Luminar AI, intelligenza artificiale al servizio del fotoritocco (facile)

Luminar AI, intelligenza artificiale al servizio del fotoritocco (facile)

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Skylum torna alle origini e introduce, con Luminar AI, uno strumento di immediato utilizzo ma molto potente. L'intelligenza artificiale consente infatti un fotoritocco di eccellente qualità in pochissimi click, senza richiedere alcuna competenza specifica. ”

Gli strumenti basati su AI

Iniziamo la valutazione degli strumenti principali con COMPOSITION, che si propone di fondere le classiche regole di composizione con l’esperienza dei professionisti che hanno partecipato allo sviluppo del software. Il risultato può effettivamente essere interessante, ma non può essere preso a occhi chiusi. Un primo limite è che funziona solo con il formato originale (in caso contrario, rimane ovviamente disponibile il ritaglio manuale). Più in generale, l’intelligenza artificiale non si è dimostrata in grado di sostituire il giudizio del fotografo. Personalmente, lo abbiamo usato come usiamo il bilanciamento automatico del bianco dei classici RAW converter, cioè per vedere che succede (a volte, l’automatismo mette in luce dominanti passate inosservate). Per COMPOSITIONAI valgono considerazioni analoghe: siamo sempre intervenuti manualmente, ma il risultato proposto dall’AI ci è a volte servito da spunto
Lo strumento contiene anche un correttore di prospettiva e allineamento, che si è però rivelato scarsamente efficace.  

Diversi gli strumenti dedicati al ritratto, a cominciare da FACE, con cui si inizia ad apprezzare tutta la potenza dell’approccio AI-based, che in generale si esplicita soprattutto nell’efficace identificazione delle diverse aree del volto e nella conseguente mascheratura, che risulta incredibilmente efficace seppur completamente automatica.
Nel caso specifico, l’AI identifica contorni del viso, occhi, labbra e sopracciglia, per proporre poi una serie di ritocchi mirati (Face Light, Viso sottile, Ingrandimento/Sbiancamento occhi, Visibilità/Bagliore iride, Rimozione occhi rossi e occhiaie, sottolineatura delle sopracciglia) molto efficaci perché applicati sempre in modo puntuale e credibile. Naturalmente, ci sono anche casi in cui portando il cursore a 100 si ottengono effetti grotteschi, ma in generale la probabilità di vedere gli orrori oggi facilmente visibili in molti profili social di aspiranti influencer improvvisatisi maghi di Photoshop è bassissima. Per la cronaca, esistono anche effetti divertenti, come "Occhi di gatto" o "di Gufo".  

Valutazioni analoghe valgono per SKIN, che ammorbidisce il viso senza scadere nell’effetto plastilina e funge da cipria virtuale, eliminando efficacemente l’effetto lucido. Di nuovo, il punto focale è la selezione automatica dell’area, che risparmia un tedioso lavoro di mascheratura. Per la cronaca, tecniche di mascheratura convenzionali sono disponibili anche in Luminar AI (Maschera radiale, Gradiente e il classico Pennello), ma non le abbiamo mai utilizzate...   


Effetto "Occhi di gufo".

Molto più critico l’uso del pannello Corpo, che snellisce/irrobustisce la figura e appiattisce l’addome. Oltre alle implicazioni etiche, va sottolineato come in questo caso sia improbabile evitare di incorrere in deformazioni di particolari (nell'esempio qui sotto, i bottoni della giacca) che svelano il trucco.

Passando dal ritratto al paesaggio, troviamo ben tre strumenti dedicati al cielo. Il primo, e più semplice, SKY ENHANCER fa parte degli strumenti Essenziali > Migliora con... e consiste in una semplice regolazione tonale (essenzialmente, una riduzione delle alte luci). Di nuovo, il vantaggio di Luminar AI è dato dall’individuazione del cielo e dall’applicazione mirata della regolazione. Il resto dell’immagine non viene alterato, senza necessità di effettuare preventivamente una mascheratura manuale.


Dall'alto: originale, recupero tonale, sostituzione cielo.

Se non si ritiene sufficiente questo primo, meno invasivo intervento, è possibile passare al secondo livello: SKY, che si trova tra gli strumenti Creativi. In questo caso non si parla più di regolazione tonale ma di fotoritocco: il cielo viene infatti sostituito in toto con un altro più.... accattivante. 35 opzioni, diurne e notturne, personalizzabili per posizione e orientamento, illuminazione, livello di sfocatura, foschia e altro ancora, che rendono la sostituzione (anche in questo caso) molto credibile con un minimo sforzo.

Un grafico professionista armato di Photoshop farebbe di meglio? Forse, a patto di avere competenze di prim’ordine e 30 minuti di tempo libero. Certamente, nessun dilettante otterrebbe un risultato confrontabile, e certamente non in 30 secondi.

Nella serie di immagini qui sopra, abbiamo messo l’accento su una delle ultime conquiste del software, vale a dire i riflessi sull’acqua. Con questo ulteriore, notevole livello di complessità, l’impegno richiesto da un eventuale modifica manuale crescerebbe esponenzialmente. Luminar AI tiene infatti conto di prospettiva e ostacoli (rami già riflessi sull’acqua e simili) e consente di uniformare la luminosità dell’intera scena con quella del cielo sostituito e dei riflessi, per ottenere un livello di realismo davvero invidiabile.

Infine, e arriviamo così all’intervento "particolare", AUGMENTED SKY consente di inserire nel cielo oggetti estranei. L’elenco di default, già piuttosto nutrito, comprende opzioni realistiche quali fuochi artificiali, arcobaleni e aeroplani, oggetti improbabili quali uno Space Shuttle in decollo, e complete assurdità come una giraffa. In effetti, è possibile inserire qualunque immagine personale.  

ATMOSPHERE Aggiunge l’effetto atmosferico nebbia, nella varianti nebbia, nebbia a strati, foschia e caligine. L’AI analizza la scena per individuare gli oggetti presenti e dedurre da questi una vera e propria mappa di profondità, in base alla quale viene applicato un convincente effetto in cui la finta nebbia si fonde piuttosto bene con il paesaggio circostante

 


Lo strumento Struttura al lavoro.

STRUCTURE si propone di estrarre dettagli "nelle zone giuste". Può essere considerato uno strumento Dettagli con mascheratura automatica, che rende più incisive le texture dei materiali preservando l’incarnato degli eventuali soggetti umani. Ancora una volta, il riconoscimento della scena è impeccabile e la scelta automatica dei soggetti si rivela sempre azzeccata. Il limite di questo strumento, come di tutti gli strumenti analoghi (Dettagli e similari) è che ovviamente non aggiunge vero dettaglio, ma lavora sul contrasto locale per rendere più evidenti i margini; così facendo, esalta, come effetto collaterale, ogni disomogeneità, ivi compreso il rumore di fondo.

ACCENT vuole essere la soluzione unica ai problemi tonali e di saturazione. In teoria, muovendo un solo cursore Luminar AI dovrebbe ottimizzare luminosità, contrasto e colore. L’obiettivo è, in questo caso, troppo ambizioso. In alcuni casi si osserva effettivamente un miglioramento, ma in altri, il software non interpreta correttamente la scena. L’esempio della "sposa in bicicletta" qui sopra chiarisce il concetto: in questo caso, è stato ottimizzato lo sfondo, mentre non è stato affrontato il problema del controluce e quindi del viso in ombra (viso che, in ogni caso, è stato riconosciuto correttamente, tanto che sarebbe stato possibile utilizzare gli strumenti relativi).