FE 50mm F1.2 GM, il più luminoso del catalogo Sony

FE 50mm F1.2 GM, il più luminoso del catalogo Sony

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Alcuni obiettivi nascono instant classic, e il nuovo FE 50mm f/1.2 GM è uno di questi. Per luminosità, ma anche per la capacità di associarla a una nitidezza eccezionale. Un'ottima soluzione per il ritratto e per chiunque ama la luce naturale. ”

Sony prosegue con decisione l'ampliamento della sua gamma di ottiche GMaster che, come di consueto, si affiancano alle più economiche versioni standard e alle "cugine" Zeiss. Siamo ormai arrivati al 60° obiettivo E-Mount!

Questa volta si tratta di un'ottica dal sapore particolare: il super-luminoso FE 50mm F1.2 GM (SEL50F12GM), vale a dire un 50mm con apertura massima f/1.2. È la prima volta che Sony supera lo stop intero f/1.4, il che fa automaticamente del nuovo FE 50mm F1.2 GM l'obiettivo più luminoso del suo catalogo.

Oltre al fascino intrinseco degli obiettivi di elevata apertura, di per sé motivo di interesse, leggiamo in questo prodotto anche la volontà di Sony di sfidare su questo ennesimo terreno la rivale Canon e, forse, di rispondere alle critiche implicite mosse col debutto del sistema EOS R, di cui, tra l'altro, era stata sottolineata l'elevata dimensione dell'innesto e il vantaggio in termini di design che ciò avrebbe comportato.

Data l'elevata apertura, non può certo trattarsi di un obiettivo super-compatto. Da segnalare comunque che le dimensioni esterne sono sostanzialmente le stesse dello Zeiss f/1.4, così come identico è il peso (87x108mm, 778g).

Dal confronto con l'ottica tedesca emerge un altro piccolo ma non trascurabile vantaggio del Sony, vale a dire la distanza minima di messa a fuoco di 40cm anziché 45.
Inoltre, laddove il più datato Zeiss utilizza un (comunque pregiato) motore di messa a fuoco SSM, il più moderno FE 50mm F1.2 GM utilizza motori lineari – ben 4 per la precisione. 
Identici il diametro filtri, 72mm, e il numero di lamelle del diaframma, 11 in entrambi i casi.

Tra gli elementi distintivi dell'FE 50mm F1.2 GM, segnaliamo la presenza di tre elementi XA (eXtreme Aspherical), caratterizzati da una finitura superficiale estremamente accurata (tolleranza di 0,01 micron) per la massima uniformità dei punti luce sfocati.


Sopra: immagine intera, f/1.2. Sotto: crop 100% (clicca per ingrandire).

A titolo di curiosità, è la prima volta che ci capita di osservare una lente frontale concava. Probabilmente si tratta di un elemento divergente (non abbiamo sezionato l'obiettivo) finalizzato alla realizzazione di uno schema retrofocus, ma non ci era mai capitato di vedere un simile elemento come primo dello schema. 
Il trattamento antiriflesso è il Nano AR Coating di seconda generazione

La qualità costruttiva è quella tipica della famiglia GMaster, quindi molto alta. La flangia, in metallo, è in questo caso dotata di guarnizione in gomma per impedire l'ingresso di polvere nel corpo macchina, qualcosa di cui non tutti gli obiettivi Sony (GM compresi) sono dotati.

La successiva svasatura è sufficientemente pronunciata da lasciare spazio, anche se di misura, alle dita che circondano l'impugnatura, dunque durante la prova non abbiamo sperimentato problemi "logistici".

La ghiera dei diaframmi offre i valori tra f/1.2 e f/16 in passi di 1/3 EV e, come di consueto per i prodotti Sony, consente di scegliere se avere o meno il "click" di feedback tattile; in caso contrario, si ottiene un movimento fluido e silenzioso adatto alla ripresa video.

L'area dei selettori (CLICK ON/OFF e AF/MF) include un doppio pulsante programmabile, altra dotazione classica delle serie G e GMaster.

La successiva ghiera di messa a fuoco, "by-wire", è ampia (circa 2 cm), convenientemente posizionata nella parte anteriore dell'obiettivo, nonché molto precisa e fluida. Richiede minimo sforzo, tanto da poter essere mossa in punta di indice. La sua estrema morbidezza non rappresenta comunque mai un lato negativo, dato che, anche in modalità Direct Manual Focus (correzione manuale attiva dopo autofocus), la correzione della messa a fuoco è possibile solo con blocco AF attivo (pulsante di scatto premuto a metà corsa oppure AF-On). Non si rischiano mai movimenti involontari.

F1.2
F1.2

F5.6
F5.6

F16
F16

L'intera corsa, molto ampia, richiede circa 135°, e assicura così la precisione necessaria per lavorare comodamente anche a f/1.2. Nonostante questo, la reattività dell'obiettivo è molto alta: l'aggancio del soggetto con prefocus, che è poi la situazione più comune nella fotografia di ritratto, è pressoché istantaneo; l'intera corsa richiede, nel caso peggiore, circa 1 secondo.

