Non è versatile. Con la sua ottica fissa 28mm, si adatta al solo reportage, ed eventualmente, considerando l'alta risoluzione, alla fotografia di paesaggio (ambito nel quale il bianco e nero è però una scelta ancora più particolare rispetto alla street).
È elitaria, e non fa nulla per nascondere o mitigare questo suo "carattere". Anche quando sarebbe facile, come nel caso del ritaglio digitale. Ingrandimento?!? Macché! Cornici di inquadratura, anche se qui il mirino non è galileiano e non è dunque vincolato a questa soluzione.
Non è certo economica. Quando mai un prodotto Leica lo è stato.
Perché dunque, acquistare, una Q2 Monochrom? Razionalmente si possono trovare alcune risposte: la resa fotografica è eccellente, così come la qualità costruttiva, e il bianco e nero "nativo" della Monochrom è indubbiamente superiore al bianco e nero ottenuto in post-produzione, perché regala maggior sensibilità base e maggior gamma dinamica. Qualcuno si spinge a considerarla un buon secondo corpo per il matrimonialista, considerando che i quasi 5700 Euro di listino non sono più di quelli richiesti da un corpo reflex professionale corredato con ottica grandangolare di analogo livello.
In ultima analisi, però, il vero punto è che, per chi apprezza lo stile classico, fotografare con la Q2 Monochrom è un piacere. Lasciamo dunque agli eventuali professionisti le valutazioni razionali. Per l'appassionato, cioè colui che per definizione fotografa per puro piacere personale, non serve aggiungere altro.