DJI Mini 3 Pro: crescono le specifiche, ma non il peso. Promosso a pieni voti

DJI Mini 3 Pro: crescono le specifiche, ma non il peso. Promosso a pieni voti

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Finalmente un Mini che ci convince a pieno! Il nuovo DJI Mini 3 Pro fa passi avanti importanti sul fronte della fotocamera, ma soprattutto nell'avionica, con maggiore autonomia e sensori per il rilevamento ostacoli. Il peso resta al di sotto dei fatidici 250 grammi e lo rende davvero il drone per tutti. Un solo problema: ora non 'tutti' possono permetterselo...”

Chi ci segue qui sulle pagine di fotografidigitali.it lo sa bene, non sono mai stato una grande fan della serie Mavic Mini. I motivi sono molteplici. Da un lato il primo Mavic Mini scendeva a grossi compromessi sul fronte della videocamera, dall'altro il secondo MINI 2 migliorava su questo aspetto, ma rispetto agli altri quadricotteri della famiglia non offriva nessun sistema di rilevazione ed evitamento ostacoli, rendendo il drone - paradossalmente - il più difficile da guidare.

Certo DJI MINI 2 con un po' di attenzione era un drone adatto a tutti, sia per la qualità d'immagine con video 4K 30p, sia per il peso al di sotto dei fatidici 250 grammi, che lo rende utilizzabile in diversi contesti con meno limitazioni dei fratelli maggiori. In più il prezzo era accessibile a molti, facendo di questo quadricottero un 'Best Buy' nella sua categoria.

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DJI Mini 3 Pro: dimensioni 'Mini', specifiche 'Pro'

Molti però avrebbero voluto qualcosa di più in termini di videocamera e avionica, pur mantenendo il peso al di sotto dei 250 grammi. Impresa difficile, ma non impossibile, come conferma l'odierno lancio di DJI Mini 3 Pro. Lo diciamo subito: sono migliorate le caratteristiche tecniche a tutto tondo, non è aumentato il peso, ma un compromesso c'è, il prezzo è lievitato. Ma prima di analizzare il posizionamento di mercato partiamo dalle caratteristiche tecniche.

DJI Mini 3 Pro: specifiche tecniche

DJI Mini 3 Pro
Tipo Quadricottero
Peso 249 grammi
Fotocamera Risoluzione: 48 megapixel
Tipo sensore: CMOS Quad-Bayer
Dimensioni sensore: 1/1,3"
Ottica: 24mm eq. F1.7
Video: 4K/60p
Codec: H.264, H.265
Profili: D-Cinelike
Rilevamento ostacoli Advanced Pilot Assistance Systems (APAS) 4.0
Sensori visivi anteriori, posteriori e inferiori
Focus Track Spotlight 2.0
Point of Interest 3.0
ActiveTrack 4.0
Manovre automatizzate QuickShots
MasterShots

Per la prima volta nei droni di serie Mini, DJI Mini 3 Pro è dotato di rilevamento tridirezionale degli ostacoli, composto da sensori visivi anteriori, posteriori e inferiori. I sensori anteriori e inferiori sono quelli di ultima generazione, probabilmente derivati concettualmente da quelli di Mavic 3 e hanno un campo visivo più ampio. In questo modo forniscono una copertura senza interruzioni, per un rilevamento degli ostacoli più completo e privo di zone d'ombra. L'insieme di questi sensori ha permesso l'integrazione del sistema Advanced Pilot Assistance Systems (APAS) 4.0 e delle funzioni di FocusTrack. In volo durante le riprese la diffenza con i modelli precedenti è abissale ed è possibile volare in sicurezza anche concentrandosi al massimo sulle riprese.

Quando DJI mette l'appellativo 'Pro' ai suoi droni ne dichiara la caratura professionale e anche questo Mini 3 Pro non fa eccezione. A dispetto del formato Mini e del peso contenuto, questo piccolo quadricottero integra una fotocamera di qualità, con sensore di grandi dimensioni. Parliamo infatti di un CMOS da 48 megapixel in formato 1/1,3", di dimensioni maggiorate rispetto ai modelli precedenti e anche rispetto ad alcuni fratelli maggiori. Il sensore è accoppiato a un'ottica f/1.7 con focale equivalente di circa 24mm. Può scattare in modalità Quad-Bayer a 12 megapixel oppure fornire immagini alla massima risoluzione. In ambito video il sensore offre accesso al formato 4K/60p. Se si sceglie di girare in HDR o attivando la funzione Active Track è necessario invece accontentarsi di 30 fotogrammi al secondo in 4K. I video sono registrabili in MP4 in MOV, con codec H.264 o H.265 e anche sfruttando il profilo D-Cinelike, per avere maggiore spazio di manovra in post produzione.

