Con la nuova Fujifilm X-H2S il produttore giapponese ha sicuramente aperto un nuovo capitolo della storia delle sue mirrorless X Series. La nuova fotocamera ha fatto una scelta di campo importante, abbandonando l'interfaccia tutta ghiere tipica delle fotocamere mirrorless Fujifilm di questi anni e adottando un design più classico, basato sulla tradizionale ghiera dei modi. Una scelta che era stata in parte già fatta sulla medio formato GFX 100S e sulla entry level X-S10, ma che ora sbarca anche sulla punta di diamante della famiglia X.
Fujifilm X-H2S: eccola in video
Fujifilm X-H2S: nuova ammiraglia APS-C
Vista dall'alto la fotocamera richiama in modo deciso il design di GFX 100S, con ghiera dei modi a sinistra del mirino e display secondario a destra di esso, con pulsante di scatto leggermente inclinato e comando di accensione a esso concentrico. Viene ripresa anche la soluzione dei tasti a destra del display secondario sulla calotta, con l'aggiunta di un nuovo bottone: in tutto ora i pulsanti a portata di dito sono quattro, tra cui quello di avvio della registrazione video.
Il posteriore adotta invece una disposizione abbastanza classica per Fujifilm, con joystick a portata di pollice, joypad più in basso e vari tasti scorciatoia. Un design simile a quello dei modelli precedenti, ma che come al solito vede qualche cambiamento, che sulle prima mette a dura prova gli automatismi di chi già scatta con le mirrorless del produttore nipponico.
Ad esempio, il tasto AEL è stato spostato sotto il joystick: una modifica che va nella direzione dell'ergonomia, facendo percorrere al pollice un arco tra AEL, joystick e AF-ON, ma che - ll ripetiamo - richiede una fase di adattamento arrivando dai modelli precedenti.
In generale si tratta di una fotocamera ben studiata dal punto di vista ergonomico, che si è lasciata usare con facilità anche nei momenti concitati dei pochi giri delle auto a disposizione per portare a casa gli scatti. La prova presso La Pista di Arese, ci ha permesso infatti di mettere alla frusta le capacità della macchina direttamente sul campo, con risultati molto interessanti.
Cuore della fotocamera è il nuovo sensore X-Trans CMOS 5 HS da 26,2 megapixel, accoppiato al processore X-Processor 5. Si tratta di un sensore di tipo stacked con circuiteria di processamento e memoria integrati nello strato sotto i fotodiodi, con grossi vantaggi in termini di velocità di lettura dei dati. Il nuovo sensore può infatti lavorare a 120 fps e mettere a disposizione raffica fotografica a piena risoluzione a 40 fotogrammi al secondo con autofocus e esposizione attivi. In pratica sensore e processore dedicato una lettura all'autofocus, una all'esposizione e una alla memorizzazione dell'immagine: 120 diviso 3 dà esattamente i 40 fps della raffica. La velocità del sensore è sfruttata anche per registrare video 4K fino a 120p.
Per supportare la mole di dati generata dal sensore, Fufjifilm fa debuttare anche nella sua gamma lo slot CFexpress Type B, che si affianca al più retrocompatibile slot per schede SD. A livello video sensore e schede veloci permettono anche di acquisire in macchina video 6,2K a 30p e 4K 60p anche in formato Apple ProRes 422 HQ e H.265 All-Intra 422 MOV. Per le riprese troviamo anche il nuovo profilo F-Log 2 che si affianca al già conosciuto F-Log. Sempre parlando di riprese, una grossa novità è l'integrazione di una porta HDMI Type-A, che semplifica la vita senza richiedere adattatori; a essa si aggiungono la porta USB-C con alimentazione e passacavi agganciabile a vite, oltre ai jack audio da 3,5mm per cuffie e microfono esterno.
