Leica M11: nuovo gioiello a telemetro, rivisitato

Leica M11: nuovo gioiello a telemetro, rivisitato

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“La Leica M11 continua ovviamente a offrire l'inossidabile fascino della fotografia a telemetro, ma introduce anche soluzioni che la avvicinano a una "comune" fotocamera digitale, facendone il modello M più flessibile e versatile visto finora.”

Conclusioni

Si tratta certamente della miglior Leica M prodotta finora. La più versatile, nonché quella che assicura complessivamente la miglior qualità d'immagine.

Il sensore ha la particolarità della tripla risoluzione, che è indubbiamente un'ottima soluzione. Non solo, e non tanto, per i benefici in termini di rumore delle risoluzioni inferiori – che, per inciso, soprattutto nel caso dei 18 Mpixel si sono dimostrati inferiori alle aspettative.

Per quanto ci riguarda, il vantaggio principale è la convenienza di poter avere un file sempre di "giusta" dimensione: grande e dettagliato quando serve, ridotto da condividere online (scopo per il quale acquistano davvero senso i 18 Mpixel). Come mostrato anche da altri modelli Leica, poi, avere ampie possibilità di ritaglio certo non guasta in un sistema che per sua natura predilige ottiche grandangolari e standard.


Oltre alla tripla risoluzione, però, questo sensore è retroilluminato. La notizia è passata un poco in secondo piano tra appassionati e addetti ai lavori, ma in effetti è ciò che ha fatto compiere a Leica davvero un grande balzo in avanti in termini di pulizia e malleabilità del DNG.   

Ciò che non è cambiata è la riproduzione del colore, su cui non serve spendere molte parole: semplicemente perfetta.   

Per tutti gli appassionati del sistema M, la M11 è un prodotto da avere nella propria collezione, perché è bellissima da utilizzare e perché, col tempo, assumerà il ruolo che le compete, cioè di pietra miliare.

Chi guarda per la prima volta a questo tipo di prodotto, sappia che la Leica M11 non è una fotocamera come le altre. Al di fuori di ogni retorica, parliamo di un sistema che non solo è fortemente votato al reportage, ma che può dare davvero soddisfazione solo a chi intende la fotografia in un certo modo, meno consumista di come viene perlopiù intesa oggi. A chi, non ultimo, sa apprezzare anche la bellezza meccanica dell'oggetto in sé, ed è disposto a vivere il telemetro come nuova esperienza.

A quanti sostengono (legittimamente, per carità) la tesi del prodotto "overpriced", il fatto che il bollino rosso abbia il suo peso nella definizione del prezzo di listino, diciamo che, a differenza di molti altri oggetti che sono solo marchio, qui c'è dietro qualcosa di concreto. Del resto, quanto contano i brand Ferrari, o Apple (solo per fare due esempi), nella definizione dei rispettivi prezzi di listino? Leica è un brand di lusso, è un dato di fatto e come tale va accettato.   


Commenti (2)

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Commento # 1 di: jepessen pubblicato il 08 Luglio 2022, 09:08
Mah, la qualita' della fotocamera e' indubbia, e il prezzo sicuramente e' giustificato, ma tutta sta superiorita' del telemetro rispetto ad altri metodi di messa a fuoco sinceramente non li vedo... Mi sa da hipster, come il vinile al giorno d'oggi... Non ha piu' senso ma ti senti figo a dire che e' meglio.
Commento # 2 di: demon77 pubblicato il 08 Luglio 2022, 22:43
Originariamente inviato da: jepessen
tutta sta superiorita' del telemetro rispetto ad altri metodi di messa a fuoco sinceramente non li vedo... Mi sa da hipster, come il vinile al giorno d'oggi... Non ha piu' senso ma ti senti figo a dire che e' meglio.


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