Fotocamera in verticale per le 'Stories' sui social

DJI ha profondamente rivisto la testa cardanica motorizzata, che ora è agganciata al corpo sui lati e non in alto: in questo modo la videocamera può ruotare per riprese in verticale, utili per i contenuti social e per riprese da utilizzare nelle storie senza ritagli in post produzione.

DJI Mini 3 offre inoltre una batteria standard da ben 34 minuti di autonomia, ma mette a disposizione anche una batteria opzionale a maggiore capacità per spingersi fino a 47 minuti di autonomia. L'utilizzo della batteria maggiorata alza il peso al decollo sopra il limite dei 250 grammi, quindi fa ricadere DJI Mini 3 Pro nel segmento dei droni con maggiori limitazioni e che richiedono il patentino.

Assieme al drone DJI presenta anche un nuovo radiocomando, DJI RC, anch'esso di stampo professionale. Dotato di touchscreen integrato da 5,5 pollici offre un'ottima ergonomia, app DJI Fly integrata, elevata durata della batteria e schermo ad alta luminosità.

DJI Mini 3 Pro: esperienza sul campo

Se prima il 'downgrade' dai Mavic delle serie superiori al DJI Mini era un'esperienza a tratti frustrante, ora la situazione è ben diversa. DJI Mini 3 Pro è un drone 'tascabile', ma con tutte le caratteristiche tecniche dei fratelli maggiori: in primis video 4K/60p, rilevamento ostacoli e buona autonomia di volo.

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La qualità delle riprese è decisamente elevata e il sensore Quad.Bayer viene sfruttato al meglio per espandere la gamma dinamica. Qui sopra la differenza tra uno scatto a 12 megapixel e a 48 megapixel. Quello a destra alla massima risoluzione non beneficia dello scatto HDR, mentre quello a minore risoluzione riesce a mantenere bene in gamma le luci pur con ombre molto aperte. Abbiamo poi provato a 'tirare' entrambi i JPEG in Photoshop, con i risultati corrispondenti nella riga in basso.

L'appellativo 'Pro' nel nome di questo quadricottero è giustificato anche dalla presenza del formato RAW di registrazione delle immagini. Le fotografie possono essere salvate in JPEG o in JPEG+RAW, facendo leva sul formato universale .DNG, sviluppabile con i software della famiglia Adobe, ma anche con diversi altri software. È possibile salvare in formato RAW sia i file a piena risoluzione a 48 megapixel, sia quelli a 12 megapixel. Nel primo caso l'utilizzo del formato DNG permette ampi margini di recupero, mentre l'ottimo lavoro svolto dal processore nel pixel binning dalla matrice Quad Bayer separa meno il JPEG salvato sulla scheda rispetto ai risultati ottenibili da un attento sviluppo in camera bianca dei file RAW.

La stabilità in volo è paragonabile a quella dei fratelli maggiori e anche in condizioni di vento il nuovo DJI Mini 3 Pro non dà problemi. A differenza dei dispositivi precedenti pare essere migliorata anche la ricezione satellitare GPS, senza più quei problemi di posizionamento che affliggevano i primi modelli.

Il nuovo radiocomando è decisamente ergonomico, pur mantenendo peso e dimensioni contenute. La connessione al drone è sempre stabile, sia sul fronte della guida, sia su quello della trasmissione delle immagini. Il radiocomando integra inoltre uno slot MicroSD per la registrazione in locale dei filmati ripresi da drone. Il fatto di avere l'app già integrata elimina poi alcune delle 'noie' che affliggono i radiocomandi che invece richiedono lo smartphone per far girare l'applicazione: come abbiamo detto più volte nelle nostre recensioni, le app DJI Fly e DJI Mimo non sono più presenti sul Google Play Store. L'installazione e i successivi aggiornamenti devono passare dal sito DJI: in particolare l'installazione richiede di 'sbloccare' le sorgenti di terze parti, bypassando la prima barriera di sicurezza del Play Store, dove (teoricamente - ma non sempre come alcune notizie confermano) le applicazioni dovrebbero essere tutte controllate e sicure.

