Nikon D780, reflex semiprofessionale con contaminazioni mirrorless – La prova

Nikon D780, reflex semiprofessionale con contaminazioni mirrorless – La prova

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Nikon aggiorna la sua reflex FX di fascia medio-alta introducendo la D780. 24 mpixel per un'ottima qualità anche ad alti ISO, corpo macchina più affine alla professionale D850 e sensore ibrido per lavorare in Live View come una mirrorless. ”

Qualità d'immagine

Come la D750 prima di lei, con cui condivide risoluzione e presenza di filtro OLP, la D780 produce immagini ricche di dettaglio ma di base piuttosto morbide. "Spingendo" un poco sul parametro Nitidezza, con il 24-120mm f/4G ED parte del kit siamo riusciti a ottenere dal RAW circa 3300 LW/PH, un valore piuttosto vicino al limite teorico del sensore.

Il JPEG in-camera fa ampiamente fronte a questa necessità del sensore, essendo sviluppato in modo decisamente aggressivo – il software di analisi rileva un oversharpening nientemeno che del 15% circa, un valore quasi da smartphone.

In definitiva, chi desidera un file pronto all'uso ha a disposizione un JPEG d'impatto (eventualmente arricchito, se piace il genere, da uno dei numerosi Picture Control, 20 in tutto, o dagli Effetti); chi desidera invece un file più equilibrato, partendo dal RAW può aggiungere nitidezza a piacere.

100 ISO
100 ISO

3200 ISO
3200 ISO

6400 ISO
6400 ISO

12800 ISO
12800 ISO

25600 ISO
25600 ISO

51200 ISO
51200 ISO

Nonostante la medesima densità di pixel, il comportamento ad alti ISO della D780 è decisamente superiore a quello della D750. Hanno sicuramente contribuito il nuovo processore d'immagine, la struttura BSI del nuovo sensore e il suo design a doppio guadagno. Del resto, la D750 risale a fine 2014, e sappiamo tutti come 5 anni, in questo settore, siano molti. In termini numerici, abbiamo rilevato un rapporto S/N di 28,9 dB @ 6400 ISO, contro i 27,9 della D750. Poche fotocamere oggi fanno meglio (29,3 dB per la campionessa D5, avvantaggiata dalla minor risoluzione).  

0 EV
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3 EV
3 EV

4 EV
4 EV

5 EV
5 EV

In termini pratici, la grana rimane su livelli molto contenuti fino a 3200 ISO compresi, ma ancora a 6400 ISO il livello di dettaglio è impeccabile. Livello di dettaglio che viene sensibilmente compromesso solo a partire dai 25.600 ISO, che consigliamo come massima sensibilità di lavoro per questa fotocamera. Possiamo, in base a queste considerazioni, attribuire alla D780 un vantaggio compreso tra 1 e 2 stop rispetto alla D750.  

Ottima anche la malleabilità del RAW, che può essere "tirato" di 3 stop con minime ripercussioni qualitative, ma che in effetti fino a 5 stop compresi è indubbiamente utilizzabile.


Segnaliamo, in conclusione, una piccola criticità del nuovo otturatore da 1/8000s, che evidentemente provoca vibrazioni maggiori del precedente modello da 1/4000s. Abbiamo notato l'insorgere di micromosso con fotocamera su treppiede e focali relativamente modeste come la 70mm nell'intorno di 1/8s – qualcosa che non ci capita di vedere spesso. Nulla di grave, ma per gli scatti con tempi lunghi consigliamo di attivare l'opzione scatto silenzioso Live View.