La presentazione di una 'M' è sempre un momento molto delicato per Leica. Questo 2022 si apre con il lancio della nuova Leica M11, un prodotto che insospettabilmente unisce come mai tradizione e innovazione.
I tecnici tedeschi a Wetzlar hanno infatti fatto delle scelte molto coraggiose nella progettazione della nuova fotocamera a telemetro, un nuovo strumento digitale per sfruttare (ancora meglio) tutte le ottiche della storia Leica M.
Scelte coraggiose, dicevamo, e distribuite sia a livello elettronico, ma anche costruttivo. 'Leica non vi prende più per i fondelli' - mi perdonerete la battuta (e spero me la perdonino anche il Dr. Kaufmann e tutto lo staff Leica) -: una delle modifiche più importanti sul corpo della nuova Leica M11 è l'assenza dello storico fondello in ottone, che bisognava rimuovere per accedere alla batteria.
Leica ora adotta lo stesso meccanismo sperimentato con successo su Leica SL, con batteria 'esposta' con doppio sistema di sblocco, tramite levetta sul corpo per far fuoriuscire la batteria e pressione per sbloccarla del tutto. Rimossa la batteria si accede anche allo slot di memoria SD. Il che ci introduce alla seconda interessante innovazione: volendo la scheda di memoria SD non serve, la fotocamera integra infatti una memoria interna da ben 64GB.
Vicino alla batteria un altro segno di modernità, la porta USB-C, che può essere utilizzata per connettere la fotocamera a PC e iPhone/iPad , ma anche per alimentare la fotocamera e ricaricare la batteria. Batteria per altro molto generosa e accreditata di una capacità di 1.800 mAh, con un'autonomia secondo gli standard CIPA di 700 scatti, ma che può arrivare a 1.700 scatti con un utilizzo 'tipico' da utente Leica (che ad esempio non gioca con il menu per trenta secondi dopo ogni scatto).
Leica M11: un sensore di nuova generazione
Un piccola rivoluzione è quella che è avvenuta però all'interno della fotocamera, con l'adozione di un sensore di nuova generazione, che per la prima volta 'ruba' alcune delle funzioni avanzate di scatto dal mondo degli smartphone e della fotografia computazionale. Siamo di fronte, infatti, a un sensore CMOS BSI retroilluminato full frame 35mm con pixel pitch di 3,76 μm da 9528 x 6328 pixel, ossia 60,3 megapixel. Il computo 'inedito' dei pixel testimonia il fatto che il sensore è stato prodotto per Leica su proprie specifiche, ma sono i modi di lettura del sensore a raccontare tutta la storia.
Leica al momento del lancio in anteprima per la stampa non ha rilasciato dettagli esatti sulla composizione della matrice RGB, ma sappiamo che il sensore può operare anche in modalità pixel binning, sfuttando la stessa tecnica che ormai da tempo utilizzano i cellulari per migliorare la sensibilità. A 60,3 megapixel il sensore scatta in modo tradizionale, pixel per pixel potremmo dire. Alle risoluzioni di 36,5 e 18,4 megapixel, invece, il sensore accoppia più fotodiodi dello stesso tipo.
Dalle slide della presentazione la struttura parrebbe (come accade sui cellulari) di tipo Quad-Bayer (con blocchi di 4 pixel dello stesso colore adiacenti) e per lo scatto a 60,3 megapixel il processore Maestro III applica una procedura di re-mosaicing, ricostruendo una classica matrice Bayer. Leica ha chiamato questa gestione del sensore Triple Resolution Technology e in pratica dichiara che la nuova Leica M11 è 'tre fotocamere in una': una macchina fotografica ad altissima risoluzione da 60 megapixel, una tuttofare da 36 megapixel e una 18 megapixel a bassissimo rumore..
Il sensore, grazie alla struttura retroilluminata, offre a 60,3 megapixel maggiore gamma dinamica rispetto alla Leica M10-R da 41 megapixel e può salire fino a 15 stop di gamma dinamica negli scatti a 36 e 18 megapixel sfruttando il pixel binning. Il sensore è poi ricoperto da un filtro UV/IR che ne permette l'uso con tutte le ottiche della storia Leica M, anche le più antiche, con ottima resa cromatica.