La funzione ActiveTrack ha ottime prestazioni in termini di aggancio e inseguimento dei soggetti ed è utilizzabile fino al formato 4K 30p, quindi anche nelle riprese ad elevata qualità.

La presenza del sistema Advanced Pilot Assistance Systems (APAS) 4.0 rende molto più semplice volare anche in condizioni difficili e permette di utilizzare le manovre automatizzate come QuickShots e MasterShots in piena sicurezza. Discorso simile per l'utilizzo della FocusTrack Suite, che mette a disposizione tutti gli strumenti di inseguimento soggetti dei fratelli maggiori e che con la presenza del rilevamento ostacoli possono essere sfruttati in piena sicurezza:

  • Spotlight 2.0 mantiene il soggetto al centro dell'inquadratura mentre voli manualmente.
  • Point of Interest 3.0 circonda il soggetto in un raggio e una velocità di volo prestabiliti.
  • ActiveTrack 4.0 segue il soggetto in due modi selezionabili:
    ▪ Traccia: Il drone traccia il soggetto a una distanza costante.
    ▪ Parallel: Il drone traccia il soggetto mentre vola lateralmente ad esso ad un angolo e una distanza costanti

I sensori di rilevamento ostacoli del nuovo DJI Mini 3 Pro sono del tipo che ha debuttato su Mavic 3 e probabilmente vengono sfruttati dal drone per inseguire i soggetti anche al di fuori del campo inquadrato dalla fotocamera: nelle nostre riprese abbiamo notato come i soggetti restano agganciati al tracking anche al limiti più esterni dell'inquadratura e vengono riagganciati in modo molto veloce nei casi in cui rientrino nel fotogramma dopo esserne usciti.

DJI Mini 3 Pro è disponibile per l’acquisto a partire da oggi su store.dji.com e presso i rivenditori autorizzati in diverse configurazioni. DJI Mini 3 Pro (senza radiocomando) è in vendita a 739 € e include DJI Mini 3 Pro ed esclude qualsiasi radiocomando per coloro che hanno già un modello compatibile per controllare il drone. DJI Mini 3 Pro è in vendita a 829 € e include un DJI RC-N1. DJI Mini 3 Pro (con DJI RC) è in vendita a 999 € e include il nuovo radiocomando DJI RC.

Inoltre, anche i kit di accessori realizzati per DJI Mini 3 Pro sono disponibili per l'acquisto a partire da oggi. A differenza dei fratelli maggiori, i kit 'di espansione' vanno acquistati a parte: ad esempio il kit DJI Mini 3 Pro Fly More è in vendita a 189 € e include 2 Batterie di volo intelligenti, 1 Stazione di ricarica a due vie, 2 set di eliche e una borsa a tracolla.

Il DJI Mini 3 Pro Fly More Kit Plus è in vendita a 249 € e include 2 Batterie di volo intelligenti Plus a maggiore autonomia, 1 Stazione di ricarica a due vie, 2 set di eliche e una borsa a tracolla. Tutti gli altri accessori saranno acquistabili separatamente.

DJI Mini 3 Pro chi è adatto? La questione EASA, A1 e C0

Paradossalmente, per le specifiche tecniche, il nuovo DJI Mini 3 Pro è davvero il drone adatto a tutti, ma il prezzo ne restringe il pubblico, con tutti quelli che 'vogliono spendere poco' che resteranno sulla fascia del 'vecchio' Mini 2. L'appellativo 'Pro' è più che giustificato dai miglioramenti tecnici apportati a fotocamera e avionica, ma soprattutto da un altro particolare, non secondario e legato al regolamento europeo EASA e alla marcatura CE.

