La Z 5 offre, come già ricordato in apertura, un corpo macchina di struttura pressoché identica a quella delle altre Full Frame Serie Z con, in particolare, identica distribuzione dei pulsanti. Questo non significa che la dotazione sia la stessa. Esternamente, si notano subito la rinuncia al display secondario superiore e il diverso formato di memory card: due SD anziché una XQD. In entrambi i casi, si tratta di qualcosa che un pubblico amatoriale non vivrà come una grave mancanza, e che anzi potrebbe anche essere considerato un vantaggio, considerato il prezzo ancora elevato delle schede XQD.
Internamente, lo chassis interamente in lega di magnesio lascia qui il posto a un misto di lega di magnesio e policarbonato, secondo una "formula" già proficuamente utilizzata sulle reflex prosumer della famiglia 7000. La protezione contro polvere e umidità, unita alla consueta qualità dei materiali Nikon assicurano in ogni caso buon feeling e una robustezza più che adeguata per un utilizzo amatoriale.
1 – Come le sorelle maggiori, e a dispetto di un corpo macchina sottile, l'impugnatura è pronunciata e confortevole.
2 – Due pulsanti programmabili a lato dell'obiettivo ampliano le possibilità di personalizzazione del corpo macchina.
3 – Il sensore da 24 Mpixel è l'elemento inedito della Z 5. Molto simile per risoluzione a quello della Z 6, ma di diversa costruzione (non BSI). Vedi la pagina Qualità d'immagine per la resa in basse luci.
1 – La ghiera dei programmi, che sui modelli superiori si trova a sinistra del mirino, qui è stata spostata a destra, nello spazio lasciato libero dal display LCD superiore.
2 – La disposizione dei comandi intorno al pulsante di scatto è razionale e tradizionale per Nikon, non solo Mirrorless: accensione concentrica al pulsante di scatto e, nelle immediate vicinanze, pulsante ISO, compensazione esposimetrica e pulsante video.
4 – La ghiera di comando principale, facilmente raggiungibile con il pollice.
1 – Il display posteriore è ampio (3,2"), touch e basculante, ma di risoluzione ridotta rispetto alle sorelle maggiori: 1,04 milioni di punti. Un sacrificio tutto sommato ridotto, ovviamente finalizzato al contenimento dei costi.
2 – Nessuna rinuncia invece per quanto riguarda il mirino EVF, che garantisce la stessa esperienza d'uso delle top di gamma. Schermo OLED da mezzo pollice, 1280x960 pixel di risoluzione (3,69 M di punti), eccellente rapporto di ingrandimento 0,8x e distanza di accomodamento dell'occhio piuttosto ampia (21mm) ne fanno uno strumento molto confortevole.
3 – Ordinato il dorso, che vede nella parte alta tutti i pulsanti "operativi" (joystick, AF-On e pulsante "i") e nella parte bassa, separati dal PAD, i pulsanti più "gestionali" (zoom, drive e accesso al menu).