La nuova Leica M11 'ruba tecnologia' anche alle cineprese digitali più recenti, con una tecnologia Dual Gain a livello dei pixel, che permette di sfruttare due livelli di amplificazione di base (come succede nei sistemi Dual ISO): il risultato è una sensibilità base di 64 ISO con grande gamma dinamica e un comportamento cromatico coerente e buoina tenuta al salire delle sensibilità, che si possono spingere fino a 50.000 ISO.
Il processore Maestro III (lo stesso di Leica SL2-S), unito al sensore retroilluminato, regalano a Leica M11 una velocità mai vista: sia a livello di reattività della fotocamera, sia a livello di raffica, che sale fino a 4,5 fotogrammi al secondo, con salvataggio dei file e svuotamento del buffer più rapidi. Alle più recenti fotocamere della serie SL e Q, Leica M11 ha rubato anche l'ottimo menu, di cui abbiamo tessuto le lodi nella nostra recensione di Leica SL2-S. Semplice ed essenziale (Molto 'tedesco' l'ho definito) permette di gestire la fotocamera in modo rapido e di trovare facilmente tutte le opzioni di modifica dei vari parametri.
Le modifiche al corpo macchina rendono anche la nuova Leica M11 'la Leica M più leggera di sempre': questo vale per la versione nera, con corpo in alluminio, che pesa 530 grammi in ordine di marcia con batteria installata. La versione argento è invece più tradizionale, con corpo in ottone e pesa 640 grammi. Tra le concessioni alla modernità anche il nuovo mirino elettronico opzionale Leica Visoflex 2 da 3,7 megapixel, inclinabile verso l'alto a 90°.
Abbiamo già accennato alle funzioni che vengono incontro ai fotografi più moderni, quelli che vivono con lo smartphone sempre accoppiato alla fotocamera. Aggiornate funzionalità di connettività per Leica M11 saranno rese disponibili tramite una nuova versione del firmware nella seconda metà del 2022. Ciò fornirà capacità di connettività avanzate alla nuova M11, per snellire i flussi di lavoro mobili degli utenti e migliorare l'app Leica FOTOS con la possibilità di memorizzare i dati sulla posizione, accedere alle immagini tramite connessione Bluetooth e consentire maggiori velocità di trasferimento. Inoltre, come già detto, la Leica M11 è già un accessorio certificato Apple “Made for iPhone and iPad” e, come tale, offre funzionalità di connessione avanzate con il cavo Leica FOTOS in dotazione, per la gestione della fotocamera come se fosse una propaggine dello smartphone o del tablet, paradossalmente con funzioni più avanzate di molte altre fotocamere sul mercato.
La Leica M11 sarà disponibile in tutto il mondo a partire da oggi 13 gennaio 2022. Il prezzo di vendita è di 8.490,00 Euro, IVA inclusa. Si tratta di un prezzo di poco più alto (200 Euro) rispetto a Leica M10-R a fronte di un salto tecnologico non indifferente e con tutte le caratteristiche della tradizione Leica M, tra cui una tenuta del valore dell'usato impareggiabile.
Leica M11 è una Leica, è una Leica M, con tutti i pregi e i difetti del sistema, ma tra tutte le Leica M è quella che forse ha fatto il passo tecnologico più spinto e può rappresentare una pietra miliare al pari di Leica M8 (la prima digitale) e Leica M9 (la prima full frame). Leica M10 era stato il modello della differenziazione, Leica M11 è il modello del 'tutto in uno'. Considerazioni sul prezzo elitario (che fa storcere il naso a molti) a parte, Leica merita davvero un applauso per questa nuova M11 che, senza abbandonare la tradizione, ha saputo introdurre una tecnologia sul sensore che nessun altro marchio fotografico aveva fino a ora avuto il coraggio di sposare. Avreste mai pensato che la prima fotocamera a 'rubare' le caratteristiche dei più avanzati sensori fotografici degli smartphone sarebbe stata una Leica?