SPECIFICHE | Nikon Z9 |
Sony A1 |
SENSORE | CMOS 35mm | |
RISOLUZIONE | 45,7 Mpixel - 8256x5504 |
50,5 Mpixel - 8640x5760 |
FORMATO FILE | RAW 14 bit, JPEG | RAW 14 bit, JPEG, HEIF |
SENSIBILITA' (ESTENSIONE) | 64-25.600 ISO (32-102.400 ISO) | 100-32.000 ISO (50-102.400 ISO) |
MIRINO | OLED 0,5" - 3.69M punti (1280x960) - 0,80x, Eye-point 23mm | OLED 0,64" - 9.44M punti (2048x1536) - 0,90x, Eye-point 25mm |
DISPLAY | TFT Touch-Screen 3,2" (8 cm) / 2.1M punti | TFT Touch-Screen 3" (7,5 cm) / 1.44M punti |
TEMPI DI POSA | Da 30s a 1/32000s (Otturatore elettronico) | |
SYNCRO FLASH | 1/200s | (MS) 1/400s (ES) 1/200s |
SCATTO CONTINUO | (ES) MAX 20fps / 1000+ RAW (MS) Non disponibile |
(ES) MAX 30fps / 83 RAW (MS) MAX 10fps / - |
ESPOSIMETRO | Sensore principale | |
AUTOFOCUS | AF Ibrido | |
N° PUNTI (ZONE) AF | 493 (Rilevazione di fase) | 759 (Rilevazione di fase) 425 (Rilevazione di contrasto) |
SENSIBILITA' AF | Da -8,5 a +19 EV (100 ISO) | Da -4 a +20 EV (100 ISO) |
VIDEO | 8K (7680x4320) -30/25/24p |
|
ALTRE FUNZIONI | Stabilizzatore 4 assi | Stabilizzatore 5 assi, Anti-flicker, Pixel Shift |
OBIETTIVI COMPATIBILI | Nikon Z-Mount | Sony E-Mount |
I/O | ||
MEMORY CARD | 2x CFe/XQD Type B |
2xSD (UHS-II) / CFe Type A |
INTERFACCE | USB Type C, HDMI Type A, Mic-in, Cuffie, Remote 10pin, Wi-Fi, Bluetooth, LAN, GPS, PC Sync |
Multi (USB), USB Type C, HDMI Type A, Mic-in, Cuffie, Wi-Fi, Bluetooth, LAN, PC Sync |
BODY | ||
FLASH | - | |
BATTERIA | EN-EL18d / 700-770 scatti (CIPA) | NP-FZ100 / 430-530 scatti (CIPA) |
DIMENSIONI (LxAxP) | 149x149,5x90,5mm |
128,9x96,9x80,8mm |
PESO | 1340g (con batteria memory card) | 735g (con batteria memory card) |
Dal punto di vista tecnico, star della Nikon Z9 è il sensore che, nonostante l'identica risoluzione potrebbe far supporre il contrario, non è lo stesso utilizzato dalle Z7. La differenza è la struttura "stacked" e, anche se Nikon non ha diffuso molti dettagli a riguardo, possiamo ipotizzare si tratti di una soluzione che non solo posiziona l'elettronica di gestione su un layer diverso da quello dei fotodiodi (definizione di struttura stacked), ma che utilizza un terzo strato di pixel "di memoria" atti a realizzare una sorta di global shutter.
A supporto di questa tesi, oltre alle affermazioni del costruttore secondo cui la velocità di readout del sensore è attualmente la più alta sul mercato, c'è la scelta di Nikon di non integrare alcun otturatore meccanico; una scelta critica perché, come noto, il readout del sensore deve essere molto rapido per non incorrere nell'effetto rolling-shutter, potenzialmente devastante per una fotocamera di questo tipo. Evidentemente, Nikon è più che sicura delle prestazioni del suo sensore.
Inoltre, interessante il confronto tra il tempo syncro flash della Z9 (dotata appunto di solo otturatore elettronico) e quello della A1 con otturatore elettronico, tempo indicativo della velocità di lettura del sensore e in entrambi i casi pari a 1/200s. È noto che, nel caso di Sony, sia stata adottata proprio una soluzione con celle di memoria per-pixel per aumentare la velocità di lettura, e immaginiamo per Nikon una tecnologia analoga.
In alto: pale ferme (riferimento). In basso, da sinistra a destra: 1200 RPM, 20 fps - 1200 RPM, 120 fps - 3600 RPM, 20 fps.
All'atto pratico, ecco come si comporta la Z9: fotografando pale girevoli fino a 1200 RPM, l'effetto rolling shutter è effettivamente trascurabile. Non completamente assente – una minima curvatura del nastro di riferimento si nota – ma davvero minimo. L'effetto rolling shutter si fa viceversa evidente a 3600 RPM.