Secondo il regolamento EASA, infatti, i droni che vengono acquistati prima dell'entrata in vigore definitiva del regolamento europeo e privi della marcatura CE (da C0 a C6) vedranno delle limitazioni al debutto finale delle nuove regole, il 1° gennaio 2024. I droni C0, quelli al di sotto dei 250 grammi di peso, potranno continuare a volare in deroga secondo le regole della sottocategoria Open A1, in pratica senza limitazioni diverse da quelle in vigore attualmente.

Questo fa di DJI Mini 3 Pro un investimento interessante anche per i professionisti, che al momento si trovano nell'impossibilità di acquistare un drone utilizzabile anche dal 2024 in poi, vista l'assenza della marcatura CE. Il piccolo DJI Mini 3 Pro, invece, potrà essere utilizzato senza problemi anche alla fine del periodo di transizione al momento dell'entrata in vigore definitiva del regolamento EASA.

Per il regolamento EASA il drone, pesando meno di 250 grammi, ma essendo dotato di fotocamera, non richiede l'attestato pilota per volare nelle condizioni della sottocategoria Open A1, ma richiede la registrazione sul portale nazionale D-Flight. Come detto, in presenza delle batterie Plus, il peso sfora il limite dei 250 grammi e il drone ricade nelle regole della sottocategoria Open A3, richiedendo il patentino e il distanziamento minimi di 150 metri dagli agglomerati urbani e il divieto assoluto di volo sopra o vicino alle persone.

Per i professionisti, in realtà, questo non è un grosso problema in quanto molti disporranno del patentino avanzato per le operazioni nella sottocategoria Open A2, per cui le limitazioni imposte dell'aumento di peso sono meno impattanti.

DJI Mini 3 Pro: promosso a pieni voti

In sintesi è difficile trovare dei difetti al nuovo DJI Mini 3 Pro, se non quello del prezzo di acquisto, che lo distanza in modo netto dai vecchi Mini puramente consumer. Come abbiamo visto, per molti motivi, le caratteristiche sono davvero 'professionali' e il lievitato costo di acquisto probabilmente pienamente giustificato.

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Commenti (11)

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Commento # 1 di: Rei & Asuka pubblicato il 10 Maggio 2022, 17:26
Ho dato una sbirciata veloce alla recensione... Ma in pratica è come il mio Anafi, con il sensore che fa da -90° a + 90° sulla verticale?
Commento # 2 di: FAM pubblicato il 10 Maggio 2022, 20:58
Non sarei così sicuro della questione C0/A1.
C’è un aspetto del regolamento EASA ancora in sviluppo e oggetto di dibattito secondo cui il peso al decollo è considerato come il caso peggiore possibile al netto degli accessori, anche opzionali venduti separatamente, dal costruttore.
Praticamente, i burocrati di Bruxelles reputano che i piloti di droni sono dei poveri deficienti incapaci di sommare il peso degli accessori al peso del drone, e quindi gli fanno la cortesia di imporre per legge il caso peggiore possibile, anche quando la bilancia reciterebbe meno.
Nel caso di questo drone, se questa cosa entrasse davvero il regolamento EASA, vorrebbe dire che sarebbe declassato a C1, non C0, perché si sa mai che per errore forse gli monti la batteria che pesa di più.
Sì, è deprimente.
Commento # 3 di: MiKeLezZ pubblicato il 10 Maggio 2022, 23:09
Originariamente inviato da: FAM
Non sarei così sicuro della questione C0/A1.
C’è un aspetto del regolamento EASA ancora in sviluppo e oggetto di dibattito secondo cui il peso al decollo è considerato come il caso peggiore possibile al netto degli accessori, anche opzionali venduti separatamente, dal costruttore.
Praticamente, i burocrati di Bruxelles reputano che i piloti di droni sono dei poveri deficienti incapaci di sommare il peso degli accessori al peso del drone, e quindi gli fanno la cortesia di imporre per legge il caso peggiore possibile, anche quando la bilancia reciterebbe meno.
Nel caso di questo drone, se questa cosa entrasse davvero il regolamento EASA, vorrebbe dire che sarebbe declassato a C1, non C0, perché si sa mai che per errore forse gli monti la batteria che pesa di più.
Sì, è deprimente.
stupidi a dji che hanno creato come accessorio una batteria che dura un niente di più... a cui nessuno era interessato essendo 34 minuti già più che sufficienti...
Commento # 4 di: TecnoPC pubblicato il 11 Maggio 2022, 13:55
1000€ per la versione con il nuovo DJI RC + altri 189 € per la Fly More Kit !!!
L'acquisto a questo prezzo potrebbe avere un senso solo per un fotografo che fa matrimoni.
Commento # 5 di: ninja750 pubblicato il 12 Maggio 2022, 10:55
l'unica cosa intelligente della versione MINI era il prezzo, che hanno praticamente quasi raddoppiato

