Come giornalisti 'zaino in spalla' siamo sempre alla ricerca di modi per alleggerire il peso complessivo dell'attrezzatura. Dall'alimentatore del laptop aftermarket, che unisce l'uscita PD su USB-C alle più classiche prese USB-A con protocollo Qualcomm Quick Charge, al pannello LED ricaricabile (via USB-C naturalmente), a volte basta risparmiare qualche grammo qua e là per alleggerire il peso sulle spalle, che durante le giornate di fiera, come quelle del CES di Las Vegas, può essere appeso al nostro fisico tramite lo zaino anche per 12/14 ore complessive. Già l'anno scorso vi avevo parlato di una soluzione che mi ha permesso di risparmiare molto peso: la piccola DJI Osmo Pocket, che con un kit formato da supporto per lo smartphone con attacchi per treppiede (uno di quelli piccolissimi che si richiudono a impugnatura) e slitta accessori (faretto e ricevente del microfono wireless), mi permette di non portare più con me una telecamera. La piccola Osmo Pocket permette anche di scattare fotografie a 12 megapixel, ma manca dello zoom, ragione per cui porto sempre con me anche una fotocamera mirrorless con ottica zoom standard, per avere un po' più di agio nelle situazioni più complesse. L'anno scorso avevo con me una Sony A7 III, fotocamera full frame, con ottica 24-70mm F4, abbastanza pesante e ingombrante, soprattutto in uno zaino già al limite della capacità.
Quest'anno ho intravisto la possibilità di rubare al nostro Alberto la Nikon Z50 poco prima di prendere il volo per Las Vegas, dopo che nel primo contatto una delle cose che mi aveva maggiormente stupito era stato proprio il ridottissimo peso della fotocamera, unito all'ingombro altrettanto contenuto, grazie al design collassabile dell'ottica kit Nikkor Z 16-50mm. La piccola e nuovissima mirrorless APS-C (formato DX) di casa Nikon, con l'accoppiata formata dalla seconda ottica Nikkor Z 50-250mm (anch'essa collassabile) pesa meno della full frame con il solo 24-70mm e trova più facilmente spazio nello zaino, tanto che ho deciso di ritagliare un pertugio anche per l'adattatore Nikon FTZ e per l'ottica Nikkor AF-S 35mm F1.8, del sistema reflex DX.
Un kit che nel complesso si è dimostrato uno dei più flessibili tra quelli che ho utilizzato per la copertura mediatica di una fiera in questi anni. Anzi, davvero il più flessibile ed efficace. La leggerezza è un fattore che le mie spalle tuttora ringraziano, a poco più di una settimana dal ritorno. Inoltre la macchina con ottica retrattile può essere tenuta al collo (per peso e ingombri) per molto più tempo rispetto alla full frame dell'anno scorso, pronta all'uso per scatti al volo. Durante diverse conferenze stampa del lunedì, che si tengono in enormi ballroom al Convention Center del Mandalay Bay Hotel, avere a disposizione il telezoom stabilizzato 50-250mm ha reso le cose molto più facili, con scatti ai particolari sul palco altrimenti inarrivabili.
Alcune foto dalla conferenza stampa Byton, dove i 250mm (375mm equivalenti in formato 35mm) sono stati fondamentali
Mi sono trovato a utilizzare Nikon Z50 molto più di quanto pensassi anche per i video, anche in questo caso confermando una delle sensazioni del primo contatto: la stabilizzazione digitale durante la registrazione dei filmati è fenomenale e utilizzando un treppiedi Joby Handypod - che da chiuso diventa un'impugnatura ergonomica e molto stabile - ho realizzato tutti i miei video a mano libera. Anche la facile interfaccia creata da Nikon, con un commutatore Foto/Video concentrico alla ghiera dei modi, ha permesso un passaggio rapido dalla modalità fotografica alla registrazione video, con cambio delle informazioni a display, tra cui il V-Meter dei livelli audio stereo.
Molto comodo per i video è stato il display orientabile, che può essere allontanato di parecchio dal corpo, offrendo un'ergonomia ottima. In generale ho utilizzato per i video l'ottica kit, ma ove la situazione lo permetteva mi sono affidato al collaudatissimo 35mm f/1.8 del sistema reflex tramite l'adattatore FTZ, che lo rende totalmente compatibile con tutte le funzioni della mirrorless. Potete trovare un esempio in questo video e nelle coperture di quest'altro video. In quest'ultimo è chiarissima la differenza di qualità tra le riprese effettuate con Z50 e il 35mm F1.8 e la videocamera principale, con sensore in formato ridotto.
Nei giorni della fiera Nikon Z50 con le tre ottiche si è rivelato uno strumento da lavoro davvero efficace. Qualcuno si chiederà se ha anche prestato il fianco a difetti. Ne ho trovati un paio, a cui se ne aggiunge un terzo. Il primo è la mancanza del jack per le cuffie (c'è naturalmente quello per i microfoni esterni): per valutare la bontà del suono bisogna affidarsi al riscontro visivo dei V-Meter a display. Il secondo, ma è più soggettivo, è il connettore MicroUSB per la connessione al PC e la ricarica: viaggiando ormai con un ecosistema tutto basato su USB-C ho dovuto assicurarmi di avere sempre con me anche il cavo giusto, mentre se fosse stato USB-C avrei avuto un problema in meno.
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20.00€ Compra oraIl terzo difetto? Nital rivuole indietro la macchina ben prima del Mobile World Congress, per cui per la fiera catalana dovrò tornare alla vecchia soluzione, ma con Nikon Z50, Nikkor Z 16-50mm, Nikkor Z 50-250mm, Nikkor AF-S 35mm f/1.8 e adattatore FTZ mi ero abituato bene.