Nata nel 2014, la prima Fujifilm X-T1 aveva rappresentato un importante punto di svolta per la gamma X Series, abbandonando il design simil-telemetro inaugurato prima con X100 e poi in ambito mirrorless con X-Pro1 e scegliendo invece un design a mirino elettronico in asse con il sensore, più simile all'impostazione delle reflex. X-T2 aveva rappresentato l'ingresso nel mondo dei video 4K e l'innalzamento della risoluzione a 24 megapixel, mentre X-T3 aveva fatto debuttare il nuovo sensore X-Trans CMOS di quarta generazione, retrolluminato, molto più veloce in termini di elaborazione e autofocus e salito a 26 megapixel di risoluzione.
Oggi Fujifilm presenta la quarta incarnazione della regina della serie X-T, che va a posizionarsi nettamente come top di gamma di tutta la famiglia X-Series: Fujifilm X-T4. Per la nuova fotocamera Fujifilm sceglie di non cambiare il collaudato sensore APS-C X-Trans CMOS IV, ma di montarlo su un sistema di stabilizzazione in-body image stabilization (IBIS) di nuovo design. Lo ricordiamo, al momento in casa Fuji solo X-H1 offre la stabilizzazione sul sensore, ma è stato un modello dal successo limitato, anche per dimensioni decisamente più importanti del resto della famiglia e per qualche peccato di gioventù. Lo stabilizzatore a 5 assi migliora le sue prestazioni e ora dichiara 6.5-stop di efficacia con 18 delle 29 ottiche del sistema X; promette una precisione 8 volte maggiore rispetto a quello di H1 e dovrebbe assistere meglio anche durante le riprese in movimento e nei panning.
La nuova unità IBIS si basa su un sistema magnetico anziché su delle classiche molle, con un impatto molto positivo sulle dimensioni e sul peso, che calano rispettivamente di circa il 30% e del 20% rispetto al meccanismo di stabilizzazione dell'immagine di X-H1. Da fuori all'occhio meno attento X-T4 differisce molto poco da X-T3 e le dimensioni lo confermano, con un spessore aumentato di soli pochi millimetri.
Fujifilm ha mantenuto la stessa impostazione di X-T3, ma ha anche apportato cambiamenti importanti. Se il mirino elettronico è lo stesso, con un pannello OLED da 3,69 milioni di punti, lo schermo è cambiato parecchio: siamo infatti di fronte a un display touchscreen orientabile da 1,62 milioni di punti e 3,2" di diagonale, come su X-T3, ma ora montato su un sistema articolato vari-angle, che permette molta più libertà nell'orientamento e che sarà certamente accolto con favore da chi utilizzerà la fotocamera in ambito video.
Parlando di video, ora Fujifilm X-T4 è davvero una mirrorless ibrida foto/video: oltre al display orientabile troviamo una nuova ghiera (che sostituisce quella concentrica ai tempi di otturazione per la scelta del tipo di lettura esposimetrica) con due posizioni: Still e Movie. Ora le due modalità d'uso hanno interfaccia e quick menu dedicati e diversi ed è facile salvare profili d'uso distinti e richiamarli in modo veloce. I filmato 4K a 60p restano un punto fermo, anche in formato cine DCI, ma Fujifilm ha aggiunto una modalità di ripresa Full HD a 240 fotogrammi al secondo, per rallenty ancora più d'impatto. Nella registrazione video è possibile combinare lo stabilizzatore meccanico alla stabilizzazione elettronica dell'immagine (DIS) e di utilizzare la modalità "IS (Image Stabilization) Boost", pensata per le riprese a mano libera in movimento, come quelle effettuate camminando. Scompare purtroppo il jack per le cuffie (l'audio in cuffia può essere utilizzato tramite adattatore sulla porta USB-C), mentre "Impostazione jack MIC" permette di commutare il livello di ingresso tra livello MIC e livello LINE. La fotocamera supporta infatti microfoni esterni così come segnali LINE da apparecchiature audio esterne. Il jack per le cuffie è presente invece sulla nuova impugnatura verticale Vertical Battery Grip “VG-XT4” ( compatibile solo con X-T4).
Fujifilm ha lavorato anche sull'autofocus rendendo il tracking più efficace: ora anche a livello visivo è più intuitivo l'utilizzo, con il classico quadrato che aggiancia il soggetto e lo segue nell'inquadratura, come avviene in gran parte della concorrenza. Fuji dichiara che "Il tasso di successo del tracking è stato raddoppiato rispetto alla fotocamera X-T3". Migliorate anche le prestazioni delle funzioni Face / Eye AF.
Piccola rivoluzione sotto lo sportello della batteria: la nuova batteria al Litio NP-W235 è più simile nelle forme a quelle della concorrenza e dovrebbe finalmente garantire un'autonomia da prodotto professionale: Fujifilm dichiara 600 scatti (Modalità Economy) e circa 500 scatti (Modalità Normale). La fotocamera in ordine di marcia, incluse batteria e scheda di memoria, pesa 607 grammi, contro i 673g di X-H1 e i 539g di X-T3.
In ambito fotografico si segnala il nuovo otturatore meccanico, in grado di far scattare la macchina a 15 fps con inseguimento AF attivo, 4 in più del modello precedente.L'otturatore è testato per 300.000 cicli. Fujifilm ha introdotto inoltre la possibilità di regolazione fine della curva dei toni su luci e ombre, ora impostabile tra -2 e +4 con passi da mezzo stop. Fujifilm ha leggermente modificato la posizione di alcuni tasti, riportando il tasto Fn vicino al comando di scatto e modificando la disposizione di AF-ON, Q e AEL. Chi arriva da X-T3 potrebbe trovarsi spaesato, ma i tasti, come sempre accade in casa Fujifilm, sono tutti personalizzabili.
Dopo la bellissima simulazione pellicola Classic Neg introdotta da X-Pro3, X-T4 presenta "ETERNA Bleach Bypass", una nuova modalità di simulazione pellicola che parte dalla base della pellicola video Eterna, ma aggiunge l'effetto del “Bleach Bypass", una tecnica di sviluppo tradizionale per le pellicole agli alogenuri d'argento, creando immagini con bassa saturazione e alto contrasto, dall'atmosfera molto speciale.
Fujifilm X-T4 sarà in vendita in versione Silver e Black da fine aprile ai seguenti prezzi suggeriti al pubblico, IVA compresa:
- X-T4 BODY 1.829,99 euro
- X-T4 KIT XF18/55mm 2.239,99 euro
- X-T4 KIT XF16/80mm 2.339, 99 euro
La nuova Fujifilm X-T4 rappresenta un'evoluzione consistente rispetto a X-T3, soprattutto grazie alla presenza della stabilizzazione sul sensore, e diventa certamente la regina della gamma. Per i possessori di X-H1 è un passaggio naturale, unendo la stabilizzazione migliorata al sensore retroilluminato X-Trans CMOS IV da 26,1 megapixel, decisamente più performante del vecchio X-Trans da 24 megapixel. Per chi ha una X-T3 l'eventuale passaggio dipende molto dall'uso: a chi serve la stabilizzazione e chi sfrutta la fotocamera anche in ambito video potrebbe farci un pensierino, considerato anche il fatto che X-T3 ha un ottimo mercato dell'usato. In molti saranno invece contenti dell'arrivo di X-T4 per vedere un abbassamento del prezzo di X-T3, che per diversi utilizzi è ancora una mirrorless molto efficace.