In questo 2021 la battaglia nel campo delle mirrorless si fa davvero intensa. Dopo averne annunciato lo sviluppo e averla portata come prototipo alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nelle mani di alcuni fotografi professionisti per gli ultimi ritocchi, oggi Canon finalmente presenta Canon EOS R3, la sua mirrorless full frame sportiva professionale. Più sotto vi raccontiamo tutte le specifiche tecniche, ma se volete subito andare al sodo, nel video trovate il primo contatto con la fotocamera, soprattutto con l'innovativo sistema Eye-Control, che sposta il punto di messa a fuoco seguendo l'occhio del fotografo.
Canon EOS R3: è sportiva e professionale, ma non è ancora l'ammiraglia mirrorless
Come abbiamo già detto, Canon spara una cartuccia molto importante, ma non ancora la top di gamma mirrorless, lasciandosi ancora un po' di spazio per salire più in alto con le specifiche tecniche. Il nome in questo è chiaro: se da un lato riprende la mitica EOS 3, fotocamera analogica sulla quale il sistema AF Eye-Control arrivò a maturità con 45 punti selezionabili, dall'altro dice anche che non siamo di fronte a una macchina fotografica della serie 1, equivalente quindi alla top di gamma reflex Canon EOS 1-D X Mark III. Anche come prezzo, la nuova Canon EOS R3 si posiziona esattamente a metà strada tra EOS 1-D X Mark III e EOS R5: 6.289 Euro di listino. La cifra parla comunque di una fotocamera destinata in primis al mercato professionale, in particolare al pubblico di chi fa fotografia sportiva o naturalistica estrema. Anche il design è quello delle ammiraglie sportive, con impugnatura verticale integrata e comandi replicati. La disponibilità dovrebbe iniziare dalla seconda metà di novembre.
Un nuovo sensore CMOS BSI Stacked Full Frame
La nuova Canon EOS R3 fa debuttare un inedito sensore CMOS BSI Stacked da 24,1 megapixel. Si tratta di una struttura impilata, molto utilizzata negli ultimi anni da Sony, che permette di risparmiare spazio, integrando la circuiteria sotto il pixel e non al suo fianco come solitamente accade. In questo modo è possibile costruire sensori più compatti, caratterizzati da una maggiore densità di pixel o nel caso opposto con più area sensibile a disposizione. La struttura spesso permette anche di massimizzare la velocità di readout del sensore, con grandi vantaggi in molti campi: fluidità delle immagini nel mirino, elevata raffica a piena risoluzione, rolling shutter ridotto e registrazione di video a elevati frame rate.
Canon mette a frutto il nuovo sensore e si presenta con la possibilità di sfruttare l'otturatore elettronico con tempi da 30 secondi fino a 1/64.000 di secondo, con sincro flash con otturatore elettronico fino a 1/180 s. Con l'otturatore elettronico è possibile scattare raffiche RAW da 30 fps, finalmente (rispetto ad esempio a R5) con la possibilità anche di selezionare raffiche a minore velocità anche con l'ES (Electronic Shutter). Canon garantisce anche un effetto rolling shutter scattando con l'otturatore elettronico 'impercettibile'. Inoltre è possibile regolare con precisione i tempi di scatto, nell'ordine dei singoli millesimi, e prevenire così gli effetti dovuti al flicker, anche delle luci ad alta frequenza come i LED. A livello di sensibilità il sensore si muove nativamente nell'intervalo 100-102.400 ISO, con la possibilità di un passo di espansione in entrambe le direzioni, arrivando a all'equivalente di 50-204.800 ISO. Il sensore è montato su un sistema di stabilizzazione a 5 assi, che offre fino a 6,5 stop di estensione dei tempi di sicurezza, che possono arrivare a 8 stop in accoppiata ad alcune ottiche RF stabilizzate.
Nel mirino troviamo un pannello da 5,76 milioni di punti, caratterizzato da una frequenza di aggiornamento fino a 120 fps a piena risoluzione, per un'esperienza molto vicina a quella dei mirini ottici, anche grazie alla simulazione OVF (Optical Viewfinder) che mira a restituire immagini molto simili a quelle che si vedono guardando dento un mirino reflex. Il display, per la prima volta su una superspotiva Canon, è articolato e richiudibile.
Video 6K RAW 60p
La velocità del sensore è sfruttata anche per un comparto video di rilievo. Canon EOS R3 mette a disposizione la registrazione interna su schede CFexpress di video 6K a 60p in formato RAW. Le informazioni registrare a 6K su tutta la superficie del sensore sono poi sfruttare in oversampling, anche per la registrazione 4K, che può spingersi fino a 120p. Non mancano i formati Canon Log3 e HDR con curva PQ e non c'è il limite di registrazione a 29 minuti: Canon EOS R3 può registrare fino a 6 ore con frame rate normali e fino a 90 minuti salendo a 120/100 fps. La fotocamera mette a disposizione anche uno slot SD per la memorizzazione di foto e video, ma naturalmente i formati video a più alto bitrate sono appannaggio solo delle schede CFexpress.
Autofocus con Eye-Control
L'autofocus è però il segmento su cui (letteralmente) si concentrano gli sguardi di tutti. Alla prova dei fatti il nuovo sistema di controllo del punto di messa a fuoco Eye-Control dimostra di essere implementato molto bene, con un'interfaccia ben studiata. Si aggiunge al classico joystick e allo smart control touch che aveva debuttato su Canon EOS 1-D X Mark III e quindi risulta essere un'opzione in più e non una funzione da utilizzare in modo obbligatorio.
