Per la S1/S1R, Panasonic ha scelto la via dell'abbondanza. Come evidenziato già dalle prime impressioni a Barcellona, il corpo macchina è ampio e massiccio – il suo peso superiore a un chilogrammo in ordine di marcia è del tutto confrontabile con quello di una reflex Full Frame di fascia alta come la Nikon D850, mentre mirrorless come la Z7 della stessa Nikon o la A7R Mk III di Sony, tanto per restare tra sensori di analoga risoluzione, si attestano intorno ai 675 g. Questo significa, ovviamente, anche abbondanza di spazio, per le mani e per i pulsanti; infatti, l'impugnatura è molto ampia e confortevole, e la dotazione di comandi include tutto ciò che si possa desiderare.
Il sistema S1 (corpi macchina e obiettivi) è resistente a polvere e schizzi di pioggia. Sebbene le specifiche prevedano una sibillina precisazione secondo cui l'integrità della fotocamera non è garantita se questa dovesse entrare in diretto contatto con polvere o acqua, i tecnici Panasonic parlano informalmente di un livello di tenuta analogo a quello delle ammiraglie reflex, come EOS 1D X o D5.
01 – L'ampiezza del corpo macchina assicura spazio per mani e pulsanti. La differenza con altre mirrorles compatte è evidente, ma quale dei due approcci sia preferibile può essere stabilito solo da ciascun fotografo per sé stesso.
02 – Gli aspetti che più caratterizzano la S1R sono il sensore di elevata risoluzione e l'attacco L-Mount che la fotocamera condivide con il sistema Leica SL. Grazie a questa alleanza, di cui fa parte anche Sigma, sono già più di 20 le ottiche disponibili, molte delle quali "prime" di eccellente qualità.
03 – La grande quantità di controlli e pulsanti personalizzabili, disseminati anche nella parte anteriore del corpo macchina, include tra l'altro questa originale leva Mode-1 / Mode-2, per default assegnata alla funzione scatto normale / silenzioso.
01 – Seguendo l'esempio di alcune reflex Pro, per la linea Lumix S Panasonic ha deciso di sistemare la ghiera dei programmi a sinistra. Immediatamente sotto, una seconda ghiera concentrica per la selezione della modalità di avanzamento.
02 – Le Lumix S prevedono il display ausiliario superiore, che mostra durata residua della batteria e scatti rimanenti anche a fotocamera spenta. Il pulsante di retroilluminazione, a fianco, ha effetto non solo sul display, ma anche su alcuni pulsanti del dorso (Play, Q, Back, Disp), ed è prevista una modalità notturna che riduce la luminosità del display e vira la retroilluminazione verso il rosso. Non si può dire che manchi attenzione per i dettagli!
03 – Appena dietro il pulsante di scatto, troviamo tre pulsanti per funzioni di utilizzo più comune. Originale ed efficace la doppia modalità d'uso: tenendo premuto il pulsante, è possibile cambiare il parametro associato ruotando una ghiera; in alternativa, premendo ripetutamente il pulsante si passano in rassegna tutti i valori del parametro in questione. Piccoli rilievi consentono di individuare a tatto il pulsante centrale, ma sarebbe stato forse preferibile sistemare il pulsante ISO a lato, essendo questo sicuramente più utilizzato del WB.
01 – Il display posteriore beneficia di un'elevata risoluzione (2,1 Mpixel) e di una completa riorganizzazione del menu, che prevede ora un'efficace navigazione a due livelli. È orientabile verticalmente di circa -40° / +100°, ma può anche essere inclinato orizzontalmente di circa 60° sganciando un apposito "fermo" sul lato sinistro. Nell'insieme, la costruzione appare molto robusta, pur assicurando una libertà d'azione superiore alla media.
02 – Il mirino OLED, con i suoi 5,75 milioni di punti, è un vanto di questo modello. L'ingrandimento è molto generoso, 0,78x, la fluidità impeccabile e la risoluzione elevatissima rende la scena osservata molto realistica. A oggi, il miglior mirino elettronico da noi osservato.
3 – Molto ben riuscita la zona con joystick, pulsante AF-On e, leggermente più a margine, selettore delle modalità e dei punti AF.
4 – Il doppio slot XQD + SD consente le "solite" opzioni di lavoro: scrittura sequenziale, doppia scrittura simultanea su entrambe le schede e scrittura separata in funzione del formato di file (con possibilità di scegliere su quale scheda salvare il video). Intelligente la possibilità di salvare su scheda di memoria le proprie impostazioni personali, che possono così essere trasferite ad altri corpo macchina S1 o S1R eventualmente in proprio possesso.
5 – Meno riuscito il comando ghiera + PAD direzionale che, come sempre per questo tipo di soluzione, non dà il giusto feedback tattile e risulta per questo poco piacevole da utilizzare. Poco male: la presenza di altri comandi più pratici, tra cui il joystick, porterà semplicemente a "snobbare" il PAD.