaccia sul più grande display del cellulare è maggiormente fruibile. È poi possibile scattare foto in modalità 'Pro'. Essa mette a disposizione la regolazione totalmente manuale dei parametri di scatto, la scelta del bilanciamento del bianco e la possibilità di scattare in formato JPEG+RAW. Per quanto riguarda i motionlapse i punti di passaggio disponibili diventano quattro. Una strana mancanza, visto che i fratelli volanti ne sono dotati. Non è nemmeno possibile scattare in bracketing per effettuare l'operazione in postproduzione.
Al momento solo su iPhone e iPad è possibile sfruttare la modalità Stories. Essa registra diverse sequenze con movimenti di camera complessi e le monta in una breve storia da condividere direttamente sui social network. Le storie che si ottengono sono di grande impatto e per ricavare un risultato di pari qualità senza Osmo Pocket sarebbero necessari sia grande esperienza, sia un'attrezzatura di tutto rispetto. Peccato che al momento gli utenti Android non possano accedervi.
Accessori
DJI ha pensato fin da subito a una serie di accessori per completare le capacità di Osmo Pocket. Innanzitutto troviamo il Wireless Module: la camera non è dotata di connessioni wireless e per utilizzarla via Bluetooth o Wi-Fi è necessario tale accessorio, una sorta di piccola base, che si connette alla porta USB-C sul fondo. Controller Wheel rende fisico sotto forma di rotella lo slider per il movimento della testa che si trovia sul piccolo display. Con il commutatore permette di governare anche la rotazione orizzontale della testa, ma solo un asse alla volta. Risulta meno flessibile del joystick virtuale a display sull'app per smartphone. Troviamo poi i filtri ND per scatti e video in condizioni di forte illluminazione. Esite poi una serie di accessori per sfruttare i sistemi di montaggio più diffusi sulle action camera. Charging Case è poi una custodia protettiva dotata di powerbank per trasportare la videocamera e ricaricarla, offrendo anche spazio per due microSD. Osmo Pocket non è resitente all'acqua, ma con l'apposita custodia può scendere fino a 60 metri di profondità. Interessante per i lavori di stampo professionale è l'adattatore USB-C/jack 3,5mm per utilizzare microfoni esterni. Da ultima l'Extension Rod è un'asta che permette di fare riprese dall'alto o selfie meglio ambientati.
Pregi e difetti
PRO
- Super Tascabile
- Utilizzabile a pieno anche senza smartphone
- Stabilità eccezionale
- Motionlapse realizzabili con grande facilità
- Video 4K 60p
- Ben studiata anche nei minimi particolari
CONTRO
- Manca l'HDR
- Autonomia da mezza giornata
- Quando scende la luce il rumore nei video è evidente
- App Android meno completa di quella iOS
Concorrenti e conclusioni
DJI Osmo Pocket è al momento un prodotto unico nel suo genere, difficile trovare dei veri concorrenti. GoPro Hero 7, con le sue funzioni di stabilizzazione, può essere vista come la principale concorrente, con il vantaggio di essere anche impermeabile. Costa di listino però 60€ in più. Inoltre, le potenzialità della testa cardanica sono decisamente ben sfruttare su Osmo Pocket: un esempio su tutti è la facilità nella creazione di motionlapse di grande qualità. Per ottenerli con una GoPro è necessario utilizzare una gimbal esterna e il grado di facilità non è certamente paragonabile. Ci sono poi le videocamere 360°, come InstaONE X o Vuze XR, che permettono di registrare a tutto tondo con stabilizzazione software e poi di selezionare in montaggio l'inquadratura, muovendola a piacimento all'interno della ripresa sferica. Il ritaglio dell'inquadratura totale però in quei casi non arriva alla qualità del video 4K 60fps che memorizza DJI Osmo Pocket.
Il prezzo di 359€ è in linea, se non inferiore, alla concorrenza ed è un altro dei particolari che ha lasciato favorevolmente impressionati il giorno del lancio.