Nikon D780, reflex semiprofessionale con contaminazioni mirrorless – La prova

Nikon D780, reflex semiprofessionale con contaminazioni mirrorless – La prova

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Nikon aggiorna la sua reflex FX di fascia medio-alta introducendo la D780. 24 mpixel per un'ottima qualità anche ad alti ISO, corpo macchina più affine alla professionale D850 e sensore ibrido per lavorare in Live View come una mirrorless. ”

Risultati dei test

I test di Fotografi Digitali vengono effettuati con le ottiche messe a disposizione dal produttore, a tutte le focali principali e a tutte le aperture di diaframma. Vengono pubblicati i risultati migliori. La D780 è stata testata con AF-S NIKKOR 24-120 1:4G ED VR.

Fulminea nell'accensione e reattiva in tutto, offre una buona cadenza di scatto per una reflex generica e una durata della raffica che, già scattando in solo formato RAW, è auto-limitata a 100 scatti. Possibile arrivare fino a 12 fps scattando in modalità Live View e salvando in formato RAW 12 bit.

Buona risoluzione, con valori nella media per un sensore da 24 Mpixel, che viene sfruttato a fondo già dallo zoom offerto in kit – che per inciso è un'ottima lente di fascia media. Il filtro OLP crea RAW piuttosto morbidi, che possono essere lavorati a piacere dal fotografo, mentre i JPEG prodotti in camera vengono sviluppati in modo molto aggressivo, risultando per questo estremamente incisi.

Aberrazione cromatica ai bordi non trascurabile per questo obiettivo. Il difetto viene però corretto alla perfezione già in-camera. Eccellente il rapporto segnale/rumore, che si traduce in un comportamento ad alti ISO ineccepibile e in un'ottima lavorabilità del RAW.

Purtroppo per Nikon, dobbiamo registrare errori cromatici fuori scala a causa del bilanciamento automatico errato effettuato dalla fotocamera in presenza del nostro set di luci. Si tratta però di un caso isolato, che non ci è capitato di riprodurre fuori dallo studio.