Per quanto riguarda la resa, iniziamo col dire che, se fino a pochi anni fa era normale per un'ottica di ampia apertura restituire immagini più morbide degli equivalenti meno luminosi, oggi questo non è più vero. Ottiche moderne, anche estreme come questo 50mm f/1.2, sono ormai capaci di assicurare già alla massima apertura un livello di dettaglio assolutamente impensabile fino a pochi anni fa.  


Sopra: esempio del massimo potere risolvente dell'FE 50mm F1.2 GM, f/5.6. Sotto: crop nell'angolo inferiore sinistro, f/1.2 - anche agli estremi del fotogramma, e a tutta apertura, il dettaglio è ottimo e non si nota aberrazione cromatica laterale.

Sulla A7R Mark IV, abbiamo ad esempio registrato circa 4350 LW/PH a f/1.2, per poi salire ancora e superare stabilmente quota 5000 tra f/2.8 e f/8 compresi. In sintesi: un rasoio a qualunque diaframma, con ottima tenuta anche a f/16.

Per aggiungere ulteriori elementi di analisi, abbiamo incluso nei grafici MTF 50 (centro) i risultati anche del diretto concorrente Canon EOS RF 50mm f/1.2L USM provato su EOS R5. Come si può vedere, i due si comportano in modo molto simile, con il Sony che raggiunge punteggi più elevati anche grazie al sensore di maggior risoluzione della Sony A7R IV.

Ai bordi (non che importi molto in un'ottica da ritratto) il quadro non cambia: basta diaframmare un minimo, ad esempio f/2.8, per ottenere più di 3000 LW/PH, un risultato che può sembrare modesto rispetto al valore massimo, ma che visivamente si traduce in soggetti molto, molto incisi.  

L'aberrazione cromatica laterale è praticamente impercettibile a qualunque diaframma (1,13 pixel il valore misurato, e sfidiamo chiunque a distinguere il singolo pixel tra i 9500 pixel orizzontali prodotti dalla fotocamera…).

Più fastidiosa invece l'aberrazione cromatica assiale, sia perché in assoluto è più evidente, sia perché si tratta di un difetto non facilmente correggibile in modo automatico all'interno dei software di post-produzione. Il difetto si presenta come noto soprattutto ai diaframmi più aperti, e in questo caso risulta visibile fino a f/2.8 compreso. È questo, in effetti, l'unico appunto che si può muovere all'FE 50mm F1.2 GM.   

 
La vista dell'intero target evidenzia la peculiare, anche se ridotta rispetto ad altre ottiche Sony, distorsione a cuscinetto (si noti la curvatura in corrispondenza del ritaglio 4:3).

A differenza di altre ottiche Sony, abbiamo rilevato qui un livello di distorsione decisamente contenuto. Irrilevante alla minima distanza di messa a fuoco, emerge a distanze di lavoro tipiche del ritratto sottoforma di una peculiare curvatura a cuscinetto in prossimità dei bordi, facilmente rilevabile qualora sullo sfondo siano presenti elementi geometrici. Abbiamo comunque visto in passato profili capaci di annullare completamente distorsioni ben più evidenti, quindi siamo ragionevolmente certi che, una volta disponibile il profilo anche di questo obiettivo, il "problema" distorsione sparirà senza lasciar traccia.

La vignettatura è molto contenuta considerata l'apertura massima: solo circa 1,5 EV agli angoli a f/1.2, con un valor medio ai 4 lati intorno al singolo stop che si riduce a circa 0,5 EV a partire da f/2.  

Per il resto, non c'è traccia di coma, il flare è ottimamente controllato e si osserva un accenno di astigamtismo in caso di front-focus solo a f/1.2 e f/1.4, ma basta chiudere a f/2 perché anche questo micro-difetto scompaia del tutto. 

 
Valutazione visiva dell'effetto cometa, come si può notare irrilevante.

 
Astigmatismo, da sinistra: f/1.2 - f/1.4 - f/2.

 
Front-Focus - f/1.2.

 
Front-Focus - f/1.4.

In conclusione, si tratta di un obiettivo che tecnicamente sfiora la perfezione, e che siamo certi diventerà subito un oggetto del desiderio per i ritrattisti e, in generale, per chi lavora con luce naturale. Qualche nostalgico potrà accusarlo di essere asettico, di non avere personalità ma… diciamolo francamente: il confine tra "personalità" e "difetto" è sempre stato molto labile. Il Sony FE 50mm F1.2 GM restituisce immagini impeccabili, straordinariamente dettagliate a ogni diaframma e caratterizzate da uno splendido sfocato, progressivo e "cremoso". Dare a queste immagini uno stile unico e riconoscibile è, in ultima analisi, compito del fotografo.      

Purtroppo, la tecnologia che rende possibili prestazioni ha un prezzo: il Sony FE 50mm F1.2 GM sarà disponibile a partire da aprile 2021, al costo di 2300 Euro – 500 Euro più dello Zeiss 50mm f/1.4, circa 300 Euro meno dell'equivalente Canon.    

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Commenti (1)

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Commento # 1 di: FAM pubblicato il 16 Marzo 2021, 18:11
A titolo di curiosità, è la prima volta che ci capita di osservare una lente frontale concava.

In realtà, proprio Sony ne ha già un'altra, SEL35F18:
https://www.sony.it/electronics/obiettivi-fotocamera/sel35f18
(Sì, è una lente APS-C, di quasi un decennio fa, ecc ecc...)