Dopo l'esordio con le Full Frame, il sistema Nikon Z si arricchisce con l'introduzione della prima mirrorless APS-C, la Nikon Z50. La formula è accattivante: sensore ridotto per contenere i costi (che infatti si mantengono sotto i 1000 Euro per il solo corpo), fotocamera snella e semplificata, ma non troppo (è stata infatti preservata l'operatività a doppia ghiera dei modelli superiori), video 4K, molte opzioni creative, display touch orientabile e completa connettività Snapbridge (Bluettoth+Wi-Fi). Tutto, ovviamente, per attrarre un pubblico nuovo, fatto di creatori di contenuti per social media piuttosto che di fotografi tradizionali.
Ma un corpo macchina, da solo, non può bastare ad attrarre gli utenti. Ecco allora che, a completare il quadro, Nikon ha prodotto due ottiche praticamente su misura per questo modello: i primi due zoom DX del sistema Z, vale a dire il 16-50mm e il 50-250mm. Non particolarmente luminosi (f/6,3 per entrambi alla focale maggiore), sono in compenso stabilizzati e compattissimi, anche grazie al design collassabile che li accomuna. Insieme alla Z50, consentono di avere sempre in borsa tutto il necessario con un ingombro davvero minimo – il 16-50mm, ad esempio, da chiuso sporge appena dall'impugnatura, e il peso di corpo e ottica non arriva a 600g
Disponibili 3 kit: con Nikkor Z DX 16-50mm VR, con Nikkor Z DX 16-50mm VR e adattatore FTZ (per utilizzare ottiche F), e infine con Nikkor Z DX 16-50mm VR e 50-250mm VR. Rispetto ai prezzi di listino (ancora validi) riportati in occasione del primo hands-on (rispettivamente, 1.119,00 Euro, 1.269,00 Euro e 1.390,00 Euro), si trovano già online i primi sconti su Nikon Store, che rendono la proposta commerciale Nikon ancora più aggressiva.
La fotocamera è stata testata con gli obiettivi Nikkor Z DX 16-50mm f/3.5-6.3 VR, Nikkor Z DX 50-250mm VR e AF-S DX Nikkor 35mm F1.8G montato tramite adattatore FTZ. I test di risoluzione si riferiscono a quest'ultimo.