Non è perfetta ma, nonostante i suoi difetti, la GFX 100S è, a oggi, il corpo macchina più interessante della famiglia GFX. La qualità d'immagine è infatti quella della 100, cioè elevatissima, e la fruibilità, la facilità d'uso del corpo macchina è del tutto analoga. I piccoli downgrade tecnici (di fatto, il solo mirino elettronico) sono ininfluenti nell'economia quotidiana. Qualche ingenuità a livello ergonomico/operativo si sarebbe potuta evitare, ma nel complesso val bene il risparmio rispetto alla 100, che del resto aveva anch'essa le sue brave peculiarità.
Le due 50 Mpixel invece, risultano ora decisamente meno attraenti. Non per la risoluzione dimezzata, ma per la messa a fuoco a sola rilevazione di contrasto che ne peggiora l'usabilità. Finora, il loro appeal era dato soprattutto dal grosso risparmio, che col debutto della 100S si è pero assottigliato.
Parliamo ancora, è bene chiarirlo, di un sistema non adatto a tutti. Non solo per il prezzo, superiore di un buon 50% rispetto a una 35mm di fascia alta, ma anche per l'approccio richiesto. È una buona macchina da studio, ma nemmeno tutti i professionisti abituati a una 35mm di ultimissima generazione sarebbero forse disposti a tornare a un AF non più istantaneo, a una risposta complessivamente non fulminea, a uno scatto singolo senza fretta. Piacerebbe certamente agli utenti di altri sistemi medio formato, rispetto ai quali la GFX 100S è mediamente più evoluta, ma per Fujifilm sarà molto difficile convincere questo tipo di utente ad abbandonare il proprio corredo.
Restano, dunque, gli appassionati che al momento utilizzano il formato 35mm ma sono attratti dai formati superiori, per i quali è evidentemente importante la qualità, mentre la produttività in senso stretto può essere messa un poco in secondo piano. Per questo tipo di utente, la GFX 100S rappresenta una fortissima tentazione, essendo più pratica e molto più economica rispetto ad altri sistemi medio formato tradizionali.
