Abbiamo dato le nostre prime impressioni sulla Hasselblad X1D II 50C in questa anteprima. Ora è arrivato il momento della prova in studio, per esaminare più in dettaglio le prestazioni della macchina.
Per quanti non la conoscessero, si tratta di una mirrorless medio formato compatta, basata su un sensore 44x33mm da 50 Mpixel (circa 0,80x il fattore di moltiplicazione rispetto al formato 35mm), che si presenta con un corpo macchina sottile e dal design pulito ed essenziale.
L'idea di fondo che sta dietro al progetto X1D è quella di portare il medio formato fuori dallo studio, e metterlo nelle mani di un pubblico, se non di massa, perlomeno un poco più ampio di quello che finora ha utilizzato i prodotti dello storico marchio svedese. Il DNA Hasselblad, e l'affinità con un metodo di lavoro riflessivo e meticoloso, traspare comunque in diversi aspetti della fotocamera.
Un grosso sforzo è stato fatto ad esempio per implementare la funzione di scatto in tethering via USB-C con iPAD Pro, già lodata nell'anteprima, ma lo stesso (enorme) schermo posteriore touch da 3,6" è una gioia da utilizzare con fotocamera su cavalletto. Di contro, Hasselblad ha scelto di trascurare le performance (soprattutto) AF, riutilizzando il sensore a sola rilevazione di contrasto della versione Mark I, e l'autonomia, non dichiarata ufficialmente, non è eccezionale.
Il prezzo del solo corpo macchina, rilevato dallo store Hasselblad, è 6000 Euro. Noi l'abbiamo provata con gli obiettivi XCD 2,8/65 (2748 Euro), che con i suoi 50mm equivalenti nel formato 35mm è lo "standard" del sistema X, e XCD 4/45P (1199 Euro), che con i suoi soli 320g e le dimensioni contenute è l'obiettivo perfetto per esaltare le doti di portabilità del corpo macchina; 36mm equivalenti nel formato 35mm ne fanno la scelta ideale per il reportage.