SPECIFICHE | Z 5 |
Z 6 |
Sensore | CMOS Full Frame (FX) | |
Risoluzione | 24,3 Mpixel - 4016x4016 | 24,5 Mpixel - 6048x4024 |
Formato file | NEF (RAW) 12 o 14 bit, JPEG | NEF (RAW) 12 o 14 bit, TIFF, JPEG |
Sensibilità (estensione) | 100-51.200 ISO (50-102.400 ISO) | 100-51.200 ISO (50-204.800 ISO) |
Mirino | OLED 0,5" 3,69 M punti, copertura 100%, ingrandimento 0,80x, eye-point 21mm. | |
Display | 3,2" (8 cm) / 1.04M punti, touch, basculante | 3,2" (8 cm) / 2.1M punti, touch, basculante |
Tempi di posa | Da 30s a 1/8000 + Posa B e T | |
Syncro flash | 1/200s | |
Scatto continuo | 4,5 fps | 12 fps (9 fps NEF/RAW 14 bit) |
Esposimetro | Tramite sensore principale Matrix, Med. pesata, Spot, Protezione alte luci |
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Compensazione | -5 / +5 EV in passi da 1/3 o 1/2 EV | |
Bracketing | Esposizione, flash, bilanciamento del bianco e D-Lighting |
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Autofocus | Ibrido | |
N° punti (zone) AF | 273 | |
Sensibilità AF | Da -3 a +19 EV (100 ISO) | Da -6 a +19 EV (100 ISO) |
Video | 3840x2160 - 30/25/24p 1920x1080 - 60/50/30/25/24p |
3840x2160 - 30/25/24p 1920x1080 - 120/100/60/50/30/25/24p |
Obiettivi compatibili | Z-Mount (F-Mount tramite adattatore) |
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I/O | ||
Memory card | 2x SD UHS-II | 1x XQD |
Interfacce | USB 3 Type C, HDMI Type C, Mic-in, Audio-out, Remote, Wi-Fi, Bluetooth |
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BODY | ||
Flash | - | - |
Batteria | EN-EL15c / xxx scatti | EN-EL15b / 310-380 scatti |
Dimensioni (LxAxP) | 134x100,5x69,5 mm |
134x100,5x67,5 mm |
Peso | 675g con batteria e memory card |
La Z 5 si basa su un sensore da 24 Mpixel (24,3 Mpixel), soluzione oggi molto comune tra i modelli non specializzati che assicura un buon bilanciamento tra dettaglio e rumore nella maggioranza delle situazioni di scatto. La gamma ISO si estende da 100 a 51.200 ISO nativi, con possibilità di "tirare" ancora uno stop verso il basso e verso l'alto. La Z 6, forse grazie alla struttura BSI del sensore, consente di arrivare a 204.800 ISO in estensione ma, come sempre, i vantaggi pratici delle sensibilità in estensione sono minimi.
La vera, grande differenza tra Z 5 e Z 6 è data dalla cadenza di scatto continuo, che passa da 9/12 fps a soli 4,5, a parità di processore d'immagine EXPEED 6.
Nelle nostre prove abbiamo rilevato sempre tra i 4,50 e i 4,55 fps a prescindere dal formato di registrazione e dall'utilizzo dell'otturatore meccanico o della prima tendina elettronica. Il tipo di otturatore in effetti non cambia le prestazioni della fotocamera, mentre il formato di registrazione influisce ovviamente sulla durata della raffica, pari (in media) a 100 fotogrammi auto-limitati per il formato JPEG, 36 fotogrammi per il solo RAW e 29 fotogrammi in formato RAW+JPEG FINE.
La pulizia del buffer, praticamente istantanea nel caso di scrittura in formato JPEG, richiede circa 12 e 18 secondi per, rispettivamente, il solo RAW e il RAW+JPEG FINE; è possibile riprendere a scattare prima del completamento della scrittura.
Gli scatti RAW si intendono registrati al massimo della qualità possibile, vale a dire14 bit con compressione senza perdita di informazione. La scheda di memoria utilizzata è stata per l'occasione la Lexar Pro 667x fornita con la fotocamera.
