In questo 2020 diversi produttori si sono concentrati sul proporre prodotti ottimizzati per le esigenze di Vlogger e YouTuber, ad esempio come fatto da Sony con la sua ZV-1, versione rivista in tal senso della compatta RX100.
Anche Panasonic ha voluto giocare la sua carta, ma lo ha fatto puntando sulle ottiche intercambiabili e mettendo sul piatto una mirrorless Micro Quattro Terzi davvero tascabile: Panasonic Lumix G100. Le dimensioni e il peso ridotti sono certamente le prime caratteristiche che spiccano quando si prende in mano la piccola mirrorless. Con l'obiettivo collassabile Lumix G 12-32MM F/3.5-5.6 ASPH. O.I.S. la fotocamera è poco più grande di una compatta premium. Anche sulla bilancia è un peso piuma, fermando l'ago a 412 grammi con obiettivo montato.
La fotocamera offre il sistema HYBRID I.S., che combina stabilizzazione OIS nelle ottiche stabilizzazione elettronica EIS durante la registrazione dei video. Parlando di sensore, siamo di fronte a un Live MOS in formato Micro Quattro Terzi da 17,3x13,0 mm, quindi un 'mezzo formato' grande come metà di un fotogramma full frame 35mm, ma decisamente più grande dei sensori da 1 pollice delle compatte premium.
Nonostante le dimensioni compatte, Panasonic non ha lesinato in tecnologia nemmeno per quello che riguarda il mirino, adottando un pannello OLED da 3,68 milioni di punti. Decisamente buono anche il display posteriore orientabile vari-angle da 3 pollici di diagonale e risoluzione di 1,84 milioni di punti.
Anche a livello video la dotazione è importante. È possibile riprendere filmati 4K 3840x2160 a 30p/24p, oppure Full HD 1920x1080 fino a 120 fps. Pur non avendo a disposizione il 4K/60p i filmati possono essere registrati anche in formato V-Log L con 12 stop di gamma dinamica, con la possibilità di caricare sulla fotocamera le LUT per la previsualizzazione del risultato finale, una caratteristica che sulle professionali in passato era stata offerta con upgrade a pagamento.
Per offrire un buon supporto a YouTuber e Vlogger Panasonic Lumix G100 offre da lato messa a fuoco automatica con Face Detection e Eye Tracking (Panasonic dichiara l'AF efficace fino a -4 EV) e dall'altro un array di tre microfoni studiato da OZO Audio di Nokia. I tre microfoni posti sulla calotta superiore sono studiati per permettere la cattura di audio in modo modulare. Il sistema OZO Audio può catturare suono a 360°, oppure limitare alla zona inquadrata, oppure a quella posteriore se si stanno facendo dei reportage. Inoltre il sistema può essere collegato al face detection e al punto di messa a fuoco per operare come in microfono direzionale attivo.
Sulla carta le due funzioni dovrebbero essere una manna per chi fa video in mobilità e permettere da un lato di non preoccuparsi della messa a fuoco e dall'altro di avere un audio di qualità anche senza il microfono. Nel primo contatto con la macchina le cose non erano andate precisamente così, con un inizio del video fuori fuoco e con un audio non comparabile con quello di un microfono esterno.
Avendo più tempo per personalizzare le impostazione le cose sono migliorate, come potete ad esempio vedere nel video a questo indirizzo, registrato utilizzando Lumix G100. Abbassando la sensibilità e la velocità dell'autofocus una volta agganciato il soggetto G100 lo segue, anche se ogni tanto ha qualche fase di focus hunting che crea qualche imperfezione nel video. L'audio messo in modalità tracking restituisce un sonoro molto migliore rispetto ai classici microfoni integrati nelle fotocamere, molto meno affetto dal rumore di fondo, ma non siamo ai livelli di un radiomicrofono lavalier. Avendo a disposizione un microfono esterno la scelta cade certamente su di esso, anche se il sistema OZO Audio gioca bene le sue carte nel caso di video con più voci, riuscendo a evidenziare quella della persona che parla. Utile ad esempio per interviste on-the-go con l'operatore che parla e fa le domande da dietro la fotocamera e il soggetto inquadrato che risponde.
Merita un paragrafo la stabilizzazione, unitamente al formato 4K. In entrambi i casi attivando le funzioni si ha un ritaglio dell'inquadratura. Passando dal formato Full HD a quello 4K si perdono alcuni millimetri di focale equivalente, da 24 mm a circa 32 mm. Attivando la stabilizzazione si arriva circa a 35mm di focale equivalente, mentre impostandola sul valore 'High' la focale equivalente risultante in 4K e praticamente quella di un obiettivo normale da 50mm. La stabilizzazione è evidente, decisamente buona parlando di fotocamere, ma non è paragonabile a quella offerta dalle più recenti action cam con Osmo Action e GoPro Hero 8 e nemmeno con quella raggiungibile con un gimbal di qualità. Dovendo pagare un prezzo così alto in termini di riduzione di focale, le possibilità della modalità High vengono un po' però limitate, soprattutto se si gira in 4K.
Fa parte dell'ottimizzazione in ottica video anche l'accessorio presentato assieme alla macchina fotografica, l’impugnatura DMW-SHGR1. Si tratta di un'impugnatura con testa a sfera che è possibile trasformare in un piccolo treppiedi. Connessa tramite cavo MicroUSB alla fotocamera l'impugnatura replica i comandi di scatto, di avvio della registrazione video e un pulsante sleep per mandare la fotocamera in standby tra una ripresa e l'altra. Si tratta di un accessorio molto comodo, anche se a livello ergonomico quello della Sony ZV-1 è meglio studiato, passando da posizione ergonomica in mano a in bolla sul piano semplicemente allargando le gambe, questo piccolo treppiedi Panasonic invece adotta un design di tipo classico.
Parlando del treppiede abbiamo citato la porta USB, che è del tipo MicroUSB: sebbene sia ancora ampiamente utilizzata in ambito fotografico, una porta USB-C è sempre maggiormente benvenuta, per maggiore compatibilità con gli accessori degli ultimi smartphone.
Naturalmente troviamo la connessione Bluetooth sia Wi-Fi 2.4GHz per trasferire in modo veloce scatti e video allo smartphone per la condivisione. Panasonic ha dedicato di default uno dei tasti della calotta superiore a questo compito, semplificando l'esperienza di chi utilizza molto questa funzione. Effettivamente averla così a portata di mano aumenta il numero di foto che vengono condivise in modo immediato.
LUMIX G100 è commercializzata nel mercato italiano a partire dalla fine di Luglio nelle versioni G100 (solo corpo), G100K (corpo + 12-32mm ) e G100V (corpo + 12-32mm + accessorio DMW-SHGR1). I prezzi indicativi suggeriti al pubblico sono rispettivamente di 649 €, 749 € e 799 €. Vista l'efficacia del bundle nel suo complesso consigliamo il kit completo per chi volesse cimentarsi nei video, mentre il solo corpo rappresenta una valida alternativa per chi ha già una Micro Quattro Terzi, magari ha nel suo correndo un'ottica pancake ed è alla ricerca di una macchina fotografica che possa avere gli ingombri di una compatta, ma la qualità di una mirrorless.
A livello fotografico il sensore è molto simile a quello da 20,3 megapixel utilizzato sul resto della gamma Lumix, con prestazioni simili in termini di resa agli alti ISO. Per le foto ci si può muovere tra 200 e 25.600 ISO, fermandosi però a 6400 per quanto riguarda le sensibilità realmente utilizzabili, tanto che tale è il limite massimo di sensibilità per la registrazione video. Rispetto a modelli come G9 abbiamo una raffica però più ridotta, che arriva al massimo a 10 fps con otturatore elettronico e a 6 fps con quello meccanico.