Per tutto quanto detto finora, il nostro giudizio è netto, senza incertezze: la Nikon Z9 ha centrato perfettamente il suo scopo, risultando la prima ammiraglia mirrorless che baratteremmo volentieri con le reflex che si propone di sostituire. In effetti, la consideriamo tra le fotocamere più riuscite in assoluto dell'attuale panorama.
Fa tutto quello che facevano le D5/D6, e fa (quasi) tutto come o meglio di loro: più velocità, analoga funzionalità del corpo macchina (che tuttavia risulta più versatile grazie al display orientabile), scatto "nativamente" silenzioso, un reparto video 8K non più limitato dalla messa a fuoco a rilevazione di contrasto…
La messa fuoco è decisamente a favore della mirrorless, dato che offre (migliorandola) la principale modalità finora rimasta appannaggio delle reflex (3D Tracking), un ben più evoluto riconoscimento dei soggetti e la maggior versatilità di una array di zone AF che coprono quasi l'intero fotogramma.
Il mirino? Lo giudichiamo un pareggio. Rimane il gusto personale, e certamente più di qualcuno continuerà a preferire il mirino ottico ma, oggettivamente, il mirino EVF della Z9 non rappresenta più un limite operativo da nessun punto di vista.
L'autonomia rimane saldamente a favore delle reflex, ma è troppo poco per pareggiare i piatti della bilancia, soprattutto a fronte di un comportamento della mirrorless in assoluto più che buono.
Rimane qualche piccola perplessità sull'opportunità di utilizzare un sensore di tale risoluzione su una sportiva (vista pure la mole di dati che genera in scatto continuo) ma, anche da questo punto di vista, i pro superano a nostro avviso i contro: la perdita in termini di sensibilità utilizzabile è infatti relativamente modesta se confrontata con l'enorme incremento del livello di dettaglio e della possibilità di ritaglio. E poi, la possibilità di avere un'ammiraglia per qualsiasi tipo di scatto può essere un vantaggio logistico non indifferente.
Rispetto alla Sony A1, la Nikon Z6 ci ha convinto maggiormente, grazie soprattutto al maggior controllo garantito dal sistema AF, che porta in alcuni specifici contesti dinamici a una maggiore percentuale di successo. Anche la migliore ergonomia data dalle maggiori dimensioni ha, per quanto ci riguarda, giocato un ruolo importante. Insomma, se la sensazione con la A1 è stata: "ci sono andati vicinissimi", la sensazione con la Z9 è: "ci sono riusciti". Non guasta il fatto che l'investimento richiesto sia inferiore, sia per il minor costo del corpo macchina sia, soprattutto, per il buon comportamento della Z9 con ottiche F-Mount, che consentirà ai professionisti Nikon interessati di diluire nel tempo l'investimento complessivo.
Per chi se la fosse persa in apertura, vi riproponiamo la nostra sintesi video: