La EOS-1D X Mark III è indubbiamente una pietra miliare nella storia di Canon. La risoluzione del sensore è rimasta la stessa del modello precedente, così come la struttura del corpo macchina e la distribuzione dei pulsanti. Tutto il resto è stato potenziato: nuovo il sistema autofocus e le funzioni collegate, nuovo il processore, nuovo l'esposimetro, nuovo il filtro OLP, aumentate la cadenza di scatto e la durata della raffica (ora di fatto infinita), più che raddoppiata l'autonomia, completata la dotazione accessoria (Wi-Fi e interfaccia touch)…
Alcune migliorie, apparentemente "banali" quali il passaggio da 14 a 16 fps, hanno richiesto la completa riprogettazione del blocco specchio, cosa che ha portato la struttura reflex a limiti mai raggiunti finora (e certo non facilmente superabili).
Questo non vuole essere uno spot a favore di Canon, ma l'incipit di una riflessione più ampia: per le reflex, infatti, è ormai veramente difficile scalare ulteriormente in prestazioni, mentre per una mirrorless, che per definizione non integra il principale collo di bottiglia, è relativamente facile eguagliare o superare – almeno in termini di cadenza di scatto – persino un'ammiraglia come la 1D X Mark III. Questo getta una piccola ombra sul futuro della famiglia 1D.
Al momento, la EOS-1D X Mark III rimane la fotocamera (reflex o mirrorless) migliore per la fotografia sportiva tra quella da noi provate. Forse per l'ultima generazione.
Chi vuole il meglio, a prescindere da qualunque altra considerazione, chiunque abbia già investito nel sistema EF, e chiunque consideri indispensabile il mirino ottico in certi contesti operativi, non abbia dubbi: con la 1D X Mark III non rimarrà deluso.
Viceversa, le nuove leve di professionisti o aspiranti tali, capaci di lavorare con il mirino elettronico e in cerca del sistema definitivo per gli anni a venire, farebbero meglio a prendersi qualche mese e valutare con attenzione R5 ed R6 in arrivo, che daranno preziose indicazioni sull'usabilità del sistema R a livello professionale.
Non fosse chiaro dalle pagine precedenti, la qualità d'immagine è ai vertici della categoria. 20 Mpixel assicurano molto dettaglio, e le immagini appaiono parecchio incise grazie anche al rinnovato filtro OLP. Il comportamento cromatico è impeccabile e la risposta ad alti ISO molto, molto buona, seppur non apprezzabilmente superiore a quella del modello precedente. La malleabilità del RAW, viceversa, è la migliore mai vista finora su una EOS.