Molto?!? Poco?!? Per scoprirlo, ci siamo documentati un po' sulla biomeccanica del golf, scoprendo che, per i professionisti, la durata del downswing (discesa del bastone fino all'impatto con la pallina) può arrivare a soli 0,23s, corrispondenti a poco meno di 5 giri/s, o meno di 300 RPM – un quarto del nostro ventilatore alla minima velocità. Possiamo quindi dire che, anche in contesti fotografico/sportivi critici come il golf, la Z9 non mostrerà mai apprezzabile effetto rolling shutter.
Sequenza catturata a 120 fps.
La scelta di fare a meno dell'otturatore meccanico concede ovviamente molta più libertà in termini di tempo di posa, che infatti, al pari di altre fotocamere che utilizzano otturatori elettronici, arriva a 1/32000s. Parlando di velocità, però, quello che maggiormente impressiona della Z9 è la raffica da 20 fps a piena risoluzione, sostenibile per oltre 1000 scatti in formato RAW. Registrando in formato JPEG, i fotogrammi al secondo salgono a 30 e, "accontentandosi" di 11 Mpixel, è possibile scattare a 120 fps, ma attenzione: non parliamo dei 120 fps "gadget" di alcune fotocamere prosumer, divertenti ma limitati da AE/AF lock sul primo fotogramma e da pochissimi istanti di registrazione… i 120 fps della Z9 sono con messa a fuoco e lettura esposimetrica ricalcolata a ogni singolo scatto, e sono sostenibili all'infinito.
Serve, ovviamente, molto potenza di calcolo e supporti di memoria veloci. Quanto alla potenza di calcolo, il nuovo processore EXPEED 7, quad core, offre secondo Nikon 10 volte le prestazioni dell'EXPEED 6 (utilizzato, ad esempio, dalla Z7 Mark II). Quanto ai supporti, Nikon ha comprensibilmente scelto di puntare tutto su CFExpress Type B / XQD, integrando un doppio lettore di questo tipo e abbandonando definitivamente i precedenti formati.
Nonostante il livello indiscutibilmente professionale, la Z9 offre molti Picture Control creativi, tutti "azzeccati". Qui sopra, un esempio con il Picture Control Bitonale, che trasforma un micetto in una temibile pantera.
Interessante notare come la scelta di un processore multicore faciliti la creazione di un flusso di dati "parallelo" battezzato Dual-Stream, che con le informazioni provenienti dal sensore alimenta simultaneamente memory card (scrittura) e display EVF.
La gamma di sensibilità nativa, coerente con l'elevata risoluzione del sensore, va da 64 a 25.600 ISO, con possibilità di estensione tra 32 e 102.400.
Nikon Z9 non segue la moda del formato HEIF, non supportato, ma introduce una nuova compressione del RAW ad alta efficienza che promette di dimezzare le dimensioni del file senza significative ripercussioni qualitative. Mostreremo qualche scatto di prova nella pagina Qualità d'immagine. Sempre possibile, ovviamente, optare per la compressione lossless se si desidera il massimo della qualità, mentre non è più disponibile il formato RAW non compresso.
Le modalità AF disponibili. Prima riga, da sinistra: Punto singolo, Dynamic Area Small, Medium e Large. Seconda riga, da sinistra: Wide Area Small, Wide Area Large, 3D Matrix e Auto Area AF.
Il sistema autofocus è il più avanzato mai visto su una Nikon e, sì, include la modalità 3D Tracking a cui gli utenti di reflex pro si sono affidati per molti anni. Funziona quasi esattamente allo stesso modo, con la differenza che ora, il "quadratino magico" che insegue il soggetto è libero di spaziare per l'intero fotogramma. Esattamente come il 3D Tracking delle reflex, la fotocamera di basa su colore e distanza per identificare il soggetto da inseguire ma, se si sceglie di attivare il riconoscimento dei soggetti, la Z9 ha un'arma in più, e sfrutta le informazioni extra per affinare la scelta del punto AF.
Viene mostrato un secondo quadratino in corrispondenza del soggetto "riconosciuto" dalla macchina, che si aggiunge a quello selezionato dal fotografo – immaginate di puntare il volto di un centometrista e di vedere la Z9 che affina la selezione, puntando gli occhi… il risultato è una perfetta integrazione tra 3D Tracking e tecnologia mirrorless che, lo anticipiamo fin d'ora, ci ha convinto al 110%.
Per quanti desiderano un approccio più automatico, c'è la modalità Auto Area AF. In questo caso, 405 dei 493 punti AF totali (che, comunque, coprono pressoché l'intero fotogramma) vengono gestiti dalla macchina in totale autonomia.
Chi, viceversa, desidera maggior controllo, può contare sul Punto singolo, su 3 diverse "Dynamic Area" di diversa ampiezza (Small, Medium, Large), che affiancano al punto centrale selezionato dall'utente un'area circostante di ampiezza crescente, e su due "Wide Area" (Small, equivalente a 3x3 punti singoli, e Large, equivalente a 5x9 punti singoli); queste funzionano essenzialmente come zone a rilevazione automatica ma, rispetto a queste ultime, "restringono il campo", consentendo di indirizzare meglio la macchina in contesti in cui una scena confusa renderebbe poco efficace l'opzione completamente automatica.