Il sensore è stabilizzato e rispetto al modello precedente in modo molto più efficace, con prestazioni che permettono di allungare i tempi di sicurezza di 7 stop, secondo quanto dichiarato da Fujifilm.
Per il puntamento Fujifilm X-H2S adotta un mirino con pannello OLED da 5,76 milioni di punti che, grazie a lenti riviste permette una distanza di accomodamento di 24 millimetri e una buona esperienza di visione anche quando non perfettamente in asse. Il display posteriore è del tipo snodabile vari-angle da 3" e 1,62 milioni di pixel.
Troviamo una piccola rivoluzione sul fronte autofocus, dove anche in casa Fujifilm sbarca il riconoscimento avanzato dei soggetti (aeroplani, automobili, motociclette, animali domestici, uccelli e persone), con sistema di inseguimento predittivo. È proprio questa la novità più interessante che abbiamo provato a mettere alla frusta coi veicoli in pista, con interessanti sorprese.
Nonostante negli anni le fotocamere Fujifilm si siano evolute molto sul fronte degli algoritmi di messa a fuoco automatica e inseguimento, per altro sempre portando (laddove possibile) le novità anche sui modelli 'vecchi', la sensazione è sempre stata quella che le mirrorless Fuji fossero un passo indietro rispetto alle ammiraglie Canon, Nikon e Sony. Fujifilm ha lavorato ulteriormente anche sul pulsante di scatto, particolare che in questi anni ha dimostrato di richiedere qualche perfezionamento.
Il lavoro dei tecnici nipponici è andato nella direzione di renderlo molto più reattivo, dopo le prime iterazioni delle mirrorless Fujifilm X in cui il comando di scatto richiedeva una pressione molto convinta, quasi ai livelli delle reflex meccaniche. Il progressivo alleggerirsi della pressione necessaria per attivare l'otturatore trova il culmine in questa nuova Fujifilm X-H2S, anche se forse i tecnici giapponesi si sono spinti leggermente troppo in là. Mi spiego meglio: il pulsante è molto reattivo, tanto che a volte è difficile trovare il punto a mezza corsa (ad esempio per attivare l'AF) senza scattare anche la fotografia.
La primissima impressione, che andremo poi a verificare durante la recensione approfondita, su cui dovremmo cominciare a lavorare a breve, è quella che di fatto - il gap con le concorrenti supersportive sia stato chiuso. Il riconoscimento delle auto è praticamente immediato e appena una appare nell'inquadratura viene circondata da un rettangolo attivo, proprio come accade su Nikon Z 9 e Canon EOS R3. Il rettangolo segue poi il soggetto anche quando questo cambia prospettiva e inoltre resta attivo anche il Face Detection, con la possibilità di scegliere tra veicolo e persone nel caso in cui essi convivano all'interno dell'inquadratura.
La ghiera dei modi è molto comoda per passare in modo veloce tra i profili personalizzati (ce ne sono ben sette sulla rotella), ad esempio per passare dalla raffica con otturatore elettronico a 40 fps a quella con otturatore meccanico a 15 fps, oppure dei video 4K 60p a 120p oppure al formato 3:2 6,2K 30p, semplicemente con un click.
Il mirino elettronico ha dimostrato di essere pienamente all'altezza del compito. La frequenza di funzionamento a 120 Hz, il pannello OLED ad alte risoluzione e luminanza e l'ottimo lavoro fatto sull'ottica dell'oculare rendono l'esperienza di scatto molto naturale e per nulla affaticante.
Abbiamo in programma nelle prossime settimane un appuntamento per mettere nuovamente alla prova la fotocamera, in un contesto di competizioni automobilistiche, sicuramente con molti più giri a disposizione dei cinque che abbiamo avuto per il primo contatto. Rimanete quindi sintonizzati con noi per non perdervi la prova completa della macchina. Se siete curiosi di sapere in anteprima i primissimi risultati della prova, direttamente da bordo pista, seguiteci anche su Instagram e Facebook.