Non ci sono differenze sostanziali tra i due modelli da 24 Mpixel in termini di autofocus. Z 5 e Z 6 utilizzano entrambe un sistema AF ibrido da 273 punti che copre il 90% del campo inquadrato, e offre identiche funzioni in termini di riconoscimento occhi/volto, animali compresi.
Una differenza tra i sistemai AF di Z 5 e Z 6 comunque esiste in termini di capacità di funzionamento in basse luci: la Z 6 è accreditata di -6 EV, la z % si ferma a -3 EV.
Nikon ha scelto di non penalizzare il mirino, dotando anche la Z 5 dello stesso OLED da mezzo pollice e 3,69 milioni di punti dei modelli superiori. Disponibile inoltre anche sulla Z 5 lo stesso stabilizzatore a 5 assi accreditato di 5 stop (standard CIPA) che si trova sui modelli superiori.
Qualche taglio evidente, invece, nella sezione video (del resto, la Z 6 è molto completa da questo punto di vista). La risoluzione 4K UHD è disponibile, ma con ritaglio (1,7x circa). Viene utilizzata l'intera larghezza di sensore solo nel caso della risoluzione Full HD, che si ferma però a 50/60 fps, rinunciando quindi alle possibilità di slow motion della Z 6. Mancano poi all'appello l'uscita HDMI 10 bit, la gamma "Nikon Log", o N-Log, che restituisce secondo Nikon una gamma dinamica di 12 stop, e la registrazione RAW 12 bit, cioè le caratteristiche più "pro" della sezione video della Z 6.
Con la Z 5, Nikon ha introdotto la nuova batteria EN-EL15c, maggiorata ma fisicamente compatibile con le precedenti generazioni, che assicura qualche scatto in più: 470 scatto con LCD posteriore e 390 con mirino, contro i 330 della Z 7.
Trattandosi di un nuovo sistema fotografico, diamo uno sguardo anche al parco ottiche, che si sta evolvendo rapidamente. Al momento della nostra recensione della Z 7 erano infatti disponibili solo 5 obiettivi, votati peraltro più alla compattezza che alla luminosità.
Oggi, considerati i recenti annunci con disponibilità entro fine anno, troviamo a catalogo 16 ottiche native (rispettata dunque la promessa delle 16 ottiche native entro il 2020) e i due classici moltiplicatori di focale 1,4x e 2x. Le ottiche coprono focali dai 14mm del nuovo 14-24 f/2.8 S-Line ai 200mm del 70-200mm f/2.8 VR S-Line, che insieme al 24-70mm f/2.8 S-Line formano il terzetto professionale per antonomasia. Nel frattempo, la famiglia si è allargata anche ad alcuni prime molto luminosi, come l'anch'esso recente 50mm f/1.2 S-Line.
Dando uno sguardo al futuro, la roadmap Nikon Z comprende due importanti tasselli quali due macro, un 105mm S-Line e un 60mm, uno zoom 100-400mm (non è ancora nota l'apertura ma si tratterà certamente di un'ottica snella) e uno zoom tuttofare per il formato DX 18-140mm.
Sul fronte delle lunghissime focali, è previsto inoltre uno zoom 200-600mm. Anche di questo prodotto non sono note altre caratteristiche ma, dal profilo snello attualmente visibile solo in silhouette nella roadmap Nikon, si tratterà verosimilmente di un prodotto non iper-professionale, ma piuttosto destinato al grande pubblico.
Resta inteso che, tramite adattatore FTZ, è possibile utilizzare con ottime performance anche gli obiettivi reflex eventualmente già in proprio possesso. Risultano perfettamente compatibili tutti gli obiettivi con CPU e motore AF interno, vale a dire i più moderni AF-P (motore passo-passo, dal 2016), gli AF-S (motore SWM, dal 1996), che rappresentano il grosso del parco installato, e gli AF-I (motore interno non SWM, dal 1992).
Per inciso, poter usare senza compromessi obiettivi di quasi 30 anni già non è poco, ma in effetti è possibile fare un salto indietro di altri 20 anni e utilizzare con restrizioni (solo programmi A e M, e ovviamente solo messa a fuoco manuale) persino i vecchi obiettivi Manual Focus della famiglia AI prodotti a partire da fine anni '70.