Il sistema sfrutta 8 LED infrarossi integrati nella cornice dell'oculare, quattro dedicati al controllo a occhio nudo e altri quattro invece specifici per l'utilizzo con gli occhiali. La luce dei LED infrarossi (studiati per non creare problemi all'occhio anche per lunghi periodi di utilizzo) viene riflessa dalla cornea, deviata da un prisma dicroico e catturata da un sensore posto sul lato, sempre nella grossa struttura del mirino. Per adattarsi al meglio alle differenze tra i diversi occhi il sistema richiede una breve calibrazione, che consiste nel guardare in 5 punti dell'immagine (centro e i 4 lati). La calibrazione può essere anche affinata ripetendo la procedura impugnando la macchina in verticale. Sono disponibili nel menu 6 slot per memorizzare la calibrazione, sia per poter personalizzare il sistema per entrambi gli occhi, ma anche per chi utilizza solo a volte gli occhiali o per le macchine condivise.
Come dicevamo l'interfaccia è molto naturale. Nel mirino viene visualizzato il punto (o zona) di messa a fuoco in modo tradizionale, che può essere spostato con il joystick o il pulsante con superficie a sfioramente: in più arrivando il sistema Eye-Control nel mirino appare anche in circoletto giallo, che segue i movimenti dell'occhio. Quando il circoletto si posa sul soggetto desiderato è possibile dare conferma del posizionamento del punto di messa a fuoco con un comando a scelta, di default la pressione a metà corsa del pulsante di scatto, ma molti preferiranno spostare il comando sul tasto AF-ON o su uno a portata di pollice. Naturalmente il controllo oculare serve anche per spostare il punto di aggancio del tracking: ad esempio con due moto/uccelli/ persone nell'inquaratura è un gioco da ragazzi passare da un soggetto all'altro, semplicemente spostando lo sguardo.
Il sistema autofocus naturalmente si basa sulla tecnologia Dual Pixel CMOS AF, in cui ogni fotodiodo del sensore è anche un rilevatore di fase. In questo modo la copertura dell'autofocus è pressoché totale su tutto il campo inquadrato. I tecnici giapponesi hanno lavorato a fondo sull'autofocus e ora la sensibilità dichiarata arriva a ben -7,5EV, con la possibilità quindi di operare anche in condizioni di scarsa luminosità.
Grande novità è rappresentata dall'aggiunta di una nuova modalità di riconoscimento dei soggetti dedicata ai veicoli, che va ad aggiungersi a persone, animali e uccelli. Questa caratteristica tradisce la voglia di Canon EOS R3 di scendere subito a bordo pista. Secondo le informazioni rilasciate da Canon, la potenza di calcolo a bordo permette non solo il riconoscimento e l'inseguimento dei veicoli, ma anche il riconoscimento del casco del pilota in caso di motocicli o auto scoperte, facilitando così la vita ai fotografi. La nuova funzione, unita all'Eye-Control mette Canon EOS R3 nella posizione di essere un prodotto 'Game Changer' nel campo della fotografia sportiva.
Tutte le connessioni che servono, anche wireless
A livello di connessioni troviamo ingresso microfonico, uscita cuffie, USB-C, mini-HDMI, sinchro flash e connettore Ethernet RJ45. Quest'ultimo permette di connettere la fotocamera alla rete e trasferire le immagini direttamente dopo lo scatto in agenzia o in redazione. La rete cablata non è l'unica opzione però. Grazie alla connettività Bluetooth e Wi-Fi, infatti la macchina può sfruttare uno smartphone con Canon Connect App e Mobile File Transfer App (quest'ultima sarà rilasciata prossimamente) per effettuare la stessa operazione sfruttando la rete mobile. Inoltre i tecnici Canon hanno lavorato con gli ingegneri Apple per rendere Canon EOS R3 un prodotto certificato MFI (Made for iPhone): tramite cavo USB-C/Lightning sarà possibile sfruttare il telefono della Mela come modem per connettere in rete la fotocamera, al pari della rete cablata.
Canon rimedia poi - finalmente - a una delle 'non modernità' delle sue fotocamere: con Canon EOS R3 sarà possibile effettuare l'aggiornamento firmware direttamente dall'app dello smartphone, senza dover per forza passare dalla procedura che prevede il download dei file da PC e il caricamento degli stessi su una scheda SD.
Tra le particolarità 'fisiche' della fotocamera, troviamo lo stesso livello di resistenza agli agenti atmosferici della serie Canon EOS-1D. Ci sono novità anche nella slitta flash, che ora integra il connettore multifuzione per accessori che ha recentemente debuttato sulle videocamere, per connettere e alimentare, ad esempio, il nuovo microfono digitale di casa Canon o accessori di terze parti come l'adattatore XLR di Tascam. Tra essi anche un nuovo trasmettitore per flash Speedlite, che diventa molto più piccolo e leggero: non integra infatti alcun comando fisico, visto che la connessione digitale permette di gestire tutte le funzioni dallo schermo e dal menu della fotocamera. Un ulteriore commento sulla fotocamera: è decisamente più leggera della sorellona reflex, ma anche di una EOS R5 con battery grip, tanto che la prima volta che la si impugna sembra di essere di fronte a un mock-up.
Le news Canon non si fermano qui, ma contemplano anche due nuove ottiche, dedicate sempre al sistema mirrorless EOS R, ma con un target di pubblico più amatoriale: parliamo dei nuovi obiettivi RF 100-400mm F5.6-8 IS USM e RF 16mm F2.8 STM.
Aggiornamento: Leggi la nostra recensione completa "Canon EOS R3, regina del sistema R. La recensione"