Le principali opzioni di personalizzazione del sistema AF. Le modalità AF non di proprio interesse possono essere nascoste, per passare più velocemente tra le rimanenti.
La Nikon Z9 riconosce soggetti umani, distinguendo volti, occhi e torso, nonché soggetti animali e veicoli. Non è strettamente necessario indicare preventivamente alla fotocamera il tipo di soggetto, ma è possibile farlo per restringere ulteriormente il campo e limitare le selezioni errate quando diversi tipi di soggetti coesistono nella stessa immagine.
La personalizzazione della risposta AF (menu a3) si basa su due parametri: Risposta scatto AF bloccata, che determina il tempo minimo in cui la macchina resta sul soggetto iniziale in caso di ostacoli temporanei, e Movimento soggetto. Il primo è impostabile su 5 valori, da 1 (cambio rapido soggetto) a 5 (maggiore inerzia al cambio soggetto); il secondo, su Regolare o Irregolare, auto-esplicativi.
Esistono dei vincoli, come quello secondo cui, utilizzando il 3D Tracking, al parametro Risposta scatto AF bloccata viene assegnato d'ufficio il valore 3, a prescindere dall'impostazione effettuata. Di tali vincoli si fa però carico Nikon, eliminando a priori dall'equazione alcune combinazioni controproducenti senza che l'utente se ne renda nemmeno conto. Anche per questo, la gestione del sistema è piuttosto semplice considerata la tipologia di macchina, sicuramente alla portata anche dei non professionisti.
La sensibilità in bassa luce è da record: -6,5 EV in modalità "standard", che scendono a -8,5 EV nella nuova modalità Starlight ("Luce stellare" nel menu italiano) – una condizione di luce che molti fotografi non riusciranno a ottenere nemmeno volendo…
Disponibile la funzione Anti-flicker, che tra l'altro viene qui intelligentemente legata alla cadenza di scatto. In modalità scatto continuo a bassa velocità (CL), vale a dire fino a 10 fps, viene data priorità alla funzione anti-flicker: la cadenza può diminuire e diventare irregolare. In modalità scatto continuo ad alta velocità (CH), tutto dipende dal parametro d1, che determina se dare priorità alla messa a fuoco piuttosto che allo scatto durante la raffica. Scegliendo di dare priorità alla messa a fuoco, vale quanto sopra per lo scatto CL. Scegliendo la priorità allo scatto, invece, la funzione sincronizza il primo fotogramma della raffica, ma non i successivi, che dunque si susseguono a pieno ritmo.
VR_OFF 1/4s
VR_OFF 1/8s
VR_OFF 1/15s
VR_OFF 1/30s
VR_ON 1/4s
VR_ON 1/8s
VR_ON 1/15s
VR_OFF 1/30s
Presente anche l'ormai immancabile stabilizzatore, che testato con la nostra solita prova empirica (che in quanto tale, ne siamo consapevoli, pecca di ripetibilità) e con la focale 105mm, ci ha restituito regolarmente immagini nitide fino a 1/15s. Considerando 1/125s il tempo di sicurezza per lo scatto a mano libera con un 105mm, siamo dunque propensi ad assegnare allo stabilizzatore 3 stop di vantaggio. Siamo anche riusciti, nel migliore dei casi, a ottenere un risultato accettabile fino a 1/4s, cosa risultata impossibile senza stabilizzatore. Anche con stabilizzatore, però, la percentuale di successo è risultata essere molto bassa.
Lato video, la Z9 arriva alla risoluzione 8K UHD (7680x4320) @ 30p/25p, senza limiti di tempo – non esiste lo stop automatico a 30 minuti meno un secondo, e non ci sono effetti di temperatura tali per cui la fotocamera è costretta a interrompere la registrazione per almeno un paio di ore di registrazione consecutiva.
Passando alla risoluzione 4K UHD (3840x2160), il frame rate massima sale a 120p/100p. A 4K, la Z9 utilizza in tutti i casi l'intera larghezza del sensore, salvo il fatto che fino a 30p il filmato è un 8K ricampionato (oversampled) mentre a frame rate superiori viene usata prima la tecnica del pixel binning (fino a 60p), poi si passa al line skipping.
Il formato può essere MOV o MP4, e la compressione può essere H.265/HEVC 8/10bit, H.264 8 bit o Apple ProRes 422 HQ 10 bit. Quanto al color grading, disponibili il profilo Flat interno, Nikon-Log e HLG.
Dai filmati possono essere estratti fotogrammi da 33 Mpixel (8K) o 8 Mpixel (4K). Da segnalare anche un già previsto aggiornamento firmware (gratuito) che introdurrà la registrazione 8K @ 60p. In tema di girato, vale infine la pena sottolineare come le reflex Nikon non abbiano mai adottato un sensore ibrido, così la Z9 è, di fatto, la prima Nikon professionale perfettamente a suo agio nella ripresa Live View.