PaintShop Pro 2019, tutto-in-uno per foto e grafica

PaintShop Pro 2019, tutto-in-uno per foto e grafica

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“PaintShop Pro è indirizzato principalmente ai fotografi, principianti e prosumer, ma contiene anche diversi strumenti più creativi. Considerato il costo ridotto, può dunque essere un'ottima soluzione per piccole aziende e per il mercato educational. ”

Impressioni d'uso

PaintShop Pro è ormai un prodotto consolidato, che mantiene invariata la sua identità da una versione alla successiva. Gli strumenti di lavoro, complice la politica delle versioni annuali che di fatto impedisce agli sviluppatori di proporre qualcosa di significativamente diverso dalla versione precedente, sono rimasti pressoché immutati da diverse "annualità" a questa parte. A livello di esperienza d'uso, dunque, per gli utenti Corel nulla da segnalare al di fuori delle novità descritte nelle pagine precedenti.  

Per i nuovi utenti, una peculiarità di questo pacchetto è includere alcuni strumenti che solitamente si trovano all'interno dei RAW converter (correzione prospettiva, rimozione aberrazione cromatica e distorsioni, riduzione rumore); questi strumenti, uniti e raggruppati ad altri più comuni come il controllo sfocatura/nitidezza, formano nel complesso un pacchetto di tool sopra la media per il fotoritocco "tecnico", vale a dire quello, per l'appunto, tipico della camera chiara.


Questo, per inciso, sopperisce ad alcune delle lacune di AfterShot, anche se va precisato che effettuare alcune di queste operazioni sul JPEG o sul TIFF finale non equivale esattamente ad effettuarle sul RAW. Nessun problema ovviamente per le correzioni di prospettiva e delle distorsioni geometriche, mentre gli strumenti di recupero dei controluce e i filtri digradanti, non potendo contare sulle informazioni tonali aggiuntive presenti nel file RAW, si riducono a un mero effetti visivo – nessun dettaglio viene effettivamente recuperato dalle luci o dalle ombre.

Molto valido lo strumento di rimozione del rumore, che offre un buon controllo sull'effetto finale. Pressoché inefficace, invece, la rimozione delle aberrazioni cromatiche laterali.


L'effetto dello strumento "Abbronzatura".

Altro "marchio di fabbrica" di PaintShop Pro sono ormai diventati gli strumenti trucco: Riparatore macchia (equivalente del "cerotto" di Photoshop), Spazzolino (sbianca i denti), Nitidezza occhi, Abbronzatura, Stringi (effetto deformante-dimagrante). Si tratta di strumenti a volte anche lontani dalla perfezione – vedi Stringi che, in effetti, non fa altro che deformare la figura. Strumenti che possono dare origine ad effetti innaturali o persino grotteschi e che, insieme a Levigazione pelle, sono da usare con moderazione.


Il bilanciamento del bianco è solitamente un'operazione da "camera chiara", che con paintShop Pro è possibile effettuare anche nel software di fotoritocco.

Ciò non di meno, il nostro giudizio su di loro è molto positivo perché li troviamo perfettamente allineati allo spirito di PaintShop Pro: consentono infatti di ottenere in pochi click dei risultati che sono sì qualitativamente inferiori a quelli ottenibili manualmente da un grafico esperto, ma solo dopo molto lavoro (e ovviamente potendo contare su opportune competenze). 


Due strumenti automatici, vale a dire Correzione fotografica in un passaggio e Correzione fotografica intelligente faranno la felicità di chi non vuole perdere tempo in post-produzione, ma desidera semplicemente rendere più accattivanti le sue immagini con il minimo sforzo. Il primo, come promette il nome, è completamente automatico mentre il secondo, più interessante, può essere sì automatico, ma mostra un confronto prima/dopo lasciando all'utente possibilità di intervenire sui controlli tonali principali e sul bilanciamento del bianco. Può dunque diventare uno strumento di prova e di apprendimento.

Anche in questo caso, non si fanno miracoli: la "ricetta" è sempre massimizzare il contrasto ma, del resto, questo è ciò che facciamo tutti, più o meno manualmente, durante la fase di post-produzione.


Efficace e ben fatto lo strumento HDR, che offre anche l'ormai diffusa possibilità di ottenere un'immagine HDR da un singolo file RAW creando automaticamente 3 immagini a diversa esposizione, con possibilità di modificare anche l'esposizione del fotogramma centrale. Anche in questo caso, sono disponibili diversi effetti predefiniti per accontentare chi desidera l'approccio 1-click.

Troviamo ancora gli strumenti di selezione e mascheratura, invariati rispetto alla versione precedente, un gradino sotto il rivale Photoshop, soprattutto per mancanza di strumenti avanzati di affinamento della selezione (chi ha provato a scontornare i capelli in un ritratto conosce l'importanza di questo aspetto…). Ugualmente un gradino sotto quelli del rivale gli strumenti di rimozione/spostamento oggetti con riempimento contestuale, che solo in caso di sfondi molto omogenei restituiscono un effetto naturale. Nessuno di questi due difetti, però, crediamo possa penalizzare il fotografo amatoriale a cui PaintShop Pro chiaramente si rivolge.