Il sasso era stato lanciato a Photokina, ma solo ora comincia ad arrivare la vera onda. Panasonic aveva annunciato durante la kermesse tedesca la sua decisione di sbarcare nel mondo delle mirrorless Full Frame. Un passo che il gigante giapponese non intraprende da solo, ma in buona compagnia. Sono, infatti, Panasonic, Leica e Sigma i tre nomi che hanno fondato la L-Mount Alliance. I primi due collaborano da diversi anni e già le Micro Quattro Terzi Lumix possono contare su molte ottiche costruite in Giappone sotto la supervisione Leica, ma ora la partnership si fa ancora più stretta e i tre marchi adotteranno un'innesto unico, proprio come ora avviene per la baionetta Micro Four Thirds in collaborazione con Olympus. Il nuovo innesto L-Mount nasce per le mirrorless Full Frame e si basa sul già collaudato innesto inventato da Leica per la sua SL. Per i tecnici: ha un tiraggio di 20mm e un diametro di 51,6 millimetri.
Un passo, quello di Panasonic, quindi importante, ma anche ben ponderato e fatto su un terreno già solido. Panasonic ha deciso di partire in quarta, presentando subito due macchine, accomunate dal corpo macchina, ma profondamente differenti per quanto riguarda il pubblico e il sensore. La fotocamera mirrorless full-frame LUMIX S1 utilizza un sensore CMOS da 24,2 milioni di pixel (35,6x23,8 mm) e sarà quella dedicata sia al pubblico più ampio, sia ai videomaker. Punterà invece dritta ai fotografi professionisti LUMIX S1R, che si presenta al momento come la mirrorless 35mm con la risoluzione più alta, basandosi su un sensore CMOS da ben 47,3 milioni di pixel.
In entrambi i casi il sensore è montato su un sistema di stabilizzazione a 5 assi. Il sistema può lavorare in accoppiata agli stabilizzatori integrati nelle ottiche e dare vita a una stabilizzazione ibrida Dual I.S. che dichiara ben 6 stop di efficacia. Il sistema di sensor-shift può essere utilizzato (come già visto su Lumix G9) per ottenere scatti ad altissima risoluzione combinando 8 scatti in successione con microspostamenti del sensore. Nel caso di Lumix S1 il risultato è un'immagine da quasi 100 megapixel, che diventano 187 nel caso di Lumix SR1. A livello di sensibilità Lumix S1 arriva a 51.200 ISO nativi, mentre Lumix S1R si ferma a 25.600 ISO nativi.
LUMIX S1 e SR1 scattano a 9 fps in modalità AFS o 6 fps con messa a fuoco continua. La modalità 6K PHOTO consente di realizzare immagini JPEG da 18 milioni di pixel a 30 fps, mentre 4K PHOTO cattura sequenze a 30 o 60 fps con risoluzione di 8 megapixel. Nonostante la maggiore risoluzione di SR1 i dati di raffica sono gli stessi della sorella minore. La messa a fuoco ibrida, che combina rilevazione del contrasto e tecnologia proprietaria DFD (Depth from Defocus), promette efficacia fino a -6EV. In più Panasonic dichiara di aver integrato un sistema di intelligenza artificiale, Advanced Artificial Intelligence, in grado di rilevare persone, gatti, cani e uccelli e adattare le impostazioni del tracking autofocus alle caratteristiche del soggetto.
Panasonic ha sparato decisamente alto per il suo ingresso nell'arena delle mirrorless pieno formato: le sue fotocamere guadagnano la testa della classifica anche per quanto riguarda il mirino, con l'utilizzo di un pannello OLED da ben 5,76 milioni di punti. Il mirino Real View Finder lavora a 120 fps e dichiara un ritardo di 0,005 secondi, praticamente impercettibile. Elevato anche il valore del rapporto di contrasto, pari a 10.000:1. Novità per il settore è anche l'ingrandimento del mirino regolabile: il fotografo potrà scegliere tra i valori di 0.78x, 0.74x e 0.7x per adattadare al meglio la fotocamera alle proprie esigenze. Il touchscreen da 3,2 pollici della fotocamera, con risoluzione di 2,1 milioni di punti, è montato su un monitor posteriore inclinabile su tre assi.
Per quanto riguarda la memorizzazione delle immagini, Panasonic ha scelto un approccio ibrido: da un lato mette a disposizione uno slot SD per la massima compatibilità, dall'altro uno slot XQD per le massime prestazioni. Il doppio slot permette quindi un passaggio graduale alla tecnologia XQD, più performante e solida, senza dover cestinare d'improvviso tutte le schede SD di cui si è in possesso.
Panasonic garantisce l'otturatore per 400.000 cicli. Esso può lavorare fino a tempi di otturazione di 1/8000s e ha un sincro flash veramente rapido, fino a 1/320s. A livello costruttivo utilizza lega di alluminio pressofusa per i pannelli anteriore e posteriore e grazie alle guarnizioni a tenuta resiste a polvere, schizzi e gelo. Lumix S1 e S1R possono essere utilizzate fino a temperature di -10°C. La fotocamera integra connettori jack per microfoni esterni e cuffie, uscita HDMI, porta USB-C per ricarica tramite adattatori dotati di tecnologia Power Delivery. Compatibili con il software LUMIX Tether che permette il controllo remoto della fotocamera da PC tramite USB, offrono anche collegamenti wireless.
Entrambe le fotocamere hanno una spiccata vocazione video. La registrazione di filmati 4K a 60p/50p è sicuramente la prima caratteristica che balza all'occhio, assieme alla possibilità di registrare filmati ad alta velocità in Full HD a 180 fps per rallenty 6x. Il formato 4K 30p utilizza il readout completo del sensore, mentre gli altri formati utilizzano un ritaglio in formato paragonabile al Super 35mm o all'APS-C in campo fotografico. Lumix S1 potrà beneficiare di un upgrade a pagamento per abilitare l'opzione di registrazione in 4K 60/50p 4:2:2 a 10 bit tramite uscita HDMI e 30p/25p/24p in 4:2:2 a 10 bit su supporto interno. Questo upgrade arricchirà LUMIX S1 anche della funzione V Log.
Le macchine vengono accompagnate al lancio da tre interessanti obiettivi, che coprono buona parte delle esigenze dei fotografi:
-LUMIX S PRO 50 mm F1.4
-LUMIX S PRO 70-200 mm F4 O.I.S.
-LUMIX S 24-105 mm F4 MACRO O.I.S.
Per quanto riguarda i prezzi, si tratta di listini decisamente interessanti se confrontati con la concorrenza diretta. Lumix S1 avrà un listino di €2.499, mentre la sorella maggiore si posizionerà a €3.699. Per i kit con l'ottica 24-105mm F4 sarà necessario aggiungere €900. Essa costa di listino €1.400, mentre sarà necessario mettere a budget €1.900 per il telezoom 70-200mm F4 e €2.500 per il fisso 50mm F1.4.
Abbiamo avuto modo di sperimentare entrambe le macchine, coi tre obiettivi, per mezzo pomeriggio dopo la presentazione a Barcellona, vi raccontiamo le prime impressioni nel video qui sotto. Settimana prossima contiamo di proporvi un primo contatto più approfondito dopo l'analisi e lo sviluppo in dettaglio delle immagini scattate nelle diverse location: