La Z 6 – II è esternamente identica alla prima generazione, nonché alle Z 7 di prima e seconda generazione, per cui valgono identiche considerazioni, che sintetizziamo qui: il corpo macchina è compatto, ma non rinuncia a una buona impugnatura. L'identità Nikon è chiara, e si ritrova soprattutto nella disposizione dei pulsanti superiori – chi aggiorna da una reflex, si troverà subito a proprio agio. Anche il livello di robustezza e impermeabilità il corpo macchina è equivalente a quello di reflex professionali come la D850.
1 – Impugnatura ben sagomata e confortevole, al pari delle altre mirrorless serie Z e delle sorelle reflex.
2 – Ben posizionati i due pulsanti programmabili frontali, piuttosto ampi e facilmente raggiungibili.
3 – Il sensore da 24,5 Mpixel della Z 6 ha impressionato favorevolmente per qualità complessiva e ottimo rapporto segnale/rumore. Ci aspettiamo (almeno) lo stesso risultato dalla Z 6 – II.
1 – Il display superiore è piccolo ma completo, e mostra in modo chiaro un buon numero di informazioni: tempi, diaframmi, ISO, blocco dei tempi e/o dei diaframmi, compensazione esposizione e compensazione flash, syncro flash, stato della batteria, programma di scatto e numero di scatti rimanenti.
2 – La zona del pulsante di scatto è quella che maggiormente richiama la storia del marchio: leva di accensione concentrica al pulsante di scatto, pulsante ISO, compensazione esposimetrica e video.
3 – Completa la dotazione la ghiera di comando posteriore, facilmente raggiungibile con il pollice.
1 – Per la Z 6 – II e la Z 7 – II è stato creato il nuovo Battery Pack MB-N11, che oltre a offrire comandi di scatto verticali va a (quasi) raddoppiare l'autonomia di scatto, aumentandola in effetti di un fattore 1,9x. Ricordiamo che l'autonomia base, utilizzando il mirino EVF, è pari a 340 scatti, che arrivano dunque a sfiorare i 650 con il battery pack. Una caratteristica interessante è la presenza sull'MB-N11 di una porta USB C, che consente di ricaricare le batterie contenute (funge cioè da carica-batterie indipendente) ma può essere usata anche a macchina in uso, come alimentazione esterna. La porta USB C sul corpo macchina resta a disposizione per lo scatto in tethering.
2 – I comandi fotografici sul dorso, completi e ben organizzati, comprendono joystick, pulsante AF-On e il caratteristico pulsante "i" Nikon.
3 – La novità più importante del corpo macchina è sotto la scocca: si tratta del lettore SD UHS-II che si affianca al già esistente XQD/CFexpress.
4 – Il gruppo di comandi "di servizio" è la parte meno riuscita del design delle Nikon Z. Non che ci siano molte alternative, visto il minore spazio a disposizione rispetto alle reflex ma, con quattro pulsanti sotto il PAD, il quadrante inferiore destro risulta un po' affollato.