Nikon ha, tradizionalmente, la capacità di creare corpi macchina curati e dall'aspetto professionale anche per modelli entry-level. La Z50 non fa eccezione: pur posizionandosi sotto la soglia dei 1000 Euro, è stata ottimamente ingegnerizzata e assemblata con materiali di qualità, cosa che rende il suo utilizzo un vero piacere, a prescindere dalle prestazioni.
In questo caso, il costruttore ha però commesso un azzardo non trascurabile: i pulsanti virtuali integrati nella parte destra del display. L'intero giudizio ergonomico ruota intorno a questo. A parere di chi scrive, lo spazio per il pollice è troppo ridotto e si finisce inevitabilmente col premere inavvertitamente il pulsante Zoom In (non disattivabile), rimanendo così "bloccati" in fase di scatto. Altre persone a cui è stata mostrata la fotocamera, tra cui altri redattori di Fotografi Digitali, impugnano in modo diverso e non hanno percepito lo stesso limite, per cui non possiamo fare altro che consigliare una breve prova prima dell'acquisto – anche in negozio, bastano pochi istanti per capire.
1 – Come le sorelle Full Frame, anche la Z50 offre un'impugnatura pronunciata e confortevole nonostante il corpo sottile.
2 – Due pulsanti programmabili a lato dell'obiettivo ampliano le possibilità di personalizzazione del corpo macchina e creano coerenza operativa con Z6/Z7, che certamente (almeno in prospettiva) interesseranno il possessore di Z50.
3 – Entro l'enorme flangia Z (55mm di diametro), il sensore formato APS-C sembra minuscolo.
1 – Oltre alla slitta a contatto caldo, non manca un piccolo flash integrato (NG 7), che però non supporta la funzione Commander per pilotare a distanza altri flash del sistema Nikon CLS.
2 – La struttura della Z50 è un mix tra entry-level e pro: manca il display LCD superiore, e il suo spazio è occupato dalla ghiera dei programmi, che nelle reflex di categoria superiore si trova invece a sinistra. Non manca, però, la doppia ghiera di comando, che ne rende l'uso assimilabile a quello dei modelli professionali.
1 – Il display posteriore, touch e articolato, è un ampio 3,2" da 1,03 milioni di punti. Il basculaggio consente di ribaltare completamente lo schermo in "posizione selfie".
2 – Il mirino della Z50 è ovviamente meno avanzato di quello delle sorelle maggiori. Troviamo qui un OLED da 0,39" e 2,36 milioni di punti, che comunque offre un dignitosissimo rapporto di ingrandimento 0,68x (rapportato al formato 35mm) ed eye-point di 19mm.
3 – I pulsanti virtuali a destra del display, oggetto delle perplessità sopra descritte. Purtroppo, questi pulsanti non seguono la logica delle funzioni touch, che possono essere disattivate in toto oppure solo in fase di scatto (mantenendo cioè la funzione di riproduzione). Basterebbe, a nostro avviso, aggiungere questa possibilità al menu per accontentare tutti.
4 – La parte destra del dorso ripropone due "classici" Nikon: PAD, con funzione di spostamento del punto AF in fase di scatto, e pulsante "i" di accesso al menu rapido. Nel complesso, un'ottima soluzione che piacerà a chi non ha mai utilizzato una reflex Nikon e risulterà al contempo familiare a chi proviene da altri prodotti del marchio.