Ognuno di noi ha la sua lista dei 'preferiti' che spesso include anche oggetti che risultano fuori budget e che - per tante ragioni - non ci si potrà mai permettere. Vi scrivo mentre ascolto musica con delle Sennheiser HD700, ma dopo aver sentito le Sennheiser HE 1 ho qualcosa in lista per quando sarò davvero ricco (ossia mai). Parimenti ho appena aggiornato la mia fotocamera personale con una Fujifilm X-T3, ma nella lista dei miei 'desiderata' ci sono un paio di Leica e la mirrorless full frame Lumix S1 R. Tra i prodotti con il bollino rosso sono letteralmente innamorato di Leica CL ed ero innamorato ancora di più di Leica Q.
Leica Q2: amore a prima vista
Dico 'ero' perché dopo aver maneggiato per un'oretta la nuova Leica Q2, ora ho un nuovo prodotto in cima alla mia lista dei desideri. Prendete un prodotto riuscitissimo come Leica Q, una compatta con sensore full frame e ottica Summilux 28mm f/1.7, ficcateci dentro un sensore full frame di nuova generazione da 47,3 megapixel - praticamente gemello a quello di Lumix S1 R - e vi ritroverete per le mani un prodotto davvero efficace. Già la prima Leica Q viene utilizzata da diversi professionisti come secondo corpo o per lavori particolari, ma il nuovo modello si candida a ricoprire questo ruolo in modo ancora più performante.
Squadra che vince non si cambia
Il concetto di base di Leica Q2 è rimasto lo stesso del primo modello, ma i tecnici tedeschi hanno lavorato per rendere la macchina ancora più essenziale. Sul retro, a sinistra del display da 3" e 1.040.000 punti, troviamo ora infatti solo tre tasti, al posto dei cinque presenti in precedenza. Il comando di accensione, concentrico al pulsante di scatto, ora ha solo le posizioni ON/OFF e non è più deputato alla scelta della modalità di scatto, tra scatto singolo e raffica, che invece viene selezionata da menu o dai tasti scorciatoia. Sparisce il bottone per l'avvio rapido dei video. Si arricchisce invece la ghiera di controllo a portata di pollice, che all'interno ora è cliccabile. Con questo sistema possono essere comandati in modo abbastanza rapido fino a 8 parametri, combinabili con altri 8 disponibili tramite il pulsante Fn a sinistra dello schermo. A destra del display rimane un punto fisso il joypad a 4 vie con centro cliccabile: si integra alla perfezione con il design della macchina, ma vista l'esperienza con le concorrenti, forse un joystick sarebbe potuto risultare più comodo, soprattutto per lo spostamento del punto di messa a fuoco.
Per il resto a livello ergonomico non varia null'altro e resta un punto di forza il corpo dal design pulito ed essenziale in metallo. Il mirino elettronico resta fedele all'ottimo pannello OLED da 3,68 milioni di punti (1280×960 pixel x 3 colori), fluido, ben definito e privo di ritardi. L'ottica fissa Summilux 28mm f/1.7 è certamente il perno centrale della fotocamera, anche a livello ergonomico: pur non essendo troppo estese sono molto comode da azionare sia la ghiera della messa a fuoco, sia quella dei diaframmi. La prima è dotata della classica sporgenza degli obiettivi Leica, che aiuta la rotazione anche solo con un dito. Per attivare la messa a fuoco automatica è necessario premere il piccolo pulsante al suo interno e spostare la ghiera in posizione 'A': l'azione sulle prime non sempre è intuitiva, ma il blocco risulta alla lunga comodo e protegge dai cambi di modalità accidentali. Sul barilotto dell'ottica troviamo anche il commutatore che sposta parte dei gruppi ottici interni e permette la messa a fuoco Macro fino a 17 centimetri di distanza minima (in modalità normale sono 30cm). La messa a fuoco manuale può essere coadiuvata dal focus peaking, con la possibilità di scegliere tra 4 colori per i bordi in evidenza.
Video 4K, anche cinematografici
A livello di immagine è possibile registrare JPEG da 8368x5584 pixel nei tre spazi colore sRGB / Adobe RGB / ECI RGB V.2.0, aggiungere il RAW DNG (o registrare solo quello) e scattare con sensibilità comprese tra 50 e 10.000 ISO. Per scattare è possibile utilizzare otturatore meccanico, elettronico o ibrido. Nel primo caso i tempi di otturazione possono arrivare a 1/2000s, mentre nell'ultimo spingersi fino a 1/40.000s. Per quello che concerne i video la fotocamera registra in 4K UHD 30 e 24 fps e in 4K formato cinema a 24 fps. La batteria a ioni di litio Leica BP-SCL4 (voltaggio nominale 7,2V e capacità 1860 mAh) è data per un'autonomia di circa 370 scatti. La fotocamera in ordine di marcia, con batteria installata, pesa 718 grammi. A livello di connessioni wireless la fotocamera offre Wi-Fi e Bluetooth LE, quest'ultimo per una connessione continua allo smartphone tramite l'app FOTOS.
Leica Q2: come si comporta
Facile innamorarsi della resa, dello sfocato e dello stacco dei piani di Leica Q2
Come ho già detto a livello di ergonomia la macchina ricalca la bontà del progetto della prima Leica Q, con la semplificazione di avere qualche pulsante in meno e l'aggiunta del pulsante cliccabile al centro della ghiera che, assieme al pulsante Fn, offre accesso rapido a 8 parametri di scatto preimpostati e personalizzabili dall'utente. Dopo un breve periodo di pratica la soluzione è abbastanza efficace, soprattutto dopo aver personalizzato secondo i propri gusti le due liste. Nonostante l'accresciuta risoluzione del sensore la macchina è rapida come il modello precedente, soffrendo solo qualche ritardo di troppo nello svuotamento del buffer, in particolare dopo le raffiche ad alta velocità a 10 fotogrammi al secondo. Dal primo contatto sembra replicare le ottime prestazioni del primo modello anche la messa a fuoco, veloce e precisa, in grado di tenere il passo della nitidezza delle immagini.
La ricerca della massima essenzialità nei comandi si è però spinta fin troppo in là, la mancanza di un pulsante dedicato alla ripresa video rende un po' macchinoso l'avvio delle riprese: Leica Q2 va usata come una cinepresa in ambito video e non si candida per i video veloci point&shoot. Peccato, perché anche il tracking AF ha dimostrato di essere efficace anche in video.
Leica Q2: massima qualità d'immagine
La qualità delle immagini in uscita dalla macchina è davvero elevatissima. L'accoppiata del sensore da 47,3 megapixel con l'ottica Summilux è decisamente ben riuscita. Già scattando in JPEG se ne può apprezzare la resa. La fotocamera mette a disposizione le impostazioni Standard, Vivido, Naturale, Monocromatico, Monocromatico alto contrasto, tutte con ulteriori impostazioni per contrasto, saturazione e nitidezza in 5 passi, che permettono di arrivare a risultati già molto buoni senza passare dalla postproduzione. Molto piacevole, e non poteva essere altrimenti in casa Leica, il bianco&nero, in entrambe le sue incarnazioni, normale e a elevato contrasto.
Non sfruttare il formato RAW su una macchina del genere è però un peccato mortale. Come d'uso in casa Leica i file .DNG sono molto ricchi ed è possibile estrarre in modo efficace ulteriori dettagli e sfumature da ombre e luci oltre che ricavare ulteriore nitidezza senza andare incontro a fenomeni di degrado dell'immagine.
Un'ora non è certo sufficiente per una recensione esaustiva di una fotocamera, ma basta per capire di che pasta sia fatta. Leica Q2 conferma a pieno quanto espresso di buono dal primo modello riuscendo nel difficile compito di migliorare. L'utilizzo del sensore 35mm da 47,3 megapixel fa fare un salto di qualità alla macchina, che si candida come la migliore full frame da taschino del mercato. Con un prezzo di listino 4.890€ non è un oggetto per tutti, ma la buona notizia e che il suo arrivo ha portato un grande movimento sul mercato dell'usato della 'vecchia' Leica Q, che di seconda mano potrebbe diventare un oggetto molto interessante per un pubblico più ampio. Nella gallery qui sotto alcuni degli scatti in centro a Milano.