chi voleva roba PRO aveva già altre valide alternative rimanendo anche in casa DJI
Commento # 6 di: AceGranger pubblicato il 12 Maggio 2022, 14:46
Originariamente inviato da: TecnoPC
1000€ per la versione con il nuovo DJI RC + altri 189 € per la Fly More Kit !!!
L'acquisto a questo prezzo potrebbe avere un senso solo per un fotografo che fa matrimoni.


ha senso per un qualsiasi professionista che non vuole avere gli sbattimenti maggiori che derivano dall'utilizzo dei droni piu pesanti.

Originariamente inviato da: ninja750
l'unica cosa intelligente della versione MINI era il prezzo, che hanno praticamente quasi raddoppiato

chi voleva roba PRO aveva già altre valide alternative rimanendo anche in casa DJI


ha piu senso questo mini Pro che si discosta sensibilmente dalla concorrenza e offre un qualcosa che nessuno ha, piuttosto che un lieve aggiornamento del mini 2.

l'utente medio/basso ha gia ampia scelta.
Commento # 7 di: CrapaDiLegno pubblicato il 12 Maggio 2022, 15:03
Nessun difetto... tranne il prezzo...
e grazie al piffero... 840 euro la versione liscia liscia....

La prima versione a 350 euro era costosina, ma la qualità e soprattutto l'affidabilità rispetto alla concorrenza era buona
La seconda versione a 450 euro è un po' caruccia, ma se si vuole quel qualcosa in più ancora (più importanti migliore affidabilità di trasmissione, stabilità e qualità fotografica) ci può anche stare
Ma questa versione 3 a 840 euro, quasi il doppio, mi sembra un po' troppo cara per definirla "senza difetti".

Un Mini 2 aggiornato ci stava tutto, soprattutto lato SW, con la capacità di fare il follow me e tutte le altre evoluzioni che fanno gli altri droni della concorrenza senza necessariamente avere i sensori di prossimità.

Questo è praticamente un Air 2 in 250 grammi.
Ad un "pro" serve a nulla, visto che avrà sicuramente il patentino.

Bello il nuovo sensore e le funzioni avanzate, ma spero che il prezzo della versione 2 cali, così ci faccio un pensierino.
Commento # 8 di: TecnoPC pubblicato il 13 Maggio 2022, 13:49
Originariamente inviato da: AceGranger
ha senso per un qualsiasi professionista che non vuole avere gli sbattimenti maggiori che derivano dall'utilizzo dei droni piu pesanti.

Come detto da Capra, un professionista avrà sicuramente il patentino ed userà droni superiori per avere qualità d'immagine all'altezza.
Viceversa un fotografo di matrimonio può proporre riprese video di cui nessun cliente andra mai a contestare la qualità.
Commento # 9 di: nickname88 pubblicato il 16 Maggio 2022, 12:12
Originariamente inviato da: MiKeLezZ
stupidi a dji che hanno creato come accessorio una batteria che dura un niente di più... a cui nessuno era interessato essendo 34 minuti già più che sufficienti...

34 min sufficienti ?

Anche no, dipende cosa vuoi fare. Se vuoi fare panoramiche molto ampie o fare ricognizione in un area necessita prima di tutto di autonomia, i 34 min se consideri che il drone debba tornare indietro significa che si riducono praticamente ad una ventina ( a meno che non vai avanti in linea retta, in quel caso è esattamente la metà ).

Poi parliamoci chiaro 34min è un valore ottimistico quando è nuovo e IN ASSENZA di vento, nella realtà rischiano anche di essere meno.
Commento # 10 di: ninja750 pubblicato il 16 Maggio 2022, 12:23
se serve filmare 40 minuti meglio avere la versione combo con la quale hai 3 batterie che le cambi in un microsecondo piuttosto che una grossa cicciona e pesante
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